mercoledì 22 settembre 2021

La tomba di Napoleone

Les Invalides: La Tomba di Napoleone @Parigi – CultureFor



Napoleone è sepolto a Les Invalides a Parigi.
Come quasi tutti sanno Bonaparte morì a Sant'Elena, più precisamente a Longwood località dove il governo inglese lo teneva praticamente prigioniero sotto le grinfie del subdolo carceriere e governatore dell'isola Hudson Lowe.
Era il 5 maggio 1821 e non furono rispettate le ultime volontà dell'Imperatore che desiderava essere sepolto a Parigi. Gli fu riservata a Sant'Elena una umile sepoltura ultimo oltraggio degli Inglesi a colui che li aveva tenuti in scacco per quasi 20 anni.
Solo nel 1840 Napoleone ritornò sul suolo patrio. Il re Luigi Filippo consentì che Napoleone riposasse a Parigi. Di seguito la testimonianza degli atti di quei giorni:
Napoleone avrà tomba, a seconda dell'ultimo suo voto, su le sponde della Senna."A Al re Luigi Filippo spetta il vanto d'aver restituito alla Francia le ceneri del Grandeche sì gloriosamente presiedè alle sue sorti. Il 12 maggio 1840 il Ministro degli Interni francese annunziò al Senato la decisione del Re.
Fu scelto il luogo dove raccogliere le spoglie di Napoleone con queste motivazioni:
Ei fu Imperatore e Re; fu il legittimo sovrano della Francia.
Esser dovria tumulato a San Dionigi: ma a Napoleone si debbe assai più che la sepoltura ordinaria dei Re: ei debbe comandar, regnare ancora là dove riposano i soldati della patria, là dove s'inspireranno pur sempre coloro cui Dio chiamerà a difenderla.
Su la sua tomba sarà deposta la sua spada.
« Innalzerà l'arte sotto alla cupola, nel mezzo del tempio consecrato dalla religione al Dio degli eserciti, un sepolcro, per quanto il possa umano ingegno, degno del nome che vi debb'essere scolpito sopra. Alla greca sublime semplicità, accoppii il monumento maestose forme, e quell'aspetto di solidità che sembra sfidare l'azione del tempo. A Napoleone si debbe monumento durevole al par della sua memoria.
« L'assegnamento che per noi si chiede alle Camere ha per oggetto la traslazione agli Invalidi, la funebre cerimonia, la costruzione della tomba.
Il 15 ottobre del 1840 le spoglie di Napoleone lasciarono per sempre Sant'Elena e il 15 dicembre si svolsero i solenni funerali cui parteciparono centinaia di migliaia di persone. Molti erano i suoi soldati, i reduci delle tante battaglie.
Dal 16 al 24 di dicembre la chiesa degli Invalidi rimase aperta al pubblico e si contarono più di duecentomila visite giornaliere.
Oggi la tomba di Napoleone non è uno dei luoghi più visitati di Parigi, anzi la stessa avrebbe bisogno di qualche restauro, I devoti dell'Imperatore ancora numerosi stanno raccogliendo fondi.


La tomba di Napoleone all'Hotel des Invalides a Parigi


L'Hotel des invalides davvero non di prima classe come l'Hyatt , definitivamente non holiday inn o Hilton






martedì 21 settembre 2021

Da giovane Napoleone odiava i Francesi e promise di vendicare il sopruso all'Italia privata della Corsica

