La risposta è no.
Napoleone nacque in Corsica da una
famiglia di chiare origini italiane e in casa Bonaparte si parlava
esclusivamente l'italiano. Per comprendere bene tutto ciò dobbiamo
fare un piccolo passo indietro.
La Corsica fino al 1768 era un
possedimento della Repubblica di Genova. I Corsi, fieri ed orgogliosi
, da sempre avevano smanie di indipendenza. La cosa si realizzò
grazie all'opera e alle battaglie del più famoso patriota della
storia della Corsica, Pasquale Paoli, che rese la sua isola
indipendente dopo che le truppe francesi chiamate in soccorso dalla
Repubblica di Genova furono sconfitte.
Cominciò così l'epoca
dell'indipendenza della Corsica con Paoli che governava l'isola. La
repubblica di Genova comprese di non poter più fare affidamento sul
territorio corso e decise di vendere l'isola alla Francia giusto un
anno prima la nascita di Napoleone.
Risulta chiaro da quanto detto sopra
che non vi era nessuna influenza francese sulla Corsica. La Francia,
una volta proprietaria dell'isola ruppe gli indugi e portò
sull'isola un contingente militare ben più numeroso che portò alla
sconfitta Paoli e al conseguente suo esilio in Inghileterra.
In Corsica si cominciava, quindi a
parlare francese grazie alle truppe che si erano stabilite.
Torniamo ai Bonaparte. Carlo Bonaparte,
il padre di Napoleone che era stato un seguace fedele di Paoli non
perse tempo ad avvicinarsi ai Francesi e in particolare a colui che
venne nominato governatore dell'isola: il Conte di Marbeuf.
Il governatore divenne un assiduo
frequentatore di casa Bonaparte tanto che alcune malelingue
insinuarono di una relazione amorosa con la madre di Napoleone, la
bella Letizia Ramolino (esiste addirittutra una tesi, a dir poco
ardita che fa di Napoleone figlio di Marbeuf).
Fatto sta che l'amicizia con Marbeuf fa
sì che i giovani rampolli di casa Bonaparte, Giuseppe il primogenito
e Napoleone che veniva subito dopo ebbero il priovilegio di
frequentare scuole reali a spese dello Stato una volta comprovata
l'origine nobile dei Bonaparte.
Napoleone non sapeva assolutamente il
francese ed aveva 9 anni. Prima di essere trasferito alla scuola
militare di Brienne fu allora mandato al collegio di Autun proprio
per imparare la lingua.
La perspicacia e l'incredibile forza di
volontà di Bonaparte fecero sì che egli imparasse abbastanza bene
il francese in pochi mesi cosicchè dopo pochi mesi venne ammesso a
Brienne.
Il suo francese, però rimase una
lingua appresa, già a Brienne veniva preso in giro per il suo
accento italiano oltre che per il nome che suonava buffo ai compagni.
Napoleone veniva, infatti storpiato in Paille au Nez e ciò faceva
imbestialire un suscettibile Bonaparte.
Queste lacune linguistiche non si
estinsero mai del tutto. Il francese scritto di Napoleone era spesso
infarcito di strafalcioni e il suo parlare assumeva sovente toni
declamatori.
Detto questo e malgrado queste lacune
Napoleone col suo linguaggio seppe tenere a bada tutti re, principi
ed imperatori, frutto di un genio e di una personalità forse
inegugliata nella storia.
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