venerdì 30 settembre 2022

Napoleone è mai stato geloso di qualcuno?

Certo che sì! Di quest’uomo.



Figlio di un aristocratico, generale d’artiglieria francese e di una schiava haitiana, Thomas-Alexandre Dumas fu uno dei generali più valorosi di sempre. Vissuto nel XVIII secolo era un uomo imponente con una forza sovrumana.

Iniziò a farsi conoscere durante la Rivoluzione francese; grazie alla sua abilità nella scherma, alla forza e all'ingegno militare guadagnò gloria e rispetto, divenendo generale.

Successivamente militò sotto l’egida di Napoleone e le sue imprese imperterrite continuarono: sconfisse da solo una dozzina di soldati austriaci, e mostrò sempre grande coraggio e amore sincero per la propria patria.

Assoldato per la campagna d’Egitto ebbe un forte alterco con Bonaparte. Probabilmente il fattore scatenante fu la gelosia che il futuro imperatore iniziò a covare nei suoi confronti.


Dumas con il suo fisico potente ed imperioso, alla guida del suo destriero e con i suoi uomini in visibilio per lui, era il vero leader dell’esercito transalpino; la popolazione nord africana infatti lo riteneva erroneamente il capo della spedizione. Inoltre, a differenza dei lacchè di Napoleone, Dumas criticò aspramente la campagna egiziana, specialmente dopo che l'ammiraglio Nelson sconfisse la marina francese.

Dopo un lungo litigio, il condottiero fu accusato di diserzione e lasciò la campagna egiziana per tornare in Francia, ma fu catturato a bordo della sua nave presso Taranto e languì per due anni in prigione. Abbandonato in una cella senza che la sua patria facesse nulla per liberarlo, dopo il suo rilascio, Napoleone bloccò qualsiasi assistenza finanziaria a Dumas e alla sua famiglia.

Thomas-Alexandre Dumas morì nel 1806, ma Bonaparte non riuscì a sminuire la sua eredità. Prima della sua morte, il generale racconto’ al suo giovane figlio, Alexandre Dumas, storie sui suoi giorni avventurosi ed eroici.

Il figlio, seppur piccolo, assimilò le sue gesta e ne resuscitò lo spirito nei suoi racconti. Quel bimbo crebbe fino a diventare un famoso e celebrato scrittore, padre di capolavori colmi di gloria, onori ed eroismi.

I tre moschettieri" e "Il conte di Montecristo" vi dicono qualcosa?



giovedì 29 settembre 2022

Come Napoleone sceglieva i propri generali?

 


Napoleone aveva un processo molto rigoroso per la selezione dei suoi generali, cercando sempre di individuare coloro che dimostravano abilità eccezionali nel campo di battaglia, ma anche quelle personalità carismatiche e lealtà assoluta alla sua persona.

In genere, Napoleone preferiva promuovere i suoi ufficiali più giovani e competenti, piuttosto che affidarsi a quelli con esperienze più lunghe ma meno brillanti. Egli cercava inoltre di tenere sotto controllo l'ambizione dei suoi generali, promuovendo solo coloro che dimostravano una lealtà indiscutibile verso di lui.

Napoleone era noto anche per la sua capacità di valutare rapidamente il potenziale di un generale sulla base delle sue azioni sul campo di battaglia e della sua reputazione. Era anche attento a scegliere generali provenienti da diverse regioni dell'impero, per evitare favoritismi o tensioni tra le diverse comunità. In generale, Napoleone ha cercato di creare un esercito altamente disciplinato e motivato, guidato da generali altrettanto abili e devoti alla causa.


mercoledì 28 settembre 2022

Perché a volte Napoleone è raffigurato con la mano dentro al panciotto?

Nessuno lo sa davvero... quindi abbondano le speculazioni e le teorie.

Due sembrano molto probabili.

Ha sofferto di problemi allo stomaco per tutta la vita, ulcere e infine il cancro allo stomaco che lo ha ucciso. Questi peggiorarono man mano che cresceva e ingrassava (Possiamo capire, ragazzi?!). Il suo stile di vita molto frenetico, che comportava poco riposo, interminabili ore in sella, su sedie o chini su tavoli e scrivanie, insieme a un tentativo fallito di avvelenarsi nel 1814, esacerbarono questa condizione. Quindi la mano sul ventre era il suo modo per alleviare il dolore e nasconderlo agli altri.

