La
campagna dell'Atlantico del
1806
fu una complicata serie di manovre
e contromanovre condotte dagli squadroni della Marina francese e
della Royal Navy inglese nell'Oceano Atlantico nel corso della
primavera e dell'estate del 1806, come parte delle guerre
napoleoniche. La campagna fece seguito direttamente a quella di
Trafalgar dell'anno precedente, nella quale la flotta francese del
Mediterraneo si era portata nell'Atlantico, tornando in Europa poi
per congiungersi con quella spagnola. Il 21 ottobre 1805, queste
forze combinate vennero distrutte da Lord Nelson nella battaglia di
Trafalgar, sebbene la campagna non poté considerarsi terminata sino
alla battaglia di Cabo Ortegal del 4 novembre 1805. Credendo che la
marina francese non fosse in grado di organizzare una resistenza in
mare durante l'inverno, il primo lord dell'ammiragliato, Lord Barham
ritirò il gli squadroni inglesi. Barham commise però un errore in
quanto la flotta francese dell'Atlantico, di base a Brest, non era
stata coinvolta nella campagna di Trafalgar e si presentava ora
pronta all'uso. Cogliendo l'occasione della riduzione delle navi
inglesi nel porto, Napoleone ordinò a due pesanti squadroni di
prendere la via del mare e distruggere le navi inglesi che avessero
incontrato per impedire raduni futuri della Royal Navy.
Partite le navi da Brest il 13 dicembre
1805, l'ammiragliato a Londra ne venne avvisato solo 12 giorni dopo,
quando ormai gli squadroni francesi si trovavano già nel bel mezzo
dell'Atlantico, uno al comando del viceammiraglio Corentin-Urbain
Leissègues diretto ai Caraibi e l'altro, al comando del
contrammiraglio Jean-Baptiste Willaumez, diretto verso l'Atlantico
meridionale. Due squadroni inglesi vennero impegnati
nell'inseguimento, uno al comando del contrammiraglio Sir Richard
Strachan e l'altro sotto il contrammiraglio Sir John Borlase Warren.
Questi squadroni vennero raggiunti da un terzo al comando del
contrammiraglio Sir John Thomas Duckworth, provenuto di corsa dalla
stazione di Cadice quando seppe dell'aiuto di cui necessitavano i
suoi compagni per inseguire Willaumez. Anche se Willaumez riuscì a
sfuggire nell'Atlantico meridionale, Leissègues ebbe meno fortuna e
venne scoperto ed il suo squadrone decimato nella Battaglia di Santo
Domingo del febbraio del 1806 dalle forze combinate al comando di
Duckworth e del contrammiraglio Alexander Cochrane. Altri squadroni
già per mare rimasero coinvolti nella campagna: un picoclo squadrone
stava razziando la costa africana al comando del commodoro
Jean-Marthe-Adrien L'Hermite dall'agosto del 1805 e prese parte alla
campagna e riuscì ad avere un ruolo rilevante nella campagna, mentre
il resto delle forze francesi comandate dal contrammiraglio
Charles-Alexandre Durand Linois stavano operando nell'Oceano Indiano
dal 1803, ma vennero intercettate e sconfitte da Warren nel marzo di
quello stesso anno.
Willaumez raggiunse solo successi
minori nelle sue operazioni nell'Atlantico meridionale e nei Caraibi,
ma venne coinvolto in un tremendo uragano nel viaggio di ritorno e
molte delle sue navi si arenarono sulla costa orientale del Nord
America. Una di queste venne intercettata e poi distrutta dalle forze
inglesi ed altre rimasero così malamente danneggiate che dovettero
essere vendute come rottami ai porti americani. Le navi scampate al
pericolo gradualmente tornarono a Brest nel corso dell'autunno e sino
ai primi mesi del 1807 ancora. La campagna fu l'ultima operazione
significativa condotta nell'Atlantico nel corso della guerra in
quanto nessuno squadrone di qualsivoglia natura lasciò più il Golfo
di Biscaglia sino al 1808. Le perdite subite dalla flotta di Brest
indebolirono a tal punto la marina che molti non volerono partecipare
a delle operazioni sino al 1809, quando il tentativo di rompere il
blocco di Brest si concluse nella sconfitta della battaglia di Basque
Roads.
Il 30 marzo 1805, la flotta del
Mediterraneo francese sotto il controllo del viceammiraglio
Pierre-Charles Villeneuve riuscì a irrompere nel porto di Tolone,
evitando il blocco inglese al comando del viceammiraglio Lord Nelson
e salpando ad ovest del Mediterraneo verso l'Atlantico, ma Nelson lo
inseguì con alcuni giorni di ritardo.
Villeneuve, si unì allo squadrone
spagnolo, attraversando l'oceano sino ai Caraibi ed ancorandosi in
Martinica, mentre Nelson giunse alle Barbados l'11 giugno. In panico
per l'arrivo degli inglesi, Villeneuve ed i suoi uomini fecero
immediatamente ritorno in Europa, con Nelson ancora una volta alle
calcagna. Gli ordini di Villeneuve erano di salpare verso il porto di
Brest, il porto francese nella Baia di Biscaglia, e qui riunirsi alla
flotta del viceammiraglio Honoré Ganteaume. Queste forze insieme
sarebbero state in grado di fronteggiare la Royal Navy e scacciarla
dal Canale della Manica, predisponendo così l'invasione della Gran
Bretagna.
Ad ogni modo, aveva da poco
sorpassato il porto spagnolo di Ferrol il 22 luglio 1805, quando
Villeneuve venne intercettato dalla flotta inglese al comando del
viceammiraglio Sir Robert Calder. Nella successiva Battaglia di Capo
Finisterre, Calder catturò due navi spagnole ma non riuscì a dare
il colpo di grazia allo squadrone di Villeneuve, che poi salpò alla
volta di Cadice, il principale porto spagnolo verso l'Atlantico.
Nelson giunse poco dopo ed iniziò il blocco navale del porto.
