domenica 5 settembre 2021

Napoleone perse a Waterloo per propri demeriti o perchè Wellington fu semplicemente più astuto quel giorno?


Napoleone perse a Waterloo per una serie di circostanze sfavorevoli e per la scelta sciagurata di Ney, Soult e Grouchy come comandanti.


La campagna di Belgio era stata progettata in maniera impeccabile da Napoleone. L'idea di dividere l'esercito Prussiano da quello Inglese per affrontarli separatamente era quella giusta.
Le cose, però non andarono bene per degli incredibili errori commessi sul campo di battaglia.
Napoleone ebbe la colpa di non essere pronto nelle sue decisioni, di non riuscire a far trasmettere con prontezza i propri ordini. Vero è che la mancanza di Berthier come capo di Stato maggiore si fece sentire.
Incredibile poi la serie di errori precedenti la giornata di Waterloo. A Ligny Napoleone era impegnato contro i Prussiani e Ney a Quatre Bras contro gli Inglesi.
L'Imperatore diede l'ordine di ricevere i rinforzi dei 20000 uomini del generale Drouet d'Erlon. In precedenza, però l'ordine era quello di aiutare Ney in difficoltà a Quatre Bras.
D'Erlon ricevuto l'ordine da Napoleone si sta per spostare verso Ligny e questa circostanza avrebbe sbaragliato definitivamente i Prussiani. Prima dello spostamento, D'Erlon comunica a Ney il contrordine. Ney ignaro del fatto richiama D'Erlon verso Quatre Bras.

Errore o insubordinazione?
Gli storici sono indecisi del perché di questa decisione di Ney. Fu una sua iniziativa personale di insubordinazione verso Napoleone o solo un errore di interpretazione degli ordini?
Fatto sta che D'Erlon arrivò a Quatre Bras a battaglia finita. 20000 uomini decisivi si spostarono tra i due campi di battaglia senza sparare un colpo. Uomini che avrebbero deciso prima del giorno di Waterloo l'esito della campagna del Belgio.
Il 18 giugno a Waterloo Napoleone si mostra indeciso, tarda ad attaccare aspettando che il terreno intriso di pioggia si asciughi.
Ancora una volta Ney commette una serie di errori continuando ad attaccare con la cavalleria gli ordinati quadrati inglesi.
"E' una manovra prematura che può avere conseguenze fatali. Ney si ta comportando come a Jena". Queste le parole preoccupate di Napoleone alla vista dello scriteriato comportamento del prode fra i prodi.
Un'altra causa della disfatta fu lo sbanfamento delle trupe francesi all'arrivo dei Prussiani di Ziethen. Senza il panico che prese le truppe che si ritirarono in maniera scomposta la battaglia si sarebbe potuta concludere senza vncitori, nè vinti.
L'ultimo e più grande errore fu quello commesso da Grouchy.
Il generale si tenne a troppa distanza dai Prussiani di Blucher che correttamente stavano cercando di ricongiugersi con gli Inglesi.


Grouchy venne meno alla prima regola di un generale che è quella di recarsi là dove si sente il rombo del cannone.
Grouchy se fosse arrivato in tempo avrebbe consentito a Napoleone di sbaragliare Wellington.


Per tornare al comandante inglese, a Waterloo non ebbe alcun merito che quello di resistere con ordine e con il valore dei suoi uomini agli attacchi dei Francesi. Nessuna tattica particolare, nessuna strategia. Wellington riuscì così a rimediare alla propria dabbenaggine, da lui stesso ammessa che aveva consentito a Napoleone di incunearsi fra i due eserciti.


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