Se Napoleone vedesse la Francia oggi, cosa penserebbe? - Quora




Napoleone era nato proprio quando la Francia aveva da poco acquistato dalla Repubblica di Genova la Corsica. I Francesi non erano nuovi in Corsica, i Genovesi, infatti più volte li avevano chiamati a sedare le rivolte e i tentativi di indipendenza dei Corsi che erano riusciti a scacciare i nemici e a dichiarare la propria sovranità e indipendenza. Pasquale Paoli detto U babbu era stato l'artefice della vittoria degli indipendentisti. Quando i Francesi ebbero da Genova l'isola arrivarono con forze preponderanti e sconfissero mPaoli. I Bonaparte molto vicini a Paoli non persero tempo ad allearsi con i Francesi. carlo, il padre di Napoleone era una persona frivola, vanesia, spendacciona, ma politicamente accorto. Subito capì che doveva allearsi con i Francesi. Strinse amicizia, quindi col governatore francese dell'isola il Conte Marbeuf che si dice nutrisse più di un'attenzione verso la madre di Napoleone la bella Letizia Ramolino (esiste anche una teoraia per la quale Napoleone fosse figlio di Marbeuf).
Proprio grazie a Marbeuf Carlo ottenne di far studiare i propri figli in Francia a spese delloo Stato una volta comprovata la propria origime nobiliare.
Napoleone a 9 anni si imbarcò prima alla volta di Autun in collegio per imapare il Francese e poi all'accademia di Brienne per essere avviato alla carriera militare.
Per Napoleone i Francesi erano gli invasori per cui nutriva un sincero odio verso di loro. Rancore che era acuito dal fatto che i rampolli nobili di Brienne lo prendevano in giro proprio per le sue origini, per lo strano nome che aveva ( lo soprannominarono Pailee au Nez) e per il suo francese buffo e stentato. Napoleone covava rabbia dentro di sè e avrebbe voluto sinceramente tornare in Corsica e vendicarsi. La cosa fu possibile quando Paoli allo scoppio della rivoluzione tornò in Corsica. Napoleone approfittando di diversi periodi di congedo rientrò nell'isola e si mise a disposizione di Paoli che però memore del tradimento paterno lo mise in disparte. Le cose precipitarono i Bonaparte furono considerato dei traditori e dovettero scappare in Francia in fretta e furia. da quel momento Napoleone abbandonò l'idee antifrancesi non pensò più alla Corsica nè vi fece più ritorno. Bonaparte divenne un francese a tutti gli effetti cambiò il suo cognome da Buonaparte a Bonaparte e in fondo rinnegò totalmente le sue origini italiane e corse.