Un'altra teoria, che non esclude quanto sopra, è che questa fosse semplicemente una posa popolare da assumere nei ritratti dell'epoca. Era tutt'altro che l'unica figura raffigurata in questo modo, solo la più conosciuta e la più dipinta.



martedì 27 settembre 2022

Il cavallo di Napoleone Bonaparte

Sebbene non fosse un cavaliere eccelso, Napoleone era un appassionato di cavalli. Nel corso della sua vita ne ebbe oltre 100 ma il suo favorito in assoluto fu sicuramente Marengo.



Era uno stallone dal manto grigio, fatto arrivare in Francia nel 1799 dall’Egitto, quando l’animale aveva sei anni.

Il cavallo, dal carattere docile ma coraggioso, colpì subito il corso, che gli impose il nome di Marengo, dopo la battaglia vinta rocambolescamente nell’Alessandrino.

Ne fece il suo inseparabile compagno tanto nei viaggi quanto in guerra. Fu ferito ben otto volte, sui campi di Austerlitz, Jena, Wagram e Waterloo.

In quest’ultima rovinosa battaglia, il francese abbandonò l’equino, che fu catturato dal barone inglese William Petre, che lo vendette ad un tenente.

Marengo morì nel 1831. Il suo scheletro è attualmente esposto presso il National Army Museum di Chelsea.


lunedì 26 settembre 2022

Il cameratismo tra i soldati e il loro legame con Napoleone Bonaparte


 Napoleone è stato in grado di guadagnarsi il rispetto e la fedeltà del suo esercito grazie alla sua abilità militare, alla sua leadership carismatica e alla sua capacità di ispirare i suoi soldati.

Come comandante militare, Napoleone era molto competente e aveva un'ottima conoscenza della strategia e della tattica militare. Inoltre, era molto coraggioso e spesso si trovava in prima linea durante le battaglie, dimostrando così il suo impegno e la sua dedizione nei confronti dei suoi uomini.

Inoltre, Napoleone era anche un leader carismatico e in grado di motivare i suoi uomini con discorsi appassionati e incoraggianti. Le sue parole erano spesso in grado di sollevare il morale delle truppe e di iniettare loro una grande dose di fiducia.

Infine, Napoleone aveva anche una grande capacità di prendersi cura dei suoi uomini. Si preoccupava della loro salute e del loro benessere, garantendo che fossero adeguatamente nutriti e curati, e premiando coloro che si distinguevano per il loro valore sul campo di battaglia. Tutto ciò ha contribuito a creare un forte senso di cameratismo tra i soldati e a consolidare il loro legame con il loro comandante.




domenica 25 settembre 2022

Un rito scaramantico di Napoleone Bonaparte

Napoleone Bonaparte ogni volta che terminava il bagno usava una colonia da cui era ossessionato: Eau de Cologne de Jean Marie Farina. Questa abitudine l’aveva appresa in Oriente.

La sua dipendenza era tale che ne consumava 3 fiale al giorno, cospargendosele con un pennello su tutto il corpo.

Negli archivi nazionali francesi è stata trovata una fattura del mese di ottobre 1808 in cui erano state ordinate 72 bottiglie di acqua di colonia!

Alla vigilia degli scontri praticava un rito scaramantico che consisteva nel versare alcune gocce di colonia su un fazzoletto: lo tamponava sulla labbra, sulla fronte e poi sulle tempie.




sabato 24 settembre 2022

Un dipinto che critica l’aristocrazia

Il “Gentiluomo col tricorno” fu dipinto intorno al 1740 da Fra’ Galgario, al secolo Giuseppe Ghislandi (1655-1743).


La sua opera è caratterizzata da una penetrante profondità psicologica, priva di qualsiasi abbellimento, e fornisce un’immagine impietosa della società settecentesca.

Il dipinto, conservato al Museo Poldi di Milano, ritrae un misterioso aristocratico la cui identità è tuttora sconosciuta: di lui si sa solo che apparteneva all’ordine dei Cavalieri di San Giorgio.

La figura del nobile emerge dal buio dello sfondo, esaltata dall’eleganza degli abiti, dal cappello a tricorno calato sulla parrucca grigia e dal bastone da passeggio, secondo la moda del tempo.