Il 21 ottobre 1805, le forze combinate
di Villeneuve e della flotta franco-spagnola salpata da Cadice
vennero intercettate da Nelson, provocando così la battaglia di
Trafalgar. Sebbene Nelson stesso sia rimasto ucciso al picco della
battaglia, il suo squadrone riuscì ad infliggere una devastante
sconfitta alle flotte combinate, catturando e distuggendo 17 navi tra
francesi e spagnole, tra cui l'ammiraglia di Villeneuve. Il restante
delle navi riparò a Cadice, anche se altre navi francesi si
distaccarono e vennero catturate poi nel corso della Battaglia di
Cabo Ortegal due settimane più tardi. In totale, la campagna costò
a Napoleone 13 navi francesi e 12 navi spagnole, eliminando così
ogni possibilità di mostrare la superiorità francese anche via mare
e prevenendo tra l'altro la già pianificata invasione della Gran
Bretagna. L'eliminazione delle flotte francese e spagnola pose fine
alla minacciata invasione dei napoleonici ed il Primo lord
dell'ammiragliato Lord Barham, colse così l'opportunità per ridurre
i costi e i danni alle sue navi ritirandole dall'Atlantico ritenendo
che nel corso dell'inverno le navi francesi non fossero in grado di
ricostituire un'adeguata difesa in loco. He wrote: "It is of
little purpose now, to wear out our ships in a fruitless blockade
during the winter."
Barham aveva però pesantemente errato
nel ritirare le sue navi, dimenticandosi della forza francese
d'istanza a Brest che non era stata coinvolta nella campagna del 1805
e che ora si trovava in piena forza. Egli sottostimò inoltre anche
Napoleone, che aveva osservato come la permanenza di Villeneuve nei
Caraibi avesse costituito una delle principali minacce in loco per il
commercio degli inglesi, ritardando convogli e causando il panico tra
i mercanti del posto. Le autorità navali francesi vennero ispirate
dall'effetto della spedizione razziatrice comandata dal
contrammiraglio Zacharie Allemand, fuggito da Rochefort il 17 luglio
1805, causando notevoli problemi agli inglesi nell'Atlantico e nella
costa nordafricana. Cercando di ripeter l'impresa, Napoleone inviò
degli ordini al comandante di Brest, il viceammiraglio Honoré
Ganteaume, nel novembre del 1805 affinché predisponesse due potenti
squadroni per operare nell'Atlantico. Questi avrebbero dovuto
lasciare Brest col favore della notte il 13 dicembre, con l'ordine di
intercettare ogni convoglio mercantile inglese nell'Atlantico.
Successivamente, i due squadroni si sarebbero separati, uno verso
l'Atlantico meridionale e l'altro verso i Caraibi, causando ulteriori
danni al commercio intercontinentale inglese. Gli ordini erano quelli
di scoraggiare gli ammiragli a ingaggiare battaglie con navi della
Royal Navy di taglia eguale o maggiore per evitare di essere
catturati o di vedere distrutte le proprie navi.
Ganteaume scelse 11 navi di linea per
l'operazione, inclusa la
Impérial
(120 cannoni) che divenne
l'ammiraglia del viceammiraglio Corentin-Urbain Leissègues, che
avrebbe dovuto salpare alla volta dei Caraibi con altre quattro navi
di linea, due fregate e una corvetta. Il suo squadrone portava a
bordo più di 1000 soldati francesi per aumentare la guarnigione di
Santo Domingo al comando del generale Jean-Louis Ferrand, e poi
avrebbe dovuto trascorrere due mesi bloccando i porti della Giamaica
prima di portarsi verso l'isola di Terranova per avviare il viaggio
di ritorno in Francia dopo aver fatto adeguati rifornimenti.
L'altro squadrone venne dato in
comando al contrammiraglio Jean-Baptiste Willaumez a bordo della
Foudroyant, con l'ordine di portarsi nell'Atlantico meridionale prima
di salpare alla volta delle isole Leeward, comunicando con le colonie
francesi della Martinica, di Guadalupa e della Caienna e bloccando le
Barbados. Quando l'opposizione fosse divenuta eccessiva da parte dei
nemici, avrebbe dovuto portarsi verso Sant'Elena e da li poi
ritornare in Francia con adeguati rifornimenti.
Il suo squadrone era composto da
sei navi di linea, due fregate e due bricchi, e vantava tra i suoi
uomini il capitano Girolamo Bonaparte, fratello minore
dell'imperatore. Le operazioni in tutto sarebbero durate massimo 14
mesi, causando non pochi danni al commercio inglese nella visione dei
francesi.
Il 13 dicembre 1805, con la maggior
parte degli squadroni inglesi ancorati alla Baia di Cawsand ed i
restanti fuori da ogni rotta utile, gli squadroni francesi salparono
da Brest nella Baia di Biscaglia senza essere notati. In due giornji
fecero circa 500 miglia navali (circa 930 km) e giunsero nell'Oceano
Atlantico dove incontrarono un convoglio mercantile inglese che
Willaumez si diede ad inseguire.
Il convoglio era salpato da
Gibilterra scortato dalla HMS Polyphemus (64 cannoni) al comando del
capitano Robert Redmill e dalla fregata HMS Sirius al comando del
capitano William Prowse. Pesantemente superati di numero, il
convoglio fuggì a vele spiegate con Willaumez alle calcagna. Il
secondo giorno un secondo convoglio apparve a nord, composto da 23
navi provenienti da Cork e dirette nei Caraibi, scortate dalle
fregate HMS Arethusa al comando del capitano Charles Brisbane, HMS
Boadicea al comando del capitano John Maitland e dal bricco HMS Wasp.
Con Willaumez distratto, Leissègues ordinò al suo squadrone di
condurre l'inseguimento.
Le navi di Willaumez catturarono un
gran numero di navi del convoglio di Redmill e cercarono di isolare
la Sirius. Con l'intero convoglio disperso, Willaumez inviò la
fregata Volontaire all'isola spagnola di Tenerife con le navi
catturate, prima di tornare al suo squadrone per proseguire la
missione prevista.
