Napoleone
perse a Waterloo
per una serie di circostanze sfavorevoli e per la scelta sciagurata
di
Ney, Soult e Grouchy
come comandanti.
La campagna di Belgio era stata
progettata in maniera impeccabile da Napoleone. L'idea di dividere
l'esercito Prussiano da quello Inglese per affrontarli separatamente
era quella giusta.
Le cose, però non andarono bene per
degli incredibili errori commessi sul campo di battaglia.
Napoleone ebbe la colpa di non essere
pronto nelle sue decisioni, di non riuscire a far trasmettere con
prontezza i propri ordini. Vero è che la mancanza di Berthier come
capo di Stato maggiore si fece sentire.
Incredibile poi la serie di errori
precedenti la giornata di Waterloo. A Ligny Napoleone era impegnato
contro i Prussiani e Ney a Quatre Bras contro gli Inglesi.
L'Imperatore diede l'ordine di ricevere
i rinforzi dei 20000 uomini del generale Drouet d'Erlon. In
precedenza, però l'ordine era quello di aiutare Ney in difficoltà a
Quatre Bras.
D'Erlon ricevuto l'ordine da Napoleone
si sta per spostare verso Ligny e questa circostanza avrebbe
sbaragliato definitivamente i Prussiani. Prima dello spostamento,
D'Erlon comunica a Ney il contrordine. Ney ignaro del fatto richiama
D'Erlon verso Quatre Bras.
Errore o insubordinazione?
Gli storici sono indecisi del perché
di questa decisione di Ney. Fu una sua iniziativa personale di
insubordinazione verso Napoleone o solo un errore di interpretazione
degli ordini?
Fatto sta che D'Erlon arrivò a Quatre
Bras a battaglia finita. 20000 uomini decisivi si spostarono tra i
due campi di battaglia senza sparare un colpo. Uomini che avrebbero
deciso prima del giorno di Waterloo l'esito della campagna del
Belgio.
Il 18 giugno a Waterloo Napoleone si
mostra indeciso, tarda ad attaccare aspettando che il terreno intriso
di pioggia si asciughi.
Ancora una volta Ney commette una serie
di errori continuando ad attaccare con la cavalleria gli ordinati
quadrati inglesi.
"E' una manovra prematura che
può avere conseguenze fatali. Ney si ta comportando come a Jena".
Queste le parole preoccupate di
Napoleone alla vista dello scriteriato comportamento del prode fra i
prodi.
Un'altra causa della disfatta fu lo
sbanfamento delle trupe francesi all'arrivo dei Prussiani di Ziethen.
Senza il panico che prese le truppe che si ritirarono in maniera
scomposta la battaglia si sarebbe potuta concludere senza vncitori,
nè vinti.
L'ultimo e più grande errore fu quello
commesso da Grouchy.
Il generale si tenne a troppa distanza
dai Prussiani di Blucher che correttamente stavano cercando di
ricongiugersi con gli Inglesi.
Grouchy venne meno alla prima regola di
un generale che è quella di recarsi là dove si sente il rombo del
cannone.
Grouchy se fosse arrivato in tempo
avrebbe consentito a Napoleone di
sbaragliare Wellington.
Per tornare al comandante inglese, a
Waterloo non ebbe alcun merito che quello di resistere con ordine e
con il valore dei suoi uomini agli attacchi dei Francesi. Nessuna
tattica particolare, nessuna strategia. Wellington riuscì così a
rimediare alla propria dabbenaggine, da lui stesso ammessa che aveva
consentito a Napoleone di incunearsi fra i due eserciti.
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