Il suo atteggiamento, con lo sguardo rivolto direttamente verso lo spettatore, appare spavaldo e sicuro di sé. Il suo aspetto però non è trionfale né trasmette autorevolezza.

La bocca carnosa è piegata in una smorfia leggermente sprezzante, gli occhi azzurri sono freddi e spenti, il viso appare allungato, scavato e pallido. Fra’ Galgario lascia intuire la propensione al vizio e la decadente lascivia del nobiluomo, tipica delle classi dominanti nell’Ancien Régime.

Immortala sulla tela tutta l’arroganza e la vacuità di quell’aristocrazia che di lì a poco sarà travolta dalla Rivoluzione Francese.


venerdì 23 settembre 2022

Un sovrano ebbe un regalo di Natale bizzarro?

Lo scambio dei doni alla corte dei Tudor nel ‘500 avveniva a Capodanno ed era un obbligo a cui nessuno poteva sottrarsi.



Anche i cortigiani erano chiamati a omaggiare i sovrani inglesi, e fare un bel regalo era un’opportunità per ingraziarsene i favori.

Ogni cadeau veniva annotato sui registri di corte, ed è stato così possibile scoprire che tra le più rispettose di questa tradizione c’era Anna Bolena.

Nel 1532, l’anno prima di sposarlo, fece il suo regalo a Enrico VIII: un set di lance per la caccia al cinghiale, ricevendo in cambio delle tende con ricami d’oro e d’argento.

Negli anni successivi il re assecondò soprattutto la passione di Anna per la cucina: set di piatti e posate, pentole, uno scaldavivande.

Tra i doni più bizzarri che invece lei, prima di essere crudelmente ripudiata, fece a lui, spicca una fontana da tavolo in argento guarnita di diamanti, perle e rubini e con l’acqua che sgorgava dai capezzoli di tre statuette femminili.


giovedì 22 settembre 2022

Com'era veramente in un harem?

Questa è l'immagine che, soprattutto in Occidente, è passata degli harem



In verità la situazione era un po' più complessa.

In molte civiltà orientali l'harem (notare l'etimologia da ḥarām:"proibito") era il luogo riservato alle donne, severamente vietato agli uomini, eccetto, ovviamente, il proprietario dell'harem stesso. Di guardia, solitamente, venivano messi gli eunuchi, proprio per evitare che stringessero relazioni sentimentali con le donne.

Negli Stati che praticavano la poligamia, le donne spesso mogli o amanti del potente di turno, erano a sua esclusiva disposizione.

Erano però anche luoghi che, proprio per la loro particolarità, fungevano da rifugio per le donne parenti del sovrano, non per forza sue amanti.
Soprattutto nell'epoca ottomana, negli harem le figlie del Sultano venivano istruite e ricevevano un'educazione consona al loro rango.
Sempre negli harem potevano verificarsi manovre di palazzo e giochi di potere, colpi di Stato inclusi, a opera delle principesse o favorite più ambiziose.
Era, in un certo senso, anche un luogo dove si potevano prendere decisioni importanti per la nazione.

Quindi il significato di luogo di depravazione e lussuria è passato nell'immaginario occidentale sul finire dell'Ottocento, quando la Turchia veniva vista come il malato d'Europa e, non facendo più così paura, veniva parodizzata.


mercoledì 21 settembre 2022

Una congiura sventata nella maniera piu scaltra

Nel 1558 Elisabetta I Tudor, dopo essere salita al trono d’Inghilterra, trovò un Paese debole e isolato, dove i suoi stessi diritti dinastici non le venivano riconosciuti con certezza.



Per far fronte alle crescenti difficoltà politiche e difendersi, non ebbe altra scelta che ricorrere allo spionaggio, gestito dal suo primo ministro William Cecil.

Fu lui ad istituire lo State Defense ed inaugurò anche un “sistema di cifratura” per decifrare i messaggi nemici. Il successore di Cecil fu Francis Walsingham, che gestì abilmente una fitta rete di informatori anche all’estero.

Il suo ruolo fu determinante per sventare la congiura ordita da Maria Stuarda, che aspirava a scalzare dal trono Elisabetta. Maria venne decapitata proprio a causa di uno scambio di lettere “cifrate” con l’aristocratico Anthony Babington.


Walsingham, imitando la calligrafia della Stuarda e utilizzando il suo stesso codice segreto, fece aggiungere alla lettera per Babington un post scriptum in cui chiedeva di conoscere i nomi dei valorosi aristocratici che peroravano la causa.