Da nord, Leissègues si avvicinò
gradualmente al convoglio di Brisbane col favore della notte ma non
abbastanza sino al 16 dicembre. In risposta, Brisbane dispose le sue
tre navi da guerra in linea da battaglia, accompagnate da tre grandi
mercantili. Questa forza non poteva resistere alla controparte di
Leissègues, ma voleva permettere agli altri 17 vascelli di fuggire
dal blocco delle fregate francesi che le stavano inseguendo.
Ignorando il convoglio fuggito,
Leissègues formò una seconda linea di battaglia e continuò ad
inseguire Brisbane, le cui navi erano però più veloci e seminarono
quelle francesi nel corso della giornata. Col cadere della notte,
Leissègues abbandonò l'inseguimento e si portò a sud e Brisbane
immediatamente diede ordine alla Boadicea di portarsi a Brest ed al
Wasp di bloccare gli squadroni per evitare ulteriori operazioni
francesi nell'Atlantico. Brisbane rimase in contatto visivo con
Leissègues pur mantenendosi a distanza.
Il 20 novembre 1805, lo squadrone
francese al comando del contrammiraglio Allemand incontrò un
convoglio inglese presso le Isole Selvagge. Lo squadrone di Allemand
era nel suo viaggio di ritorno verso la Francia quando incontrò il
convoglio, composto da sei mercantili salpati dalla Gran Bretagna e
diretti a Gorée sotto la scorta del bricco HMS Lark al comando del
comandante Frederick Langford.
Langford diede ordine al suo
convoglio di sparpagliarsi con l'avvicinarsi dei francesi e la Lark
si portò a nord alla ricerca del contrammiraglio Sir John Thomas
Duckworth e dello squadrone di Cadice, raggiungendoli il 26 novembre.
Duckworth immediatamente salpò inseguendo Allemand, lasciandosi
dietro solo due fregate per difendere Cadice in sua assenza.
Dirigendosi a sud di Cadice, lo
squadrone di Duckworth raggiunse Madeira il 5 dicembre, passando
Tenerife dieci giorni dopo senza aver visto alcuna nave francese.
Continuando verso sud in vista delle Isole di Capo Verde, Duckworth
riluttante concesse allo squadrone francese di fuggire e si portò a
nord sino ad incontrare il convoglio ridotto di Brisbane il 23
dicembre. Ricostruito il possibile tragitto delle navi di Leissègues,
Duckworth continuò a nord per intercettare lo squadrone nemico.
Alle 06:45 del 25 dicembre, alle
coordinate 30°52′N 20°16′W, a circa 200 miglia nautiche (370
km) a nord ovest delle Canarie, intercettò lo squadrone di
Duckworth. Lo squadrone di Allemand disponeva di circa nove navi, ma
quando Duckworth si avvicinò si accorse che si trattavano di due
squadroni differenti insieme. Il suo obbiettivo era dunque Willaumez
che ancora Duckworth stava ancora inseguendolo con le sue navi HMS
Superb, HMS Spencer e HMS Agamemnon.
Alle 13:00 del 26 dicembre,
l'ammiraglia Superb era a solo 7 miglia nautiche (13 km) di distanza
dalla prima nave francese, con la Spencer 4 miglia più indietro (7,4
km) e la Agamemnon ad altre 5 miglia (9,3 km) di distanza. Il resto
dello squadrone si trovava a 22 miglia (41 km), mentre la HMS Donegal
addirittura si trovava a 45 miglia (83 km). Lo squadrone francese,
più compatto, aveva maggior fortuna. Gli inglesi erano troppo
dispersi al loro interno per poter fornire una forza di opposizione
eguale a quella dei francesi. Duckworth a questo punto prese la
decisione di cancellare l'inseguimento, presa di posizione che venne
pesantemente criticata: lo storico William James commentò dicendo
che "la Superb condusse un'azione fantastica nel corso di poche
ore... al punto che qualsiasi azione sarebbe stata favorevole agli
inglesi".
Duckworth inviò quindi la fregata HMS
Amethyst in Gran Bretagna a riportare la notizia dell'attività
francese nell'Atlantico orientale, col suggerimento che probabilmente
le navi francesi erano dirette verso le Indie Orientali olandesi. Si
portò personalmente a sudovest verso le Isole Leeward, dove avrebbe
potuto rifornire le proprie navi nella speranza di riprendere il
blocco di Cadice. Il 2 gennaio 1806 ordinò alla HMS Powerful al
comando del capitano Robert Plampin di salpare alla volta dell'Oceano
Indiano e rafforzare lo squadrone inglese in loco, nel caso in cui lo
squadrone di Willaumez avesse raggiunto le acque asiatiche.
La risposta francese raggiunse la Gran
Bretagna solo il 24 dicembre, quando la notizia toccò Gibilterra. Il
rapporto indicava la grandezza delle forze francesi indicandole in 11
navi di linea con 4 fregate.
Riconoscendo il suo errore
nell'aver ritirato il blocco navale, Barham immediatamente ordinò ai
due squadroni di prepararsi per salpare: uno agli ordini del
viceammiraglio Sir John Borlase Warren a Spithead, con la HMS London
ed altre sei navi di linea. L'altro si costituì nella baia di
Cawsand sotto il contrammiraglio Sir Richard Strachan ed era composto
dalla HMS St George e da altre cinque navi di linea. Entrambi gli
squadroni ebbero il compito di percorrere il medio Atlantico alla
ricerca degli squadroni francesi, Warren nelle vicinanze di Madeira e
successivamente verso le Indie Occidentali, aderendo poi agli
squadroni sotto il contrammiraglio Alexander Cochrane ed il
viceammiraglio James Richard Dacres. Strachan dovette passare Saint
Helena e dirigersi poi verso la costa africana occidentale al Capo di
Buona Speranza, ponendosi di guardia alla strada commerciale per
l'Atlantico Orientale che connetteva la Gran Bretagna all'India. Se
on fosse stato in grado di scovare i francesi ebbe l'istruzione di
unire il suo squadrone a quello del commodoro Home Riggs Popham che
era stato inviato per invadere la base olandese al Capo di Buona
Speranza nell'autunno del 1805.
