lunedì 20 settembre 2021

Perché Napoleone fallì

Napoleone: 5 cose che ci ha lasciato in eredità | best5.it


Napoleone non credo abbia fallito, anzi la sua figura storica resta una delle più importanti in assoluto.
Se ripercorriamo la sua parabola ci accorgiamo della grandiosità del personaggio.
Tutti sanno delle origini di Napoleone che nasce lontano dai luoghi più importanti dell'Europa e più precisamente in Corsica dilaniata da una guerra di liberazione e di indipendenza. Napoleone, di chiare origini italiane, passa la sua infanzia in maniera abbastanza spensierata educato da una madre severissima e da un padre più preoccupato del proprio aspetto che della sua prole.
Quando la Corsica diventa francese perdendo la sua indipendenza che aveva conquistato con la lotta di Pasquale Paoli, Carlo Bonaparte, il genitore di Napoleone si dimostra abile politico perchè si lega al partito francese e in particolare al Conte di Marbeuf governatore dell'isola (da sottolineare che alcuni storici malignano su una relazione tra il Conte e la madre di Napoleone Letizia Ramolino. Esiste addirittura una versione secondo cui napoleone sia figlio di Marbeuf). Il padre di Napoleone riesce a dimostrare che la sua famiglia è di nobili origini e Napoleone insieme al fratello maggiore Giuseppe può andare in Francia a studiare a spese del Re di Francia. Napoleone parte va prima ad Autun a imparare il francese poi a Brienne alla scuola militare. Di seguito viene ammesso alla scuola di Parigi dove diventa ufficiale.
Già in questa prima fase si può ammirare la forza di questo giovane proiettato a soli 10 anni in una nazione per lui straniera senza conoscerne la lingua, che perde il padre quando ha 15 anni, che è bullizzato dai compagni e che comunque riesce ad emergere e a raggiungere i propri risultati.
Napoleone si reca in Corsica al seguito del redivivo Paoli seguendo il suo sogno patriottico poi si rende conto che il suo destino è un altro e torna in Francia con la sua famiglia.
Il seguito è un crescendo rossiniano. Generale a 24 anni, conquistatore dell'Italia in pochi mesi. Visionario a tal punto da intraprendere una spedizione in Egitto in cui oltre ai successi militari consegue scoperte scientifiche importanti come la stele di Rosetta che svela il segreto dei geroglifici.
Torna in Francia conquista il potere e da quel momento è il dominatore incontrastato dell'Europa che cade ai suoi piedi.
Non solo vittorie militari, ma anche grandi riforme interne, Codice Civile, riforma della macchina dello Stato, scuole, università, grandiose opere pubbliche e anche il Concordato con la Chiesa Cattolica.
Errori ne commise, primo fra tutti concedere regni e corone ai suoi parenti, ma lì fu proprio l'indole corsa a venir fuori. Un altro errore fu l'invasione della Spagna che non aveva senso nè da un punto di vista militare che politico. La campagna di Spagna si rivelò un fallimento perchè impegnò le migliori truppe in uno scenario di guerriglia a cui le truppe napoleoniche non erano abituate e aprì un fronte inutile.
Proprio l'impegno spagnolo diede allo Zar il pretesto di venir meno agli accordi di Tilsit e Napoleone si rese conto che solo soggiogando la Russia poteva continuare a governare.
La campagna di Russia che tutti sottolinenano come il più grande sbaglio di Napoleone a quel punto, invece era necessaria e Napoleone l'aveva anche pensata e preparata alla perfezione. Uno sconfinato esercito che doveva spaventare lo Zar e portarlo dopo poche settimane a un accordo più sbilanciato a favore dei Francesi.
Le cose andarono male perchè i Russi non diedero battaglia e Napoleone non ebbe il coraggio di ritirarsi subito. Il resto è storia, l'incendio di Mosca e la faticosa ritirata durante il terribile inverno russo con l'esercito decimato dal freddo e dalle malattie.
Da quel momento l'esercito napoleonico non era più in grado di fronteggiare tutte le potenze europee coalizzate e anche nel fronte interno una certa stanchezza cominciava a venir fuori.
La parabola di Napoleone si esauriva, ma non si può parlare di fallimento. In quel preciso periodo storico il sentimento e le ragioni della Rivoluzione francese erano appena penetrate nei territori di Europa, ma non erano attecchite ancora, per cui la forza restauratrice degli eserciti austriaci, prussiani e russi era preponderante.
Napoleone anche se non avesse intrapreso altre guerre sarebbe stato defenestrato, forse qualche anno più tardi, ma la sua discendenza non avrebbe mai governato in Europa.
No, Napoleone non solo non ha fallito, ma ha contribuito a completare la Rivoluzione trasformandola e rendendola attuabile. Dei tre principi base rivoluzionari fratellanza, uguaglianza e libertà egli sacrificò la libertà, ma tenne in alto gli altri due.
Oggi Napoleone è un personaggio controverso alcuni lo reputano l'Orco che ha divorato nelle sue fauci generazioni di giovani che persero la vita nelle sue guerre, altri sottolineano come le guerre erano inevitabili e come Napoleone riuscì a dare un volto moderno alla Francia, ma anche a gran parte dell'Europa.






Nessun commento:

Posta un commento