Babington cadde nella trappola e fornì la lista richiesta. Vennero tutti uccisi.


martedì 20 settembre 2022

Cosa faceva Lord Byron quando una gondola tardava ad arrivare?

Quando giunse a Venezia nel 1816, Lord Byron aveva 28 anni e un passato malvisto dalla compassata aristocrazia inglese.



Amori omosessuali, la relazione con la sorellastra, grandi intemperanze, arroganza e atteggiamenti sprezzanti lo fecero migrare alla corte della Serenissima.

Le bizzarrie si sprecano, ma è degno di nota ricordare cosa faceva alla fine di una festa.

Se non arrivava subito una gondola, si gettava vestito nel Canal Grande e tornava a casa, nuotando con un braccio solo, perché con l’altro teneva una lanterna per farsi luce.


lunedì 19 settembre 2022

Una città orgogliosa delle sue meretrici

Venezia ostentava con orgoglio le sue meretrici più famose, non solo belle ma dotate anche di cultura e raffinatezza, nonché di considerevole influenza sociale, grazie ai loro protettori.



Una di queste, Veronica Franco, cortigiana ma anche poetessa, pubblicò persino nel 1575 una propria raccolta di poesie dedicandola al Duca di Mantova.

Venne perfino ritratta da Tiziano, il più apprezzato pittore veneziano.

Il numero delle professioniste in laguna, di tutte le categorie, era altissimo: il cronista Marin Sanudo riferisce nei suoi Diari che all’inizio del XVI secolo il numero delle prostitute veneziane era addirittura di 11.654.

Vi era una valida fonte per conoscere meglio la realtà della prostituzione in laguna, ovvero “La Tariffa delle put…. di Venegia”, poemetto anonimo in terzine pubblicato nel 1535.


domenica 18 settembre 2022

Durante una corrida un toro fu risparmiato grazie al suo coraggio

Cordova, 5 ottobre 1879.



Murcielago si batte con fierezza: il torero Rafael Molina, noto con il nome d’arte "Lagartijo", è incredulo dinnanzi alla forza di quell’animale.

Lo ha trafitto oltre venti volte, ma il toro non è mai domo e continua a lottare con ardore. Anche la folla è stupefatta, e lentamente balena nella mente di tutti il pensiero di risparmiarlo.

Non è mai accaduto prima, eppure Murcielago merita la misericordia del popolo, che chiede al torero di risparmiarlo. Un onore che gli viene concesso.

Il toro non lottò mai più: venne offerto come dono all'allevatore don Antonio Miura che inserì Murciélago nella linea Miura facendolo accoppiare praticamente per tutta la vita.




sabato 17 settembre 2022

Chi ha rischiato o perso la vita solo per essere alla moda?

Il colorante verde a base di arsenico nell'età vittoriana di Stile '800.



Nel 1814, un'azienda tedesca sviluppò una nuova tinta verde, più brillante rispetto alle tinte verdi tradizionali. Questa sfumatura di verde era luminosa come una pietra preziosa tanto che venne chiamata "verde smeraldo". Le donne l'amavano perché il colore verde sfolgorante, quasi fluorescente degli abiti che indossavano si distingueva dagli altri abiti tinti in colori spenti. La mania del verde si diffuse rapidamente. La gente cominciò ad usarlo per la carta da parati e la moquette. Purtroppo, la tintura era così straordinaria perché era ottenuta con l'arsenico. Gli effetti dell'esposizione all'arsenico sono orribili perché, oltre ad essere mortale, produce piaghe sulla pelle, provoca la caduta dei capelli, si vomita sangue e velocemente reni e fegato vengono distrutti. Questo tipo di colorante è stato probabilmente uno dei prodotti peggiori di una società che voleva essere alla moda. I medici sapevano ciò che stava accadendo e già nel 1857 iniziarono a parlare del "grande lento avvelenamento in Inghilterra". Sui giornali venivano pubblicate illustrazioni che raffiguravano scheletri con abiti verdi che ballavano e il Times, dopo un caso in cui l'avvelenamento era avvenuto attraverso i calzini, scrisse: “Quale prodotto fabbricato in questo periodo di civiltà può essere considerato affidabile se anche i calzini possono essere pericolosi?". Una cronaca del 1871 racconta che una "signora che aveva acquistato una scatola di guanti verdi in una casa di mode famosa e rispettabile" rimase sconvolta nel vedere le sue mani ricoperte di vesciche dopo averli indossati. Altre testimonianze di questa epoca raccontano che i bambini morivano nelle loro camerette dopo aver giocato su moquettes verdi o sfregando le manine contro la carta da parati verde. Ironia della sorte, quando le persone si ammalavano in queste stanze, venivano messe a letto in quegli stessi spazi, dove l'arsenico le avrebbe poi uccise definitivamente. E se pensate che gli effetti siano terrificanti solo per le persone che indossavano questi tessuti, immaginate cosa accadeva alle donne che li realizzavano, lavorando con il colore all’arsenico ogni giorno. Si raccontava di donne con il viso coperto di piaghe, altre che vomitavano sangue verde. L’espressione vittoriana usata per definire una persona attraente "Creatura assassina” assunse un nuovo significato, come notò il British Medical Journal: "Beh, l'affascinante signora in verde può essere chiamata creatura assassina. In realtà, porta nelle gonne una quantità di veleno sufficiente per uccidere tutti gli ammiratori che incontrerà durante un ballo.” A questo punto viene da pensare che queste storie hanno indotto la gente a smettere subito di indossare il colore verde, ma naturalmente non è stato così.