Il 12 gennaio 1806, lo squadrone di
Duckworth ancorato a Carlisle Bay, nelle Barbados, inviò la HMS
Acasta a St. Kitts per rifornimenti ulteriori d'acqua. Il 19 gennaio
l'intero squadrone salpò da Basseterre a St. Kitts, dove pure fece
rifornimento di cibo e acqua. Il 21 gennaio due navi dello squadrone
delle Indie Occidentali si unirono al gruppo: la HMS Northumberland
al comando del capitano John Morrison e la HMS Atlas al comando del
capitano Samuel Pym. La Northumberland era la nave ammiraglia del
contrammiraglio Alexander Cochrane, che incontrò Duckworth ma non
ebbe informazioni circa i movimenti dei francesi nella regione. In
effetti, Leissègues era giunto nei Caraibi il 20 gennaio ma il suo
passaggio era stato ritardato in quanto le sue navi erano state
disperse da una serie di tempeste invernali lungo le coste delle
Azzorre. Sbarcando le truppe a Santo Domingo, l'ammiraglio francese
fece realizzare anche le riparazioni necessarie alle sue navi, attese
l'arrivo della Alexandre e della Brave che si erano perdute nel
tragitto, e caricò a bordo rifornimenti per due settimane in
preparazione a delle operazioni di razzia nelle Indie Occidentali.
Il 1 febbraio, lo sloop inglese HMS
Kingfisher giunse a St. Kitts con la notizia che tre navi francesi di
linea erano state individuate al largo di Santo Domingo. Duckworth
immediatamente alzò l'ancora e salpò dal porto, passando per St.
Thomas il 3 febbraio ed attraverso il Mona Passage il giorno
successivo. Il 5 febbraio, la fregata HMS Magicienne al comando del
capitano Adam Mackenzie si unì allo squadrone, accompagnata da uno
schooner danese catturato che recentemente aveva lasciato Santo
Domingo. Prima che la nave danese lasciasse il porto, gli ufficiali
si erano posti il problema che tale nave avrebbe potuto rivelare agli
inglesi dettagli sulla presenza dei francesi in loco e per questo
avevano chiesto a Leissègues il permesso di bruciarla, ma egli si
era rifiutato.
Nelle prime ore del 6 febbraio 1806, le
fregate d'ispezione di Duckworth avvistarono lo squadrone di
Leissègues al largo del porto di Santo Domingo. Le vedette francesi
riportarono lo squadrone inglese all'ammiraglio, il quale ordinò
alle sue navi di porsi in linea di battaglia ad ovest lungo la costa,
in direzione di Nizao.
Duckworth impegnò personalmente
la sua ammiraglia, la Superb, assieme alla Northumberland di Cochrane
ed alla Spencer. Il resto delle navi andarono a formare una seconda
divisione guidata dal contrammiraglio Thomas Louis a bordo della HMS
Canopus che rapidamente si trovò dietro la divisione principale.
Alle 10:10, Duckworth aprì il fuoco sulla Alexandre, mentre la
Northumberland e la Spencer attaccarono le altre due navi francesi,
l'ammiraglia Impérial e la Diomède. In 15 minuti di combattimenti,
la Alexandre si era trovata fuori dalla linea, portando la Spencer a
sud, mentre la Northumberland aveva subito notevoli danni dalla
Impérial. Alle 10:35, giunse lo squadrone di Louis, dove ciascuna
nave si diresse contro la Alexandre. La Canopus si portò a
circondare la Impérial mentre la HMS Donegal si diede per obbiettivo
la Brave e la HMS Atlas attaccò la Jupiter, che si arresero entrambe
dopo breve.
Con la retroguardia francese battuta,
il resto delle navi inglesi focalizzarono il loro attacco sulla
Impérial e sulla Diomède, ma l'intenso fumo provocato dagli spari
di cannone bloccava la vista degli inglesi e la Atlas andò a
collidere con la Canopus, mentre il fuoco proveniente dalla Impérial
andava sempre a colpire la Northumberland. Alle 11:30, circondato dai
nemici e senza possibilità di fuga, Leissègues decise di portare
alla deriva le sue navi piuttosto che arrendersi. Inseguite dalla
Canopus, sia la Impérial che Diomède vennero fatte deliberatamente
colare a picco. Con la linea nemica distrutta, Duckworth ancorò e si
limitò ad osservare l'attività francese. Fuori dalla portata del
fuoco inglese, le scialuppe trasportarono i marinai della Impérial e
della Diomède in salvo, ma per l'eccessivo peso esse iniziarono ben
presto a riempirsi di acqua. Duckworth a questo punto decise di
inviare le sue fregate a recuperare i 156 sopravvissuti che divennero
prigioniei di guerra. Le perdite inglesi nello scontro ammontarono a
74 morti e 264 feriti, mentre le perdite francesi furono in totale
1510, anche se non vennero tenuti resoconti accurati della battaglia.
Con la sconfitta del nemico, Duckworth
decise di staccare la Northumberland e la HMS Agamemnon ed inviarle
alle Barbados portando il resto dello squadrone in Giamaica coi
prigionieri. La vittoria venne largamente celebrata anche in patria
quando la notizia giunse in Europa tramite il bricco HMS Kingfisher.
Storici come William James e William Laird Clowes hanno entrambi
sottolineato che se Duckworth non si fosse dimostrato vittorioso a
Santo Domingo avrebbe probabilmente dovuto affrontare la corte
marziale.
Dopo aver seminato Duckworth il 26
dicembre, Willaumez salpò per l'Atlantico meridionale, intendendo
passare l'Oceano Indiano per toccare il Capo di Buona Speranza
anticipando così l'arrivo della flotta inglese in Cina. La
cosiddetta "flotta cinese" era un grande convoglio annuale
che traeva origine nel suo viaggio a Canton per poi passare
attraverso lo Stretto di Malacca, proseguire per l'Oceano Indiano,
doppiare il Capo di Buona Speranza, dirigersi verso il Nord Africa
attraverso l'Oceano Atlantico ed arrivare in Gran Bretagna sei mesi
dopo la propria partenza. Nel corso del suo viaggio, il convoglio
raccoglieva navi da varie colonie britanniche nell'Oceano Indiano ed
al suo passaggio in Africa poteva contare ormai su una dozzina di
vascelli. La flotta cinse, che combinava pesanti armamenti ad un gran
numero di navi, su una rotta commercialmente favorevole, era un
obbiettivo ghiotto per gli squadroni francesi anche se nella
Battaglia di Pulo Aura del febbraio 1804, la flotta cinese aveva già
battuto un potente squadrone francese al comando del contrammiraglio
Charles-Alexandre Durand Linois.