lunedì 20 settembre 2021

Perché Napoleone fallì

Napoleone: 5 cose che ci ha lasciato in eredità | best5.it


Napoleone non credo abbia fallito, anzi la sua figura storica resta una delle più importanti in assoluto.
Se ripercorriamo la sua parabola ci accorgiamo della grandiosità del personaggio.
Tutti sanno delle origini di Napoleone che nasce lontano dai luoghi più importanti dell'Europa e più precisamente in Corsica dilaniata da una guerra di liberazione e di indipendenza. Napoleone, di chiare origini italiane, passa la sua infanzia in maniera abbastanza spensierata educato da una madre severissima e da un padre più preoccupato del proprio aspetto che della sua prole.
Quando la Corsica diventa francese perdendo la sua indipendenza che aveva conquistato con la lotta di Pasquale Paoli, Carlo Bonaparte, il genitore di Napoleone si dimostra abile politico perchè si lega al partito francese e in particolare al Conte di Marbeuf governatore dell'isola (da sottolineare che alcuni storici malignano su una relazione tra il Conte e la madre di Napoleone Letizia Ramolino. Esiste addirittura una versione secondo cui napoleone sia figlio di Marbeuf). Il padre di Napoleone riesce a dimostrare che la sua famiglia è di nobili origini e Napoleone insieme al fratello maggiore Giuseppe può andare in Francia a studiare a spese del Re di Francia. Napoleone parte va prima ad Autun a imparare il francese poi a Brienne alla scuola militare. Di seguito viene ammesso alla scuola di Parigi dove diventa ufficiale.
Già in questa prima fase si può ammirare la forza di questo giovane proiettato a soli 10 anni in una nazione per lui straniera senza conoscerne la lingua, che perde il padre quando ha 15 anni, che è bullizzato dai compagni e che comunque riesce ad emergere e a raggiungere i propri risultati.
Napoleone si reca in Corsica al seguito del redivivo Paoli seguendo il suo sogno patriottico poi si rende conto che il suo destino è un altro e torna in Francia con la sua famiglia.
Il seguito è un crescendo rossiniano. Generale a 24 anni, conquistatore dell'Italia in pochi mesi. Visionario a tal punto da intraprendere una spedizione in Egitto in cui oltre ai successi militari consegue scoperte scientifiche importanti come la stele di Rosetta che svela il segreto dei geroglifici.
Torna in Francia conquista il potere e da quel momento è il dominatore incontrastato dell'Europa che cade ai suoi piedi.
Non solo vittorie militari, ma anche grandi riforme interne, Codice Civile, riforma della macchina dello Stato, scuole, università, grandiose opere pubbliche e anche il Concordato con la Chiesa Cattolica.
Errori ne commise, primo fra tutti concedere regni e corone ai suoi parenti, ma lì fu proprio l'indole corsa a venir fuori. Un altro errore fu l'invasione della Spagna che non aveva senso nè da un punto di vista militare che politico. La campagna di Spagna si rivelò un fallimento perchè impegnò le migliori truppe in uno scenario di guerriglia a cui le truppe napoleoniche non erano abituate e aprì un fronte inutile.
Proprio l'impegno spagnolo diede allo Zar il pretesto di venir meno agli accordi di Tilsit e Napoleone si rese conto che solo soggiogando la Russia poteva continuare a governare.
La campagna di Russia che tutti sottolinenano come il più grande sbaglio di Napoleone a quel punto, invece era necessaria e Napoleone l'aveva anche pensata e preparata alla perfezione. Uno sconfinato esercito che doveva spaventare lo Zar e portarlo dopo poche settimane a un accordo più sbilanciato a favore dei Francesi.
Le cose andarono male perchè i Russi non diedero battaglia e Napoleone non ebbe il coraggio di ritirarsi subito. Il resto è storia, l'incendio di Mosca e la faticosa ritirata durante il terribile inverno russo con l'esercito decimato dal freddo e dalle malattie.
Da quel momento l'esercito napoleonico non era più in grado di fronteggiare tutte le potenze europee coalizzate e anche nel fronte interno una certa stanchezza cominciava a venir fuori.
La parabola di Napoleone si esauriva, ma non si può parlare di fallimento. In quel preciso periodo storico il sentimento e le ragioni della Rivoluzione francese erano appena penetrate nei territori di Europa, ma non erano attecchite ancora, per cui la forza restauratrice degli eserciti austriaci, prussiani e russi era preponderante.
Napoleone anche se non avesse intrapreso altre guerre sarebbe stato defenestrato, forse qualche anno più tardi, ma la sua discendenza non avrebbe mai governato in Europa.
No, Napoleone non solo non ha fallito, ma ha contribuito a completare la Rivoluzione trasformandola e rendendola attuabile. Dei tre principi base rivoluzionari fratellanza, uguaglianza e libertà egli sacrificò la libertà, ma tenne in alto gli altri due.
Oggi Napoleone è un personaggio controverso alcuni lo reputano l'Orco che ha divorato nelle sue fauci generazioni di giovani che persero la vita nelle sue guerre, altri sottolineano come le guerre erano inevitabili e come Napoleone riuscì a dare un volto moderno alla Francia, ma anche a gran parte dell'Europa.






domenica 19 settembre 2021

Il primo uomo ghigliottinato


Nicholas Pelletier, 25 aprile 1792.


Condannato per furto e omicidio, ebbe la sfortuna di essere condannato quando la ghigliottina fu approvata da poco e venne usato per testarne l'efficienza. Accorsero in molti per vedere la macchina decapitare il malfattore, ma alcuni non videro lo spettacolo perché fu tutto così dannatamente veloce.



sabato 18 settembre 2021

Cosa fu la Gloriosa Rivoluzione e quali sono state le sue cause


Nel febbraio 1685, il re d'Inghilterra, Scozia e Irlanda Carlo II morì. Mentre aveva almeno 12 figli, nessuno di loro era di sua moglie Caterina di Braganza ed erano invece tutti illegittimi. Ciò significava che non aveva un figlio legale, ma aveva un fratello.
C'era solo un problema: il fratello James era cattolico.