Durante tutta la storia della moda non è mai stato abbandonato alcun comportamento selvaggiamente malsano! Quindi, per anni, molte fashion-addict furono disposte a sopportare queste morti grottesche dato che l'alternativa erano tonalità sfumate o, come un sostenitore di tinture verdi li descrisse, "grigi abominevoli, bruni brutti e spaventosi gialli". Alcune persone cercavano di convincersi che sarebbero state al sicuro se non avessero leccato il tessuto o la carta da parati, cosa che purtroppo non era vera. Altri sostenevano che i medici stavano semplicemente mentendo. Tutto questo nonostante il fatto che ogni famiglia vittoriana aveva probabilmente in casa, per avvelenare i topi, un barattolo di arsenico di cui conoscevano la pericolosità. Solo nel 1895 il verde passò di moda e furono adottati provvedimenti per la regolamentazione delle condizioni dei lavoratori nelle fabbriche in cui erano esposti ad arsenico. Ancora oggi, il colorante verde ha una cattiva reputazione tra le sarte ma fortunatamente, il colorante verde sui tuoi vestiti non è più fatto con l'arsenico.




venerdì 16 settembre 2022

Cosa fece di straordinario Mary Shelley?

Mary Shelley (1797- 1851) è stata una scrittrice britannica conosciuta per aver scritto, a soli 18 anni, quello che viene considerato il primo romanzo gotico di fantascienza, Frankenstein, che venne poi pubblicato nel 1818.

A 16 anni, Mary fuggì in Europa con Percy Shelley, un uomo già sposato. Nel 1822, nel mezzo di una tempesta estiva a La Spezia, Percy annegò. I suoi resti furono ritrovati alcuni giorni dopo e bruciati in un falò sulla spiaggia.

Il corpo fu ridotto in cenere, tranne il cuore di Percy che non riuscì a bruciare. La resistenza dell'organo alle fiamme fu giustificato, dai presenti dell'epoca, dal fatto che fosse già precedentemente calcificato da una tubercolosi.

Il cuore, alla fine, venne raccolto dalle ceneri e consegnato a Mary.

Mary Shelley tenne con sé il cuore del marito fino al 1851, anno della sua morte. L’anno successivo, suo figlio trovò i resti del cuore del padre avvolto in un fazzoletto di seta in una scatola che Shelley aveva tenuto nella sua scrivania.



giovedì 15 settembre 2022

Cosa significa Rampjaar?

Il "rampjaar" è l'anno disastroso in olandese, ovvero il 1672, che coincide con la Terza guerra anglo-olandese, Francia ed Inghilterra entrarono in guerra contro la Repubblica delle Sette Province Unite. In quell'anno gli olandesi, per protesta cucinarono e mangiarono il loro primo ministro.



In quell'anno il primo ministro olandese Johan de Witt, arrestato per la sua politica francofila e salvatosi da un iniziale tentativo di omicidio, fu assassinato a L'Aia da un ben organizzato linciaggio da parte della folla dopo una visita a suo fratello Cornelis, che era stato arrestato e imprigionato qualche settimana prima.

