venerdì 11 febbraio 2022

Perché un uomo che viene castrato canta meglio?

Non è che canta meglio.

Se un bambino/ragazzo venisse castrato prima della pubertà, la sua voce non assumerebbe le caratteristiche "maschili" mantenendo al contrario una voce acuta paragonabile a quella femminile.

Caratteristica resa in particolare più evidente nel canto, specie lirico.
Al contempo, però, i castrati del passato a livello di fisicità erano simili a uomini da giovani, mentre man mano che invecchiavano diventavano grassi e potevano crescere i seni: per questo si faceva l'operazione presto in modo da poter "sfruttare" il castrato più a lungo possibile.
Infatti, pur essendo di solito particolarmente alti, da giovani avevano ancora un corpo piuttosto delicato e poca peluria.

A noi fanno ribrezzo certe pratiche, ma fino a tutto il Settecento i compositori prevedevano, accanto a parti maschili e femminili anche quelle di castrati.


Per un genitore far castrare un bambino era anche una sorta di investimento per la famiglia. I castrati infatti erano molto ricercati. Celeberrimo è rimasto Carlo Maria Michelangelo Nicola Broschi detto Farinelli (Andria, 24 gennaio 1705 – Bologna, 15 luglio 1782) ambito dai sovrani di mezza Europa.


giovedì 10 febbraio 2022

Qual è stata la figuraccia più imbarazzante di Napoleone?

Nel 1807 Napoleone Bonaparte con il Trattato di Tilsit, mise fine alla guerra tra la Francia e l’Impero Russo. Per festeggiare, ordinò al generale Alexandre Berthier di organizzare un' epica e gigantesca caccia al coniglio.

Berthier recuperò un numero enorme di conigli e li fece liberare nella zona di caccia.

Il piano era di sparargli e abbatterne il più possibile mentre scappavano.

Ma il generale fece un clamoroso errore: non utilizzò conigli selvatici, ma li acquistò dalle fattorie, dove questi simpatici animaletti, erano abituati alla presenza dell'uomo. Così, invece di fuggire, i conigli iniziarono a correre in direzione dei cacciatori.

Ogni tentativo di scacciarli si rivelò inutile, Napoleone e i suoi furono assaliti da un'orda di conigli affamati che, usando una strategia quasi militare, attaccarono riversandosi sui fianchi del gruppo.

Napoleone e la sua compagnia batterono in ritirata, tornando verso le carrozze, mentre i conigli continuarono a rincorrerli imperterriti.




mercoledì 9 febbraio 2022

Qual è stato il ruolo della Francia nella rivoluzione americana?

Checché ne dicano gli americani, la Francia svolse un ruolo fondamentale durante la rivoluzione: senza l'aiuto determinante della Francia, gli USA oggi non esisterebbero e i coloni sarebbero tutti finiti sulla forca per alto tradimento. La Francia finanziò, rifornì e aiutò militarmente gli americani a sconfiggere la Gran Bretagna sostanzialmente per una questione di ripicca (chissà perché). Quando Luigi XVI chiese perché avrebbe dovuto aiutare degli insorti a ribellarsi a un altro Re i suoi ministri gli risposero: ''Ma Maestà, l'Inghilterra non é amica della Francia!''. Insomma, la solita raison d’État tanto cara al cardinal di Richelieu: il nemico del mio nemico é mio amico. Però forse non sapete che i francesi ci mandarono veramente delle truppe tra cui il celebre La Fayette, protagonista della rivoluzione americana prima e di quella francese poi, peccato che fecero male i conti perché l'impegno militare a favore dei coloni portò solo danni all'economia francese: indebolirono sì l'Inghilterra ma rischiarono l'orlo della bancarotta!!! E chissà perché pochi anni dopo sarà un'altra testa a saltare…


martedì 8 febbraio 2022

Qual è la storia del frate che illuminò Napoli?

Nel 1750 Napoli aveva 324.000 abitanti ed è la terza città più popolata d'Europa dopo Londra e Parigi. A differenza di Londra e Parigi, tuttavia, era quasi completamente priva di illuminazione pubblica. Questa mancanza favoriva la criminalità, che di notte poteva sfruttare i vicoli bui per compiere rapine e crimini di ogni genere.