Giacomo II d'Inghilterra, Scozia e Irlanda

Dall'interruzione di Roma e della Riforma inglese un secolo prima, l'Inghilterra e la Scozia avevano subito una serie di attacchi di crescente isteria anti-cattolica; c'erano molti cattolici, in particolare in Irlanda, ma nessuno voleva che avessero un fiuto di potere se potevano evitarlo. Non avrebbero nemmeno avuto il voto o sarebbero stati in grado di candidarsi per il Parlamento fino al 1829.
Inizialmente erano disposti a trascurare il cattolicesimo di James, prima perché pensavano che l'alternativa potesse essere il secondo round delle guerre dei tre regni (parte della quale era stata la guerra civile inglese) e in secondo luogo perché James, come Charles, era relativamente vecchio e senza un figlio. Aveva una figlia, Mary, ma Mary era una protestante sposata con una protestante. Si presumeva che James sarebbe morto abbastanza rapidamente e Mary avrebbe riportato il protestantesimo alla corona.

La figlia di James, Mary, in seguito Queen Mary II

Questa speranza fu infranta quando James, dopo aver tentato e non aver avuto un figlio per anni, alla fine lo fece nel 1688. Suo figlio, James Francis Edward, immediatamente soppiantò Maria come erede al trono e la prospettiva di un altro re cattolico dopo che questo ebbe andato via è cresciuto.
James quindi tentò di abrogare la legislazione anti-cattolica chiamata Test Act, che negava l'impiego pubblico a chiunque non fosse un protestante, passò durante il regno di Charles (Charles aveva favorito la tolleranza ma aveva aderito) e sospese entrambi gli inglesi e parlamenti scozzesi quando hanno rifiutato. Ciò ha ricordato a molte persone il regno di suo padre Carlo I, che aveva anche tentato di regnare senza il Parlamento. Non è andato bene e ha portato alle summenzionate Guerre dei Tre Regni.
Il tentativo di James di governare senza il Parlamento non andò molto meglio e quando si sentì che stava attaccando apertamente le Chiese di Inghilterra e Scozia, il suo sostegno prese un colpo di grazia, insieme alla sua autorità quando quei tentativi vennero visti fallire.
Nel frattempo, nella Repubblica olandese, lo Stadtholder, William of Orange, era preoccupato. Sapeva che il re di Francia, Luigi XIV (il famoso re Sole) aveva ambizioni territoriali nella regione, e sapeva anche che sia Carlo che Giacomo erano filo-francesi. I francesi avevano già provato a conquistarli una volta e potevano benissimo farlo di nuovo. Era preoccupato che l'Inghilterra potesse provare ad aiutare i francesi in questa impresa, come in effetti avevano l'ultima volta. James assicurò a William che sarebbe rimasto neutrale in caso di un attacco francese (William era dopo tutto il protestante sposato con la figlia di James, Mary), ma William non gli credette, e più James protestò e più William pensava che stesse effettivamente tramando con la Francia.

Guglielmo d'Orange, Stadtholder dei Paesi Bassi e re d'Inghilterra, Scozia e Irlanda

