La
campagna di Prussia e di
Polonia
si svolse nel corso delle guerre
della Quarta coalizione tra il 1806 ed il 1807.
Nel luglio del 1806, Napoleone creò la
Confederazione del Reno che radunava una serie di piccoli stati
renani in Germania. I più piccoli erano elettorati, mentre i più
grandi erano ducati o regni; questo sistema facilitò a Napoleone la
gestione degli stati tedeschi non prussiani. Gli stati più grandi
per estensione era la Baviera e la Sassonia, eretti a regni proprio
da Napoleone.
La Prussia non accettò mai la
supremazia francese in Germania ed il 9 agosto di quello stesso anno,
re Federico Guglielmo III fece pressione sul Regno Unito, decretando
una mobilitazione generale delle forze a lei alleate per muovere
guerra alla Francia.
Nel settembre di quell'anno, Napoleone
concentrò il proprio esercito sul Reno. Il 25 settembre, lasciò
Saint-Cloud per avanzare verso la Prussia con 160.000 uomini (numero
effettivo alla partenza, aumentati poi nel corso della campagna). Il
primo scontro fu la battaglia di Saalfeld dove il principe Luigi
Ferdinando di Prussia rimase ferito.
La rapida avanzata dell'armata francese
fu in grado di bloccare i prussiani. Napoleone e il maresciallo
Davout misero in rotta l'esercito nemico nelle battaglie di Jena ed
Auerstadt il 14 ottobre 1806.
Il 26 ottobre, Napoleone entrò a
Potsdam e si recò in visita alla tomba di Federico il Grande, e
davanti ai suoi marescialli disse:
| «Se lui fosse ancora vivo, noi non saremo qui.» |
Il 27 ottobre, il fece il suo ingresso
ufficiale a Berlino alla testa della Grande Armata. In totale,
Napoleone impiegò 19 giorni dall'inizio delle operazioni a giungere
alla capitale prussiana.
Napoleone soggiornò a Berlino. Il 21
novembre siglò il decreto di Berlino che instaurò il blocco
continentale contro il Regno Unito.
La Capitolazione di Prenzlau
Mentre Blücher riuscì a fuggire con
10.000 uomini, il principe di Hohenlohe comandante in capo
dell'esercito prussiano, venne obbligato ad arrendersi il 28 ottobre
presso Prenzlau.
Questa capitolazione provocò uno
scoramento generale tra le truppe prussiane che ancora si opponevano
ai francesi: questa crisi morale spinse le varie guarnigioni ad
arrendersi, una dopo l'altra. Il 29 ottobre, con solo 500 cavalieri,
il generale Lasalle ottenne la resa di 6000 uomini della guarnigione
di Stettino. Catturò sul posto anche 160 cannoni e notevoli
magazzini di munizioni.
Davout fece catturare Custrin con 4000
uomini e 90 cannoni. Ad Anklam Murat fece ancora 4000 prigionieri. A
Strelitz, il generale Savary fece prigioniero un generale prussiano
che altri non era che il fratello del re di Prussia. Il maresciallo
Ney assediò Magdeburgo.
Il 6 novembre, i corpi d'armata di
Soult, Bernadotte e Murat giunsero simultaneamente davanti a Lubecca
dove si era rifugiato il resto dell'armata di Blücher, ingrossata
dalle colonne del duca di Brunswick e del duca di Sassonia-Weimar che
aveva abbandonato il comando ai suoi subalterni per portarsi ad
assistere gli alleati. I francesi passarono all'attacco e giunsero
rapidamente alle difese della città. All'alba del 7 novembre,
Blücher ed i suoi generali chiesero la capitolazione. 16.000 fanti,
5000 cavalieri e 80 cannoni vennero catturati quel giorno dai
francesi.
L'8 novembre, la città di Magdeburgo
capitolò, Ney fece 22.000 prigionieri tra cui 20 generali e 800
ufficiali, catturando 800 cannoni e numerosi magazzini d'arme.
Fallimento dei negoziati con la Prussia
Con questo contrattempo, la Prussia
accettò la proposta di armistizio di Napoleone. Il 16 novembre, i
plenipotenziari di entrambe le parti siglarono la sospensione dei
conflitti a Charlottenburg giungendo ad una pace separata tra Prussia
e Francia.
La convenzione prevedeva che i
negoziati dovessero proseguire. Intanto i francesi giunsero alla
Vistola. Il 20 novembre il generale francese Lestocq ricevette la
capitolazione di Hameln e fece prigionieri 9000 fanti, 300 cavalieri
e 6 generali.
Il generale Duroc venne inviato a
Osterode per incontrare re Federico Guglielmo III di Prussia; fu lui
ad informarlo che una parte dei suo stati erano stati occupati dalla
Russia, fatto che inficiava la sospensione degli scontri per
incapacità di applicazione del trattato.
Dopo aver nominato il generale Clarke
alla carica di governatore generale di Berlino, Napoleone lasciò la
città la notte tra il 25 ed il 26 novembre 1806. Giunse a Poznań il
27 novembre.
Dieci anni prima era avvenuta la
spartizione della Polonia, e in tutte le città o le campagne che i
francesi attraversarono, i soldati di Napoleone vennero accolti come
liberatori, al punto che molti si reclutarono nella Legione polacca
che combatterono poi nell'armata d'Italia di Dombrowski.
L'insurrezione delle province polacche contro l'occupante prussiano e
russo fornirono a Napoleone 30.000 uomini.
