lunedì 14 febbraio 2022

C'è mai stata una schiava educata come una nobile?

 

“Quadro del 1779 ad opera del pittore scozzese David Martin che ritrae Dido con sua cugina”.

Dido Elizabeth Belle nacque nelle Indie Occidentali britanniche nel 1761, figlia di Sir John Lindsay, ufficiale della marina britannica, e di una schiava africana. Il nome Dido, in italiano Didone, le venne dato in omaggio alla regina cartaginese di etnia mista.

Dopo la morte della madre, Dido venne portata in Inghilterra dal padre, che la affidò alle cure degli zii, i conti di Mansfield, perché crescessero la bambina come una nobildonna, scelta inusuale per l’epoca, dal momento che solitamente i bambini nati da unioni miste venivano di solito lasciati in una condizione di inferiorità sociale ed economica.

Dido invece crebbe proprio a Kenwood House insieme alla cugina Elizabeth Murray e ricevette un’ottima educazione, tanto che assisteva spesso lo zio a gestire la corrispondenza e occupandosi della copiatura di documenti. Lord Mansfield e sua moglie crebbero le due ragazze amorevolmente come proprie figlie.

Dido,si trovava in una posizione decisamente ambigua: ella infatti era una schiava di proprietà di Lord Mansfield anche se venne sempre trattata come una persona di famiglia, almeno nella privacy della stretta cerchia dei suoi partenti. Quando erano presenti ospiti Dido non aveva il rango per cenare a tavola con tutti gli invitati ma si univa agli ospiti solo dopo cena, guadagnandosi la stima degli altri con la sua intelligenza e gentilezza.

Lord Mansfield morì nel 1783 e nel suo testamento liberò Dido, lasciandole una cospicua eredità: si sposò con John Davinier dal quale ebbe tre figli, e morì nel 1804.

Dalla vicenda di Dido è stato tratto il film “La Ragazza del dipinto”.



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