Willaumez aveva pianificato di
rifornire il proprio squadrone a Città del Capo prima di darsi alla
ricerca della flotta cinese, ma l'equipaggio di un mercantile
catturato nell'Atlantico meridionale lo informò che i governatori
olandesi si erano arresi il 10 gennaio 1806 ad un corpo di spedizione
straordinario al comando del generale Sir David Baird e del commodoro
Popham dopo cinque giorni di combattimenti ed era pertanto
impossibile attraccare in sicurezza a quel porto. Willaumez decise
quindi di continuare le operazioni nell'Atlantico meridionale sino ad
aprile, quando si portò a Salvador in Brasile per fare rifornimenti.
Willaumez ebbe fortuna nel raccogliere altre informazioni prima di
ancorarsi a Table Bay: Popham aveva infatti ordinato a tutte le navi
di continuare ad esporre la bandiera olandese nella speranza che i
nemici, tutt'altro che insospettiti, si fossero portati a portata dei
cannoni costieri. Il 4 marzo questa tattica funzionò perfettamente
quando la fregata Volontaire, distaccatasi dallo squadrone di
Willaumez a dicembre, ancorò proprio nel mezzo dello squadrone di
Popham, ignara della reale identità di quelle navi. Accerchiato e
senza speranza di sfuggire, il capitano Bretel non ebbe altra scelta
che arrendersi.
Mentre Willaumez operò nell'Atlantico
meridionale, gli squadroni inglesi al comando di Strachan e Warren
gli diedero la caccia per centinaia di miglia verso nord. Lo
squadrone di Warren si portò nell'Atlantico orientale, monitorando
le rotte commerciali lungo la costa dell'Africa occidentale mentre
Strachan si focalizzò sull'Atlantico occidentale, in particolare nel
sud dei Caraibi. Anche se entrambi gli squadroni non erano in
posizione tale da poter intercettare Willaumez sin quando non si
fosse portato a nord, la posizione di Warren gli diede l'opportunità
di controllare ogni vascello francese o alleato che si portasse in
Europa da est. Alle 03:00 del 16 marzo 1806, la HMS London riportò
degli avvistamenti ed il capitano Sir Harry Burrard-Neale ordinò
alla sua nave di darsi all'inseguimento. Anche se le altre navi dello
squadrone non potevano vedere nulla, Warren diede ordine a loro di
inseguire la London in caso che le navi avvistate avessero dato prova
di essere francesi.
Le navi individuate erano infatti le
ultime dello squadrone di Linois che erano salpate il 13 marzo 1803
ed avevano operato nell'Oceano Indiano. Qui Linois aveva condotto una
serie di raid commerciali con ben pochi successi, sia per la mancanza
di magazzini all'Île de France sia per le esitazioni di Linois di
fronte al nemico. Lo squadrone aveva perso l'opportunità di Pulo
Aura e della Battaglia di Vizagapatam nel 1804 e nuovamente contro un
convoglio comandato da Sir Thomas Troubridge nel 1805. Di molto
ridotto a causa di continui distacchi e affondamenti, lo squadrone di
Linois era composto solo dalla sua nave di linea, la Marengo e dalla
fregata Belle Poule. Alle 03:00 del 13 marzo fu proprio la Marengo ad
essere avvistata.
Alle 05:30, la London e la Marengo
giunsero quasi sul punto di scontrarsi nell'oscurità, ma Linois
riconobbe subito che la nave era una di quelle della Royal Navy e
disperatamente cercò con ogni sforzo di invertire la rotta e
fuggire. La Marengo era però troppo lenta e Neale aprì il fuoco,
infliggendo rapidamente molti danni all'ammiraglia francese. Il
capitano a bordo della Belle Poule assistette l'ammiraglia per quanto
poté, ma alle 06:15 vide avvicinarsi la fregata inglese HMS Amazon.
Il combattimento proseguì per altre quattro ore e mezza, con Linois
che difendeva la sua nave contro il resto dello squadrone di Warren.
A nordest, la Amazon riuscì a catturare la Belle Poule. Incapaci di
scappare o di continuare la lotta, sia Linois che Bruilhac si
arresero alle 11:00. Le perdite francesi ammontarono a 69 morti e 106
feriti mentre quelle inglesi furono di 13 morti e 27 feriti. Dopo lo
scontro Warren tornò in Gran Bretagna con le prede ottenute,
lasciando la metà orientale dell'Atlantico temporaneamente scoperta.
All'inizio dell'aprile del 1806,
Strachan era l'unico ammiraglio inglese che ancora stava dando la
caccia allo squadrone di Willaumez, dopo il ritiro di Duckworth e
Warren. Lo squadrone di Strachan era ostacolato nei suoi movimenti
dalla presenza della HMS St George (98 cannoni), che era troppo lenta
per poter operare effettivamente di fronte alla veloce risposta di
Strachan. Tornato in Gran Bretagna all'inizio di aprile per i
rifornimenti, Strachan decise di distaccare dal suo squadrone sia la
St George che la HMS Centaur (la nuova ammiraglia del blocco di
Rochefort) a Plymouth e venne unita anche a tre altre navi di linea e
due fregate, tutte navi veloci e capaci di operazioni su vasta scala.
All'inizio di maggio, la notizia che Willaumez era passato a San
Salvador e da li era partito a metà aprile, raggiunse l'Inghilterra
e Strachan ottenne nuovamente il compito di inseguirlo, salpando
ancora una volta verso le Indie Occidentali.