Il primo tentativo di risolvere il problema risale al 1770, quando il re Ferdinando IV ordinò che negli edifici pubblici e nei palazzi degli aristocratici si dovessero tenere sempre accese delle luci ad olio. Il cambiamento però non piacque ai malviventi, che iniziarono a distruggere le luci vanificando gli sforzi del sovrano.

La città sembrava quindi destinata a rimanere al buio, ma un carismatico frate napoletano, noto a tutti come padre Rocco, escogitò una soluzione geniale: dopo aver ottenuto l'approvazione del Re, fece costruire nelle vie cittadine centinaia di edicole sacre con crocefissi e immagini della Madonna da tenere rigorosamente illuminate.

La sua strategia ebbe enorme successo perché faceva leva sulla religiosità dei napoletani, che vennero invitati a prendersi cura delle edicole e fecero a gara per tenere illuminate le immagini sacre.

Così padre Rocco riuscì a rendere le notti napoletane più sicure e luminose.


lunedì 7 febbraio 2022

Cosa sarebbe successo se il 26 ottobre del 1860 a Teano Garibaldi avesse rifiutato di cedere il regno delle due Sicilie a Vittorio Emanuele II e anzi, avesse creato la "Repubblica delle sue Sicilie" divenendone il Presidente?


E se quell'incontro non fosse mai accaduto?

Semmai dittatore: Garibaldi era più tipo da dittatura che da elezioni e plebisciti. Cosa sarebbe successo? Beh, il Sud sarebbe diventato un covo di mazziniani e Garibaldi avrebbe puntato direttamente su Roma: o Roma o morte! Questo avrebbe scatenato l'ira delle grandi potenze provocando due conseguenze:

    * In primis l'ira di Cavour e l'intervento dell'esercito piemontese. Cavour non poteva rischiare di compromettere i rapporti con la Francia, vitali per la sopravvivenza del Piemonte. Quindi sarebbe scoppiata una guerra civile.

* In secundis l'intervento della Francia con annessa ''telefonata'' da Parigi: guardate che se quelli lì arrivano a Roma, interveniamo noi! La Francia, dal 1849, aveva stretto un accordo con lo Stato Pontificio e Napoleone III si considerava l'ultimo difensore della Chiesa.

Quindi Garibaldi non avrebbe avuto scampo: magari sarebbe riuscito a resistere ai piemontesi ma non avrebbe avuto alcuna possibilità con i francesi che l'avevano già costretto alla fuga nel '49 con la caduta della Repubblica Romana.


domenica 6 febbraio 2022

Quanti amanti ebbe la regina Maria Antonietta?


Da quello che è pervenuto su Maria Antonietta e dalle testimonianze che ci sono arrivate: solo uno!

Il Conte di Fersen, considerato un bell'uomo per i canoni del tempo, ma soprattutto fu il principale artefice della fuga verso Varennes della famiglia reale.

Il piano fallì anche per la mancata pragmaticità della famiglia reale che per viaggiare comoda scelse una berlina stracarica di bagagli (tra cui una stufa), fermandosi spesso per far riposare i bambini (rallentando).

Ritornando a Fersen l'amore tra lui e Maria Antonietta fu autentico e duraturo.



sabato 5 febbraio 2022

Perché cambiò cognome Charles-André Merda?


Ritratto del Colonello Merda detto Meda


Charles-André Merda era un gendarme della Guardia nazionale francese, che, la notte tra il 27 e il 28 luglio 1794 (il 9-10 termidoro del calendario rivoluzionario), fracassò la mascella di Robespierre con un colpo di pistola all'Hôtel de Ville.

La ferita che provocò al giacobino fu notevole, tanto che il giorno successivo, Robespierre venne trascinato alla ghigliottina ormai moribondo e con una vistosa fasciatura al volto.

Alcuni storici ritengono che non sia da scartare l'ipotesi del tentato suicidio, ma da recenti studi, eseguiti sul calco del volto di Robespierre, sembra molto improbabile tale ipotesi, dal momento che è stato scoperto che il colpo di pistola che colpì l'Incorruttibile partì da una distanza di circa due metri.

Durante il Primo Impero, Napoleone lo promosse colonnello e Barone dell'Impero, e il suo cognome fu cambiato in "Méda" (per l'imbarazzo del cognome).

Documento con il nuovo titolo Meda