Napoleone non credo abbia fallito, anzi
la sua figura storica resta una delle più importanti in assoluto.
Se ripercorriamo la sua parabola ci
accorgiamo della grandiosità del personaggio.
Tutti sanno delle origini di
Napoleone
che nasce lontano dai luoghi più
importanti dell'Europa e più precisamente in Corsica dilaniata da
una guerra di liberazione e di indipendenza. Napoleone, di chiare
origini italiane, passa la sua infanzia in maniera abbastanza
spensierata educato da una madre severissima e da un padre più
preoccupato del proprio aspetto che della sua prole.
Quando la Corsica diventa francese
perdendo la sua indipendenza che aveva conquistato con la lotta di
Pasquale Paoli, Carlo Bonaparte, il genitore di Napoleone si dimostra
abile politico perchè si lega al partito francese e in particolare
al Conte di Marbeuf governatore dell'isola
(da sottolineare che alcuni
storici malignano su una relazione tra il Conte e la madre di
Napoleone Letizia Ramolino. Esiste addirittura una versione secondo
cui napoleone sia figlio di Marbeuf). Il padre di Napoleone riesce a
dimostrare che la sua famiglia è di nobili origini e Napoleone
insieme al fratello maggiore Giuseppe può andare in Francia a
studiare a spese del Re di Francia. Napoleone parte va prima ad Autun
a imparare il francese poi a Brienne alla scuola militare. Di seguito
viene ammesso alla scuola di Parigi dove diventa ufficiale.
Già in questa prima fase si può
ammirare la forza di questo giovane proiettato a soli 10 anni in una
nazione per lui straniera senza conoscerne la lingua, che perde il
padre quando ha 15 anni, che è bullizzato dai compagni e che
comunque riesce ad emergere e a raggiungere i propri risultati.
Napoleone si reca in Corsica al seguito
del redivivo Paoli seguendo il suo sogno patriottico poi si rende
conto che il suo destino è un altro e torna in Francia con la sua
famiglia.
Il seguito è un crescendo rossiniano.
Generale a 24 anni, conquistatore dell'Italia in pochi mesi.
Visionario a tal punto da intraprendere una spedizione in Egitto in
cui oltre ai successi militari consegue scoperte scientifiche
importanti come la stele di Rosetta che svela il segreto dei
geroglifici.
Torna in Francia conquista il potere e
da quel momento è il dominatore incontrastato dell'Europa che cade
ai suoi piedi.
Non solo vittorie militari, ma anche
grandi riforme interne, Codice Civile, riforma della macchina dello
Stato, scuole, università, grandiose opere pubbliche
e anche il Concordato con la
Chiesa Cattolica.
Errori ne commise, primo fra tutti
concedere regni e corone ai suoi parenti, ma lì fu proprio l'indole
corsa a venir fuori. Un altro errore fu l'invasione della Spagna che
non aveva senso nè da un punto di vista militare che politico. La
campagna di Spagna si rivelò un fallimento perchè impegnò le
migliori truppe in uno scenario di guerriglia a cui le truppe
napoleoniche non erano abituate e aprì un fronte inutile.
Proprio l'impegno spagnolo diede allo
Zar il pretesto di venir meno agli accordi di Tilsit e Napoleone si
rese conto che solo soggiogando la Russia poteva continuare a
governare.
La campagna di Russia che tutti
sottolinenano come il più grande sbaglio di Napoleone a quel punto,
invece era necessaria e Napoleone l'aveva anche pensata e preparata
alla perfezione. Uno sconfinato esercito che doveva spaventare lo Zar
e portarlo dopo poche settimane a un accordo più sbilanciato a
favore dei Francesi.
Le cose andarono male perchè i Russi
non diedero battaglia e Napoleone non ebbe il coraggio di ritirarsi
subito. Il resto è storia, l'incendio di Mosca e la faticosa
ritirata durante il terribile inverno russo con l'esercito decimato
dal freddo e dalle malattie.
Da quel momento l'esercito napoleonico
non era più in grado di fronteggiare tutte le potenze europee
coalizzate e anche nel fronte interno una certa stanchezza cominciava
a venir fuori.
La parabola di Napoleone si esauriva,
ma non si può parlare di fallimento. In quel preciso periodo storico
il sentimento e le ragioni della Rivoluzione francese erano appena
penetrate nei territori di Europa, ma non erano attecchite ancora,
per cui la forza restauratrice degli eserciti austriaci, prussiani e
russi era preponderante.
Napoleone anche se non avesse
intrapreso altre guerre sarebbe stato defenestrato, forse qualche
anno più tardi, ma la sua discendenza non avrebbe mai governato in
Europa.
No, Napoleone non solo non ha fallito,
ma ha contribuito a completare la Rivoluzione trasformandola e
rendendola attuabile. Dei tre principi base rivoluzionari
fratellanza, uguaglianza e libertà egli sacrificò la libertà, ma
tenne in alto gli altri due.
Oggi Napoleone è un personaggio
controverso alcuni lo reputano l'Orco che ha divorato nelle sue fauci
generazioni di giovani che persero la vita nelle sue guerre, altri
sottolineano come le guerre erano inevitabili e come Napoleone riuscì
a dare un volto moderno alla Francia, ma anche a gran parte
dell'Europa.
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