Lasciando il Brasile, Willaumez
dapprima si diresse verso la colonia francese della Caienna dove
divise il suo squadrone in tre parti per incrementare il raggio
d'azione nelle Indie Occidentali. A maggio considerò di attaccare la
Baia di Carlisle nelle Barbados, ma ben presto decise di recedere
dall'idea mancando di tempo e venti adatti all'operazione. Cochrane,
il cui squadrone era di base proprio nella Baia di Carlisle, iniziò
ad inseguire le navi francesi e fu quasi sul punto di catturare
Girolamo Bonaparte a bordo della Vétéran con la sua ammiraglia
Northumberland, costringendo così i francesi a ripiegare su
Fort-de-France in Martinica il 9 giugno. Cochrane bloccò il porto
locale e venne raggiunto dalla HMS Elephant al comando del capitano
George Dundas e dalla HMS Canada al comando del capitano John Harvey,
ma la Northumberland era stata danneggiata da una tempesta e gli
inglesi erano stati constretti temporaneamente a ritirarsi a Saint
Lucia, permettendo così alle navi francesi Eole e Impétueux di
raggiungere il Fort-de-France il 15 giugno. Per la settimana
successiva il resto dello squadrone di Willaumez ignorò gli sforzi
di Cochrane di intercettarlo.
Il 1 luglioWillaumez lasciò
Fort-de-France con due navi e salpò alla volta di Montserrat,
catturando tre mercantili nel porto locale. Il governatore inglese a
Montserrat inviò dei messaggi urgenti a Nevis ed a St. Kitts, dove
le autorità locali fecero evacuare diverse navi mantenendo la sola
HMS Carysfort (28 cannoni) che era ancorata a Sandy Point. Ad ogni
modo, 13 navi altre navi rimasero al loro posto ed il 3 luglio lo
squadrone di Willaumez riuscì ad avere la meglio su quattro navi
inglesi a Nevis, attaccando le altre nove presso Brimstone Hill. Il
fuoco delle batterie di artiglieria di Brimstone Hill riuscì a
respingere gli aggressori. Il 4 luglio Willaumez si unì allo
squadrone di Montserrat con la notizia che un convoglio annuale in
Giamaica era ancorato al largo di Tortola. Cochrane aveva già
avvisato la stazione della Giamaica dell'imminente pericolo dei
francesi. Il 6 luglio Willaumez avvistò Cochrane a sudest di St.
Thomas e, mantenendo fede agli ordini di Napoleone di non
arrischiarsi in battaglie inconcludenti, rigirò la sua nave e passò
tra St. Thomas e le Isole Vergini. Con la cacciata dei francesi,
Cochrane salpò da Tortola e condusse il convoglio verso l'Europa.
Frustrato dalla mancata occasione di
intercettare il convoglio quando questo era ancora ancorato,
Willaumez si autodeterminò a prenderlo mentre si trovava in viaggio,
salpando verso le Bahamas. Qui attese il convoglio, cattrando ogni
nave in vista del suo squadrone, inclusi i vascelli neutrali, dal
momento che anche questi avrebbero potuto rivelare la sua posizione
al nemico. Per diverse settimane Willaumez attese senza speranza in
quanto gli inglesi aspettarono a partire sino a quando non ebbero
informazioni certe sul convoglio francese. Nella notte del 31 luglio,
annoiato dell'attesa, il capitano Girolamo Bonaparte si staccò dallo
squadrone agendo di propria testa, senza nemmeno notificare le sue
azioni all'ammiraglio. Il 1 agosto Willaumez si impanicò per la
scomparsa improvvisa della Vétéran e, ritenendo che la nave si
fosse separata accidentalmente, diede inizio alle ricerche del
vascello mancante e soprattutto del suo comandante che era pur
semprei l fratello dell'imperatore.
Mentre Willaumez era distratto da
questa ricerca, Cochrane si dette a preparare il convoglio. Incapace
di ritardare oltre la sua partenza, inviò 109 grandi mercantili ad
est sotto la protezione di una piccola nave di linea, due fregate e
due sloops, con forze significativamente inferiori rispetto a quelle
messe in campo da Willaumez. Il convoglio passò nel punto esatto
dove si sarebbero trovate le navi di Willaumez ma l'ammiraglio si era
nel frattempo portato a nord alla ricerca della Vétéran e quando
fece ritorno nel punto, il convoglio inglese era ormai già lontano
verso l'Inghilterra.
Col suo squadrone inaspettatamente
diminuito di numero, il suo obbiettivo principale fuggito e a corto
di risorse, Willaumez decise di iniziare l'ultima parte del suo
viaggio e salpare alla volta di Terranova, fuggendo ancora una volta
da Cochrane e da Warren.
Dal 18 agosto si orientò a nord,
e si trovava alle coordinate
22°N 63°W, a 324 miglia nautiche
(circa 600 km) a nordest di Porto Rico, quando il suo squadrone venne
colpito da un violento uragano. Quando la tempesta si abbatté sulle
sue navi, Willaumez trovò che la nave ammiraglia Foudroyant era
fortemente danneggiata e sola. Abbozzando delle riparazioni
temporanee, la Foudroyant iniziò lentamente a portarsi verso il
porto spagnolo dell'Avana a Cuba dove poté essere riparata a dovere
prima di tornare in Francia. Nel giro di un mese Willaumez non
incontrò alcuna nave, ma il 15 settembre, gli apparve la fregata
inglese HMS Anson al comando del capitano Charles Lydiard. Willaumez
inviò una nave all'Havana per prestare assistenza dal momento che la
fregata inglese aprì il fuoco alle 13:15. Sebbene la Foudroyant
fosse ben più grande della Anson essa era significativamente
danneggiata ed incapace di rapide manore, fatto che diede a Lydiard
alcune speranze di poterla cattuare. Ad ogni modo il fuoco della
Willaumez diede prova di essere troppo potente ed alle 13:45 la Anson
si allontanò con 2 morti e 8 feriti a bordo. Le navi spagnole, tra
cui la San Lorenzo, si portarono ad assistere la Foudroyant ed in
poche ore venne felicemente ancorata ad un porto sicuro.