Davanti a Varsavia, i russi si
rifiutarono di combattere. Murat si impadronì ben presto anche di
Praga e della capitale, proseguendo fino al fiume Boug. I russi
distrussero i ponti sul fiume, anche quelli sulla Vistola, ma il Boug
era un fiume comparabile per estensione alla Senna a Parigi e
pertanto la ricostruzione di questi ponti avrebbe costituito un
lavoro considerevole.
Il 28 novembre, alla sera, Murat entrò
a Varsavia. Venne raggiunto da Davout il giorno 29. Il 6 dicembre,
più a nord, Ney passò la Vistola ricoperta di ghiaccio ed entrò a
Thorn. Il generale Dulauloy venne nominato governatore della città.
I trattati siglati a Poznań, l'11 ed
il 15 dicembre con Federico Augusto III di Sassonia (divenuto il 6
agosto precedente, per volontà di Napoleone, re di Sassonia col nome
di Federico Augusto I) vennero forniti ai francesi altri 8800 uomini.
L'armata del principe Girolamo,
composta da divisioni bavaresi e wurttembergesi, si trovava davanti a
Głogów, capitale della Bassa Slesia. La città era attorniata da
buone fortificazioni. Girolamo fece costruire delle batterie
d'artiglieria attorno al posto e ne lasciò il comando al generale
Vandamme continuando l'assedio per poi portarsi su Breslavia (attuale
Wrocław), reincontrandosi coi russi. La città si arrese il 29
dicembre, all'inizio dei bombardamenti. 2500 uomini, 200 cannoni e
molti magazzini vennero presi nell'occasione.
Partito il 9 dicembre da Poznań,
Napoleone giunse il 18 dicembre a Varsavia. In quella giornata Davout
passò il fiume Boug. Augereau passò la Vistola a Varsavia. Soult
attraversò il fiume a Wyszogród. Davanti al fiume si trovò
l'esercito russo, comandato dal generale Kamenski, di 70 anni e quasi
infermo.
Obbligato a svernare in Polonia,
Napoleone passò così tutti i mesi invernali sino a gennaio a
Varsavia dove ebbe modo di incontrare la contessa Walewska. Ripiegò
quindi sulla Vistola.
In contemporanea, la Persia e l'Impero
ottomano dichiararono guerra alla Russia.
Il fallimento dell'accerchiamento davanti al Narew
Il 26 dicembre, nella battaglia di
Golymin l'armata russa di Galitzine fuggì da Murat, e nello stesso
giorno, con la battaglia di Pułtusk, quelle di Bennigsen fuggì da
quelle di Lannes. Le due armate russe si ritirarono sull'Ostrołęka,
lasciando nelle due battaglie 12.000 uomini tra morti, feriti e
prigionieri oltre a 80 cannoni; i francesi persero 800 uomini sul
campo con 2000 feriti.
La resistenza del generale Galitzine, combinata al fallimento di
Soult di scontrarsi col fianco destro russo, fece perdere
l'opportunità a Napoleone di imprigionare i russi presso il fiume
Narew.
La Grande Armée si diresse quindi
verso nord per conquistare la nuova capitale del re di Prussia,
Königsberg. Victor si mise in marcia l'8 gennaio e pose l'assedio
dapprima a Kolberg e poi a Danzica.
I russi si impegnarono contro i
francesi tra il 7 e l'8 febbraio 1807 nella sanguinosa battaglia
d'Eylau dove dovettero abbandonare il campo di battaglia. Dopo questa
vittoria, l'esercito francese si acquartierò per l'inverno.
L'imperatore passò i mesi di marzo, aprile e maggio a Ostróda ed a
Finckenstein, dove ricevette gli ambasciatori di Turchia e di Persia.
Il 4 maggio, siglò il trattato di Finkenstein con la Persia.
Con la primavera, i russi presero
l'iniziativa di un'offensiva per sorprendere i francesi e togliere
l'assedio a Danzica, ma il 19 maggio la città si arrese dopo due
mesi d'assedio alle forze del generale Lefevbre, che per
quest'azione, verrà nominato duca di Danzica.
L'armata francese contrattaccò. Il 10
giugno, nella battaglia di Heilsberg, una carica impressionante di
cavalleria del generale Murat contrastò l'armata del generale
Bennigsen. I francesi proseguirono il 14 giugno, riportando una
vittoria decisiva nella battaglia di Friedland.
Ormai vinto, Alessandro I interruppe la
guerra coi francesi. Da parte sua, Napoleone, al culmine della sua
gloria, sperava di porre così fine alla resistenza del Regno Unito,
destinando la Russia ad associarsi al suo blocco continentale che
avrebbe condotto in rovina l'economia britannica.
Il 25 giugno 1807, i due sovrani si
incontrarono per la prima volta, sul fiume Nemunas. Due giorni più
tardi, l'imperatore e lo zar ricevettero entrambi il re di Prussia.
La pace di Tilsit venne siglata il 7 ed
il 9 luglio 1807. Napoleone fece ritorno a Parigi il 27 luglio. Fu
questa la fine della quarta coalizione.
Forte dei nuovi territori conquistati
alla Prussia, Napoleone fece rinascere l'antica Polonia col ducato di
Varsavia. Il figlio minore di Augusto III di Polonia, Federico
Augusto I di Sassonia, divenne duca di Varsavia. Il regno di
Vestfalia venne creato in favore di Girolamo Bonaparte che nel mese
di agosto di quello stesso anno sposò Caterina di Württemberg e sei
giorni più tardi, divenne re di Vestfalia.