Dopo l'arrivo di Johan de Witt la scorta di guardia alla prigione fu allontanata con un falso messaggio con l'ordine di arrestare alcuni saccheggiatori, che però non vennero mai trovati. Senza alcuna protezione dalla folla sempre più minacciosa, la sorte dei due fratelli fu segnata. Furono trascinati fuori dalle prigioni e massacrati, i loro corpi vennero sventrati e squartati per poi essere esposti pubblicamente. Inoltre, al culmine di una vera e propria frenesia cannibalesca, i loro fegati vennero arrostiti e divorati.



mercoledì 14 settembre 2022

Perché Napoleone ha rimosso i nasi delle antiche statue in Egitto?

Questa è una bufala storica.

Certe persone vogliono far credere che gli antichi egizi erano così




Quando in realtà avevano un aspetto simile ai copti.



Quelli che sostengono che gli egiziani fossero un popolo di colore hanno creato una teoria complottista secondo cui Napoleone avrebbe distrutto il naso della Sfinge e moltre altre statue per nascondere le loro fattezze sub-sahariane, ma esistono alcuni resoconti scritti già nel 1755, 14 anni prima della nascita di Napoleone, che descrivono la Sfinge senza naso. Quanto alle altre statue, il naso è uno dei punti più fragili, quindi è normale che molte statue antiche li abbiano persi.





Statue di Nerone ed Ottaviano


martedì 13 settembre 2022

Quale fu la spia più importante della storia europea?

Accettate l’Islam e vivrete in pace sotto il sultano”, aveva intimato il gran visir agli austriaci.



La città di Vienna capì che il suo destino sarebbe stato segnato se qualcuno non fosse corso in suo aiuto: pur resistendo eroicamente era prossima al collasso.

Una eventuale vittoria dei turchi a Vienna avrebbe destabilizzato tutta l’area che si riconosceva nel cristianesimo, con il risultato che le varie nazioni sarebbe poi finite una dopo l’altra sotto l’egemonia islamica.

Ma quando ogni speranza era perduta all’alba dell’11 settembre 1683 comparvero come in sogno gli eserciti del re di Polonia Sobieski e di Carlo V di Lorena.

Il sole del 12 settembre illuminò la campagna viennese su cui giacevano 20mila musulmani a fronte di 2000 cristiani.

A contribuire a quella clamorosa vittoria cristiana fu anche una spia clamorosamente dimenticata dalla storia: Franciszek Jerzy Kulczycki.


L’uomo aveva svolto la più classica delle attività di spionaggio: camuffato da commerciante di caffè poteva muoversi liberamente nel campo turco e fornire informazioni sulle posizioni delle truppe.

Un contributo giudicato tanto prezioso da essere poi ricompensato con una scritta imperiale sullo stemma di famiglia: Solus Vienna Tua (Vienna, la tua salvezza).


lunedì 12 settembre 2022

Un "fatto noto" che è in realtà un mito


Napoleone era basso. Lo sanno tutti. C'è persino un'espressione per le persone basse che compensano con un comportamento eccessivamente aggressivo: Sindrome di Napoleone; pensa a Stalin, Gengis Khan, Mao...o Napoleone.

Però c'è un piccolo problema: Napoleone era di statura normale.

La Francia utilizzava un sistema di misurazione diverso nel XIX secolo. Il moderno sistema metrico o imperiale è stato implementato molto più tardi. Un pollice è passato da 2,7 centimetri a 2,54.

L'altezza del soldato francese medio nel 1800 era di 5 piedi e 5 (circa 1,67 m) pollici. Napoleone era leggermente più alto a 5 piedi e 6 pollici. (1,70 ca)



All'epoca James Gillray era un famoso fumettista britannico. Avrebbe sempre ritratto Napoleone come un nano egocentrico, ossessionato dall'idea di conquistare il mondo per compensare la sua altezza minuscola e sentimenti di inferiorità. Era questa immagine che si diffuse in tutto l'impero e rimane ancora un'immagine falsa, ma indelebile nel mondo di oggi.


domenica 11 settembre 2022

Cosa è successo al capitano Cook?

Il capitano Cook finì per essere, beh... cotto.