Il resto dello squadrone di Willaumez
ebbe meno successo nel tentativo di salvarsi. Tutte le navi erano
state pesantemente danneggiate ed erano state sospinte nella costa
orientale degli Stati Uniti. Qui esse incontrarono lo squadrone di
Strachan, che era riuscito a passare attraverso le Bahamas mentre
Willaumez era impegnato nella ricerca della Vétéran alla distanza
di 60 miglia nautiche (110 km) da Willaumez quando pure questo
incappò nel medesimo uragano che disperse lo squadrone francese.
Meno danneggiate di quelle dei loro nemici, le navi di Strachan
iniziarono a portarsi verso Chesapeake Bay con l'intenzione di
continuare il completamento delle loro riparazioni. Il 14 settembre
le navi di linea HMS Belleisle al comando del capitano William
Hargood, HMS Bellona al comando del capitano John Erskine Douglas e
la fregata HMS Melampus al comando del capitano Stephen Poyntz si
stavano portando al largo di Cape Henry alla ricerca dell'ammiraglia
di Strachan, la HMS Caesar quando notarono una nave a sudovest.
Avvicinandosi per investigare, scoprirono che essa non era altri che
la nave francese Imétueux ridotta in pessimo stato dall'uragano e
che disperatamente tentava di attraccare ad un porto sicuro negli
Stati Uniti. Il commodoro Alain-Joseph Le Veyer-Belair immediatamente
guidò la Impétueux verso la costa per evitare ogni combattimento e
la fece arenare alle 08:15. Per quanto la Impétueux fosse ora sul
suolo degli Stati Uniti, la Melampus aprì il fuoco e l'attaccò
venne seguito alle 10:00 anche dai colpi di cannone della Belleisle e
della Bellona. Alle 20:00 ciò che rimaneva della ciurma francese era
ormai stato portato a bordo della fregata inglese come prigioniero e
Poyntz aveva dato l'ordine di incendiare ciò che rimaneva della nave
francese.
La distruzione della Impétueux sul
territorio statunitense portò a dei problemi col console francese a
Norfolk (Virginia) e lamentele da parte dei capitani delle navi
francesi Éole e Patriote, che si trovavano ad Annapolis dopo la
tempesta. A causa dei pesanti danni, le riparazioni alla Patriote
durarono per quasi un anno ed il commodoro Joseph-Hyacinthe-Isidore
Khrom impiegò sino al 16 dicembre 1807 per fare ritorno in Francia.
Giunse all'Ile d'Aix il 17 gennaio 1808, evitando di poco lo
squadrone del blocco navale di Strachan che era temporaneamente fuori
posizione per reperire acqua potabile. La Éole non venne mai
riparata: le difficoltà nel reperire il materiale necessario
portarono alla sua definitiva demolizione ad Annapolis nel 1811.
Un'altra nave che non fece più ritorno in Francia fu la Valeureuse
che riparò presso il Fiume Delaware dopo l'uragano ma venne
costretta poi a risalire il fiume verso Filadelfia per sfuggire agli
inglesi. Come per la Éole, le riparazioni si dimostrarono troppo
complesse e la Valeureuse venne demolita qualche anno dopo.
L'ammiraglia Foudroyant riuscì a tornare in Francia, salpando
dall'Havana sul finire del 1806 e giungendo a Brest nel febbraio del
1807.
Dell'originario squadrone solo due navi
tornarono immediatamente in Francia: la Vétéran che si era separata
prima della tempesta col capitano Bonaparte, assistita da un
equipaggio selezionato di veterani, cercò di intercettare un
convoglio commerciale proveniente da Québec e diretto in Gran
Bretagna scortato solo dalla HMS Champion (22 cannoni) al comando del
capitano Robert Howe Bromley il 10 agosto. Sebbene Bromley tentò in
ogni modo di allontanare la nave francese, questa riuscì comunque a
catturare sei mercantili, dando poi loro fuoco. La Champion ed il
trasporto Osborne riuscirono a fuggire, accompagnate da nove altri
mercantili. Il 26 agosto, 26 giorni dopo la diserzione dallo
squadrone di Willaumez, Bonaparte era ormai vicino alle coste
francesi quando gli diede la caccia la HMS Gibraltar (80 cannoni) al
comando del capitano Willoughby Lake, affiancato dalle fregate HMS
Penelope e HMS Tribune al comando dei capitani William Robert
Broughton e Thomas Baker. Gli ufficiali sottoposti al comando del
Bonaparte a questo punto abbandonarono l'idea di raggiungere Lorient
e preferirono invece dirigere la Vétéran verso il piccolo porto di
Concarneau. Sebbee un altro capitano di marina nella medesima
posizione sarebbe stato sottoposto alla corte marziale per aver
abbandonato il suo ammiraglio senza ordini o permessi specifici, il
fratello dell'imperatore venne invece lodato per aver intercettato il
convoglio da Quebec e promosso poco dopo. Altra sopravvissuta dello
squadrone di Willaumez du la Cassard che passò quasi intatta
l'uragano e proseguì da sola alla volta dell'Europa, giungendo a
Rochefort alcune settimane dopo.
Oltre agli squadroni di Willaumez,
Leissègues e Linois, le autorità francesi avevano inviato diverse
altre forze nell'Atlantico nel corso della campagna; per quanto
operazioni separate potevano passare inosservate rispetto alla
campagna militare principale o addirittura eversive rispetto ai
disegni iniziarli, esse ebbero comunque un loro successo localmente.
La prima di queste fu la spedizione L'Hermite, una spedizione verso
l'Africa occidentale sotto il commodoro Jean-Marthe-Adrien L'Hermite
che era salpato da Lorient alla fine della campagna di Trafalgar con
l'ordine di attaccare i mercantili dell'Africa occidentale ed
attendere i rinforzi al comando di Girolamo Bonaparte.
