lunedì 7 febbraio 2022

Cosa sarebbe successo se il 26 ottobre del 1860 a Teano Garibaldi avesse rifiutato di cedere il regno delle due Sicilie a Vittorio Emanuele II e anzi, avesse creato la "Repubblica delle sue Sicilie" divenendone il Presidente?


E se quell'incontro non fosse mai accaduto?

Semmai dittatore: Garibaldi era più tipo da dittatura che da elezioni e plebisciti. Cosa sarebbe successo? Beh, il Sud sarebbe diventato un covo di mazziniani e Garibaldi avrebbe puntato direttamente su Roma: o Roma o morte! Questo avrebbe scatenato l'ira delle grandi potenze provocando due conseguenze:

    * In primis l'ira di Cavour e l'intervento dell'esercito piemontese. Cavour non poteva rischiare di compromettere i rapporti con la Francia, vitali per la sopravvivenza del Piemonte. Quindi sarebbe scoppiata una guerra civile.

* In secundis l'intervento della Francia con annessa ''telefonata'' da Parigi: guardate che se quelli lì arrivano a Roma, interveniamo noi! La Francia, dal 1849, aveva stretto un accordo con lo Stato Pontificio e Napoleone III si considerava l'ultimo difensore della Chiesa.

Quindi Garibaldi non avrebbe avuto scampo: magari sarebbe riuscito a resistere ai piemontesi ma non avrebbe avuto alcuna possibilità con i francesi che l'avevano già costretto alla fuga nel '49 con la caduta della Repubblica Romana.


Nessun commento:

Posta un commento