martedì 8 febbraio 2022

Qual è la storia del frate che illuminò Napoli?

Nel 1750 Napoli aveva 324.000 abitanti ed è la terza città più popolata d'Europa dopo Londra e Parigi. A differenza di Londra e Parigi, tuttavia, era quasi completamente priva di illuminazione pubblica. Questa mancanza favoriva la criminalità, che di notte poteva sfruttare i vicoli bui per compiere rapine e crimini di ogni genere.

Il primo tentativo di risolvere il problema risale al 1770, quando il re Ferdinando IV ordinò che negli edifici pubblici e nei palazzi degli aristocratici si dovessero tenere sempre accese delle luci ad olio. Il cambiamento però non piacque ai malviventi, che iniziarono a distruggere le luci vanificando gli sforzi del sovrano.

La città sembrava quindi destinata a rimanere al buio, ma un carismatico frate napoletano, noto a tutti come padre Rocco, escogitò una soluzione geniale: dopo aver ottenuto l'approvazione del Re, fece costruire nelle vie cittadine centinaia di edicole sacre con crocefissi e immagini della Madonna da tenere rigorosamente illuminate.

La sua strategia ebbe enorme successo perché faceva leva sulla religiosità dei napoletani, che vennero invitati a prendersi cura delle edicole e fecero a gara per tenere illuminate le immagini sacre.

Così padre Rocco riuscì a rendere le notti napoletane più sicure e luminose.


Nessun commento:

Posta un commento