Prima ancora che il Bonaparte
potesse salpare, ad ogni modo, la Battaglia di Trafalgar cambiò la
situazione strategica ed i rinforzi non poterono mai essere inviati
sul posto. L'Hermite condusse una campagna fatta di raid minori
catturando alcune navi mercantili e schiaviste, salpando poi alla
volta della Caienna e poi nuovamente vers ola Francia nel settembre
del 1806. Una seconda forza ebbe maggior fortuna: la spedizione
Lamellerie era composta da due fregate che erano sopravvissute alla
battaglia di Trafalgar e si erano portate a Cadice. Duckworth si era
ritirato dal blocco di Cadice nel novembre del 1805. Nel febbraio del
1806, un tentativo di spingere lo squadrone francese fuori dal porto
ritirando le proprie navi ad eccezione della HMS Hydra ebbe ben poco
effetto e la stessa Hydra dovette essere rimossa dalla sua posizione
il 26 febbraio 1806 e La Meillerie riuscì a fuggire con quattro
fregate e un bricco. La Hydra diede la caccia a La Meillerie, ma
quest'ultima preferì abbandonare agli inglesi il bricco per evitare
di entrare direttamente in conflitto col nemico. La spedizione di La
British frigate, eventually escaping with his remaining ships. La
spedizione de La Meillerie si portò quindi in Senegal ed in Caienna
non riuscendo più a razziare alcuna nave. Dopo quattro mesi, La
Meillerie decise di tornare in Francia, raggiungendo la Baia di
Biscaglia nel luglio del 1806.
Oltre agli squadroni al comando di
Warren e Strachan, anche le autorità inglesi aggiunsero ulteriori
forze in campo per fronteggiare i francesi, in particolare con
l'intenzione di intercettare e catturare Willaumez nel suo viaggio di
ritorno in Francia. Il contrammiraglio Louis aveva ottenuto uno
squadrone per il Canale della Manica e l'ammiraglio William
Cornwallis si era mantenuto a Brest con notevoli forze, riuscendo a
tagliare l'ingresso alla Régulus di L'Hermite. Altri squadroni
vennero dislocati nei restanti porti francesi del golfo di Biscaglia,
ed in particolare una forza di cinque navi al comando del commodoro
Richard Goodwin Keats al largo di Rochefort. Una delle navi di Keats,
la HMS Mars al comando del capitano Robert Dudley Oliver fu in grado
di intercettare lo squadrone di La Meillerie nel suo viaggio di
ritorno e di catturare la fregata Rhin il 17 luglio.
A settembre, Keats venne rimpiazzato
presso Rochefort dal commodoro Sir Samuel Hood, che ebbe notevole
successo nell'intercettare uno squadrone francese di sette tra
fregate e corvette comandate dal commodoro Eleonore-Jean-Nicolas
Soleil salpato da Rochefort e diretto verso le Indie Occidentali
francesi nel corso dell'Azione del 25 settembre 1806. Hood,
comandando sei navi di linea, avvistò la forza di Soleil alla 01:00
del 25 settembre, ore dopo che questa aveva lasciato Rochefort.
Dandole la caccia, alle 04:00 le due navi entrarono in contatto.
Attaccando la HMS Monarch al comando del capitano Richard Lee, Soleil
ordinò alle sue fregate essenzialmente di rallentare la Monarch
nella sua avanzata così da riuscire a fuggire. La Monarch rimase
danneggiata nel corso della battaglia, ma rimase in contatto coi
francesi al punt oche l'ammiraglia HMS Centaur e poi la HMS Mars
poterono aggiungersi al combattimento. Tutte le quattro fregate
francesi vennero catturate, tra cui un vascello inviato a nord che
venne catturato dalla Mars. Le perdite inglesi furono di 9 uccisi e
29 feriti, tra cui lo stesso Hood che perse un braccio.
Le forze di L'Hermite erano rimaste
coinvolte nell'uragano che aveva disperso le forze di Willaumez, e
pertanto le sue navi erano pesantemente danneggiate e pertanto il 20
agosto iniziarono a dirigersi alla volta della Franca assieme ad una
fregata proveniente dallo squadrone di Willaumez. Gran parte di
queste navi riuscirono a giungere al porto di Brest tra cui la
Régulus che ancorò in Francia il 5 ottobre, ma una delle navi ebbe
meno fortuna: il 27 settembre 1806 la fregata Président venne
colpita dallo squadrone di Louis nel golfo di Biscaglia.
Sebbene Allemand avesse condotto
spedizioni minori tra Brest e Tolone nel 1808, la flotta di Brest al
comando di Willaumez compì molti sforzi ma vani per cercare di avere
ancora una volta la meglio nell'Atlantico all'inizio del 1809 che si
conclusero con la Battaglia di Basque Roads, senza altri
combattimenti su vasta scala nel corso delle guerre napoleoniche.
Operazioni minori vennero condotte da piccoli squadroni, ma le
perdite del 1805 e del 1806, insieme allo sbarramento dei porti
spagnoli dopo la Rivolta del due di maggio oltre alla perdita di gran
parte delle Indie Occidentali francesi nel 1809, ridussero di molto
sia le necessità che le possibilità dei francesi nell'operare su
vasta scala nell'Atlantico: Lord Barham dovette riconoscere questo
fatto quando seppe della vittoria di Santo Domingo che "pose
fine a tutti i terrori di un'altra guerra predatoria nelle Indie
Occidentali".
In Gran Bretagna la campagna venne
enfatizzata notevolmente a livello propagandistico contro i francesi,
sia per le vittorie conseguite, sia per la difficoltà della campagna
stessa che si svolgeva su uno scenario molto ampio come l'oceano. Le
dimensioni e le forze inadeguate messe in campo dagli inglesi per
scortare i convogli e le spese sostenute per dare la caccia alle navi
francesi in mare comportarono una profonda riflessione anche sui
rischi del commercio via mare durante la guerra. Questa continua
resistenza da parte dell'Inghilterra, ad ogni modo, scatenò la
rabbia di Napoleone il quale, desideroso di mostrare la sua potenza
anche sui mari, diede inizio ad un massiccio programma di costruzione
di navi: dal 1808 ebbe a propria disposizioen più di 80 navi di
linea da opporre ai blocchi commerciali inglesi.
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