giovedì 14 luglio 2022
Il fatto più discutibile nella storia
mercoledì 13 luglio 2022
Francia e Germania furono entrambi Paesi sconfitti. Perché Napoleone è così famoso in Francia, mentre la reputazione di Hitler è così pessima?
martedì 12 luglio 2022
Cos'è una nave della linea
lunedì 11 luglio 2022
Alcuni eventi storici italiani curiosi e poco conosciuti
Giulia Tofana, fu una Serial Killer italiana del XVII secolo che, con i suoi veleni, aiutò oltre 600 donne ad uccidere i loro mariti da cui non potevano divorziare.
A mali estremi, estremi rimedi, no?
Bene, Giulia Tofana era era la regina dei rimedi estremi. Una vera professionista nel campo dei veleni. Ad inventare la sua "pozione" magica in realtà fu sua mamma, Tofana D'Adamo che rese popolare la sua "acqua Tofana" nella città di Palermo.
Dopo la sua esecuzione, avvenuta nel 1633, sua figlia Giulia si limitò ad allargare il mercato, vendendo il veleno al di fuori di Palermo, quindi a Napoli e a Roma.
La pozione era incredibilmente perfetta per l'uso che ne veniva fatto. Era altamente tossica, ed erano sufficienti poche gocce per procurare al malcapitato una morte priva di sintomi dopo diversi giorni, facendo sì che l'assassinio non venisse scoperto.
Giulia non vendeva questa sua "acqua Tofana" per diletto, ma perché voleva dare una mano alle povere donne intrappolate in matrimoni combinati, matrimoni forzati o violenti. Il divorzio non esisteva ancora, e l'unica scappatoia era la morte (del marito).
Il suo lavoro andò avanti per diversi anni, finché non si presentò alla sua porta la contessa di Ceri. Acquistò una boccetta di veleno per liberarsi del marito, ma utilizzò tutto il liquido, smuovendo i sospetti dei parenti del defunto, che morì di una morte lenta e atroce.
Le indagini condussero a Giulia Tofana, la quale venne imprigionata e torturata, ammettendo di aver venduto, soprattutto a Roma, durante il periodo della peste (cosa che rendeva ancora più difficile identificare gli avvelenamenti), boccette sufficienti ad uccidere 600 persone.
Il 5 luglio 1659 fu condannata e giustiziata a Roma, in Campo de' Fiori, insieme alla figlia o sorella Girolama Spera e ad altre 3 donne colpevoli di aver avvelenato i propri mariti.
Aggiungo la guerra di successione di Mantova e del Monferrato (1628–1631), poco conosciuta se non fosse per il Manzoni, che coinvolse l'Italia nella Guerra dei 30 anni.
Alla morte di Vincenzo II Gonzaga, si aprì una crisi dinastica che vide 2 candidati a reclamarne la successione, supportati dalle grandi potenze per interessi politici e strategici.
Il candidato francese Carlo di Gonzaga-Nevers, sostenuto da Luigi XIII e dal Cardinale Richelieu, avrebbe dovuto ereditare il Ducato di Mantova e del Monferrato.
Però l'Imperatore Ferdinando II d'Asburgo (che aveva molta voce in capitolo essendo formalmente Mantova un feudo imperiale) rifiutò la sua successione al trono appoggiando le rivendicazioni di Ferrante II Gonzaga, già Duca di Guastalla, ovviamente sostenuto dalla Spagna e dall'Impero.
Però, come sempre, non c'è due senza tre: infatti, il Duca Carlo Emanuele I di Savoia era interessato anche a lui ad impadronirsi di quelle terre avanzando pretese dinastiche (essendo imparentato con i Gonzaga di Mantova) e salendo sul carro del vincitore (i Savoia, si sa, non finivano mai una guerra come l'avevano iniziata).
Si crearono così 2 schieramenti: il fronte francese con Francia, Repubblica di Venezia e Stato Pontificio ed il fronte asburgico/imperiale con Spagna, Impero e… udite udite il Ducato di Savoia!!!
Alla fine della fiera, il conflitto si concluse con la vittoria francese di fatto: l'Imperatore dovette riconoscere la legittimità della successione di Carlo di Gonzaga-Nevers, nuovo Duca di Mantova, mentre i Savoia ci guadagnarono qualche modifica territoriale a loro vantaggio.
domenica 10 luglio 2022
Perché gli inglesi hanno perso così male nella battaglia di New Orleans durante la guerra del 1812?
C'erano diverse ragioni. La prima e più importante era l'eccessiva fiducia. Credevano che l'esercito americano fosse composto di pezze e che sarebbe fuggito non appena fosse iniziata la battaglia.
In secondo luogo, c'era la questione dell'intelligence. Jean Lafitte fornì a Jackson preziose informazioni che furono usate contro gli inglesi.
Terzo, c'era la questione del generale Jackson. Egli ideò un piano di battaglia impeccabile che sfruttava la geografia del Mississippi e non chiedeva ai suoi uomini di fare più di quanto fossero capaci.
sabato 9 luglio 2022
Un evento pubblico che si è trasformato in una tragedia
1389 persone morirono durante il banchetto per l'incoronazione dell'imperatore russo Nicola II il 30 maggio 1896. Il buffet prevedeva la distribuzione a ciascun cittadino di un panino, un pezzo di salsiccia, salatini, pan di zenzero e una tazza commemorativa.
Durante i festeggiamenti si sparse la voce che non ci sarebbero stati abbastanza salatini per tutti e che le tazze contenessero al loro interno una moneta d'oro: la folla di 500.000 persone cominciò a correre e l'assembramento causò morti e feriti.
venerdì 8 luglio 2022
Quali sono alcuni eventi della storia francese curiosi e poco conosciuti?
Nel 1719, la Francia propose ai suoi detenuti di uscire di prigione ma solo se avessero accettato di sposare una prostituta e partire insieme per la Louisiana.
Nel tardo XVII secolo degli esploratori francesi, giunsero in America per motivi di carattere economico ma anche, stabilirono dei punti d'appoggio sul Golfo religioso del Messico e sul fiume Mississippi. L'esploratore francese René Robert Cavelier de La Salle chiamò la regione Louisiana in onore del re di Francia Luigi XIV nel 1682.
La speranza dei coloni che si trasferivano li era quella di trovare una terra ricca di oro e argento, ma non era tutto così semplice. Non mancavano inoltre le pressioni degli inglesi che possedevano territori non molto distanti e che puntavano all'espansione.
Nel frattempo, in Francia, le persone stavano lottando per provvedere alle loro famiglie, la criminalità era ai massimi storici e il conteggio dei prigionieri aumentava ogni giorno. Il governo doveva fare qualcosa per superare questo crollo economico e placare la sua popolazione inquieta.
Le cose cambiarono quando arrivò John Law, un economista e finanziere scozzese che propose un'idea a due poco geniale. L'attrazione di trasferirsi nella nuova terra per molti francesi era ormai scomparsa, ma c'era ancora un bisogno urgente di una forza lavoro per espandere la colonia. Riponendo più fiducia in lui, il Duca d'Orleans approvò la sua idea nel 1719.
I prigionieri che affollavano le prigioni potevano riavere la libertà, ma solo a patto di sposare un altra detenuta (che spesso si trovava lì per prostituzione) e trasferirsi insieme nella nuova colonia. I due erano ammanettati e accompagnati fino al porto. In questo modo riuscirono a risolvere tre problemi in un solo colpo.
Abbassarono il numero di criminali nello stato, risolsero il problema dell'affollamento delle prigioni e trovarono forza lavoro per la colonia nel nuovo continente.
