Venezia ostentava con orgoglio le sue meretrici più famose, non solo belle ma dotate anche di cultura e raffinatezza, nonché di considerevole influenza sociale, grazie ai loro protettori.
Una di queste, Veronica Franco, cortigiana ma anche poetessa, pubblicò persino nel 1575 una propria raccolta di poesie dedicandola al Duca di Mantova.
Venne perfino ritratta da Tiziano, il più apprezzato pittore veneziano.
Il numero delle professioniste in laguna, di tutte le categorie, era altissimo: il cronista Marin Sanudo riferisce nei suoi Diari che all’inizio del XVI secolo il numero delle prostitute veneziane era addirittura di 11.654.
Vi era una valida fonte per conoscere meglio la realtà della prostituzione in laguna, ovvero “La Tariffa delle put…. di Venegia”, poemetto anonimo in terzine pubblicato nel 1535.
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