William vide le politiche interne che James stava perseguendo in Inghilterra e non gli piacque un po '; Era anche meno che divertito quando James ha inviato una lettera a Mary per esortarla a convertirsi al cattolicesimo. Alla fine, nel 1688, i francesi iniziarono a tassare le importazioni di aringhe olandesi e spostare le risorse navali dal Mediterraneo al Mare del Nord, che fu visto nei Paesi Bassi come un tentativo di mettere gli inglesi dalla parte di un attacco contro di loro. Gli olandesi decisero che la flotta inglese dovesse essere neutralizzata, o idealmente combattere con loro piuttosto che contro di loro. Cominciarono a costruire navi e reclutare uomini per una flotta di invasione.
Ora c'erano due gruppi che stavano attivamente pianificando il rovesciamento di James; uno in Inghilterra e uno guidato da William nei Paesi Bassi. William era determinato a invadere solo dopo aver avuto un ampio sostegno in Inghilterra, e alla fine lo ottenne.
La flotta olandese è partita per l'Inghilterra il 26 ottobre, molto tardi l'anno. Nonostante fosse stata inizialmente respinta e dispersa da una tempesta, la flotta olandese riuscì a riorganizzarsi ed entrò nella Manica. Hanno fatto sbarco a Torbay il 15 novembre.
William aveva portato 15.000 uomini tra cui la cavalleria, la maggior parte dei quali erano mercenari stranieri, inclusi ma non limitati a inglesi e scozzesi. Nel frattempo, James aveva 30.000 uomini ma molte delle sue truppe erano inesperte, mal rifornite e di lealtà discutibile. Per aggiungere ai suoi problemi, molte persone hanno iniziato a cambiare parte per unirsi a William. I francesi si sono persino offerti di inviare una forza propria per aiutarlo, ma James ha rifiutato perché pensava che sarebbe andato male.
La rivoluzione è stata spesso definita senza sangue, ma non è del tutto vero. C'erano sacche di resistenza realista a William, ma erano piccole e causarono solo lievi vittime. Quando William iniziò a marciare, le città lungo la strada gli aprivano le porte e le popolazioni di tutto il paese rendevano i loro sentimenti verso James abbastanza chiari attraverso la violenza, la posizione del re divenne insostenibile. Fuggì da Londra all'inizio di dicembre, gettando il sigillo nel Tamigi mentre andava. Fu comunque catturato, tornò a Londra ma se ne andò di nuovo il 23. A quel punto, anche la marina si era unita a William. Fu chiamato un parlamento e alla fine decise di far co-monarchi William e Mary, diventando re William III e Queen Mary II. In cambio, i nuovi monarchi cedettero alcuni dei poteri della monarchia al Parlamento.
Non è stata la fine però. James fece un altro tentativo di riconquistare il suo trono attraverso la Francia, che lo aiutò a invadere l'Irlanda. Questo fallì quando William lo sconfisse nella Battaglia del Boyne. Successivamente suo figlio, noto alla storia come il vecchio pretendente, assunse la causa giacobita e diverse rivolte in Scozia furono istigate con l'intento di riportare sul trono lui e i membri della sua dinastia.
Questi erano però tutt'altro che un semplice inglese contro i conflitti scozzesi, poiché talvolta sono caratterizzati oggi; c'erano inglesi giacobiti e guglieliti scozzesi. Un effetto immediato in Scozia fu il massacro di Glencoe, quando un clan scozzese non fu abbastanza veloce da giurare fedeltà a William per i suoi gusti, così ordinò ai soldati di fare loro una visita "amichevole" che divenne un bagno di sangue.


venerdì 17 settembre 2021

I lealisti americani


"Quando la loro causa fu sconfitta, circa il 15 per cento dei lealisti (65.000-70.000 persone) fuggirono in altre parti dell'Impero britannico, nella stessa Gran Bretagna, o nel Nord America britannico (ora Canada). I lealisti del sud si trasferirono soprattutto in Florida, che era rimasta fedele alla Corona, e ai possedimenti caraibici britannici. I lealisti del nord emigrarono in gran parte in Ontario, Quebec, New Brunswick e Nuova Scozia. Si chiamavano lealisti dell'Impero Unito. La maggior parte furono compensati con terre canadesi o con denaro britannico distribuito attraverso procedure formali di reclamo. I lealisti che hanno lasciato gli Stati Uniti hanno ricevuto oltre 3 milioni di sterline o circa il 37% delle loro perdite dal governo britannico. I lealisti che rimanevano negli Stati Uniti erano generalmente in grado di conservare le loro proprietà e diventare cittadini americani".
"Gli storici hanno stimato che tra il 15 e il 20% dei 2.000.000 di bianchi nelle colonie nel 1775 erano lealisti (300.000-400.000)".



giovedì 16 settembre 2021

Perché la Francia non è stata completamente smembrata alla fine delle guerre napoleoniche?


Perché aveva come ministro un tal Talleyrand, camaleontico personaggio che attraversò indenne Rivoluzione Francese, Napoleone e Restaurazione.
Il suo capolavoro politico lo compì proprio al Congresso di Vienna, quando dopo la caduta di Napoleone tutti volevano un pezzetto di Francia.
Lui non so come riuscì a convincere tutti che invece era meglio ridare la Francia al Re Luigi XVIII e mantenerla unita.
Un politico eccezionale, un Andreotti al cubo.