Probabilmente avrete sentito parlare di James Cook. È stato uno dei più noti capitani di mare britannici del XVIII secolo, che ha viaggiato ovunque, dallo stretto di Bering, all'Australia e in Antartide. È meglio conosciuto, però, per essere stato il primo europeo a esplorare le isole Hawaii. Scommetto che avrebbe voluto non aver mai fatto quella scoperta.

All'età di 40 anni, Cook ricevette il comando della H.M.S. Endeavour, con la quale fece il giro del mondo insieme ai membri della Royal Society. Nel gennaio del 1778, l'Endeavour si imbatté in quelle che oggi conosciamo come le isole Hawaii.

La nave trascorse mesi navigando da un'isola all'altra, rifornendosi di provviste. Cook navigò nella baia di Kealakekua mentre gli abitanti stavano facendo una grande festa. La gente del posto pensava che gli uomini fossero degli dei perché avevano una leggenda secondo la quale la divinità hawaiana Lono, sarebbe apparsa loro in modo simile.

L'equipaggio dell'Endeavour non mise mai in riga la gente del posto e si sentì libero di godersi tutti i piaceri che si potrebbero concedere ad un dio. Sfortunatamente, uno degli uomini di Cook si ammalò e morì, dimostrando così di essere mortali. Il capitano Cook e la sua ciurma provarono ad ingannare gli indigeni, ma loro non si fecero beffare.

Una folla inferocita iniziò a colpire l'equipaggio con delle pietre, la situazione sfuggì di mano e il capo della popolazione locale fu colpito a morte. Da lì in poi tutto precipitò: gli esploratori furono sistematicamente uccisi.


Il capitano Cook fu pugnalato al collo e morì sulla spiaggia. I nativi portarono il suo corpo al loro villaggio, bollirono il suo cadavere e raschiarono la carne dalle sue ossa. Contrariamente alla credenza popolare, Cook non fu cannibalizzato.

Gli hawaiani credevano che lo spirito e il potere di una persona risiedessero nelle sue ossa. Bollire il corpo e spogliare la carne era semplicemente il mezzo più efficiente per arrivare a quelle ossa. Gli isolani devono aver creduto che Cook era in qualche modo divino, visto che hanno trattato i suoi resti con grande riverenza prima di seppellirli in mare nella baia di Kealakekua.


sabato 10 settembre 2022

Se Luigi XIV vedesse la Francia oggi, cosa penserebbe?



 

Probabilmente avrebbe una conversazione di questo tipo:

  • Mi perdoni buon uomo, mi può spiegare cos'è accaduto dopo la mia dipartita? Ho provato a chiedere ad altre persone, ma riesco a parlare a stento questo vostro rozzo linguaggio moderno.

  • Bene, la ringrazio. Partiamo con le cose più importanti. Potrei avere un colloquio con l'attuale Re?

  • Non c'è nessun Re? Non c'è più la Monarchia?!?!?!

  • Quale sarebbe la differenza con questo vostro "Presidente"?

  • In che senso "eletto dal popolo"? ELETTO? Cioé ora la plebe osa decidere chi deve governare?!? Come può il Sovrano nominato da Iddio in persona venire scalzato a questo modo!

  • Non è da Nostro Signore Onnipotente che discende l'autorità di questo "Presidente"? E in che modo può governare la Nazione?

  • Dunque gli ugonotti e gli atei non vengono condannati per le loro eresie?

  • Nemmeno giudei e saraceni?!

  • Mi auguro che almeno le colonie non siano degenerate quanto la mia povera Francia e siano ancora timorate di Dio.

  • Sì, le colonie. Il Canada, ad esempio.

  • Il Canada ha fatto COSA?!

  • Mi auguro che almeno abbiate espanso i nostri possedimenti al di qua del mare!

  • E perché mai il Regno… pardonnez-moi, la (sacre Bleu) Repubblica non si è espansa?

  • Dunque noi condividiamo una sorta di alleanza pro tempore con l'Assia, la Boemia, la Spagna, la Svezia… sembra notevole, lo riconosco. Ma chi è a capo di questa alleanza? Il Pontefice?

  • Perciò la plebe senza Dio spadroneggia in tutta Europa...?

  • Per favore mi aiuti a sedermi, inizio a sentire un gran mal di testa…

  • …"come disse il mio pro-pro-pronipote"? Disse cosa? Di avere mal di testa? Non capisco, dovrebbe essere una specie di battuta di spirito?

  • OH.




venerdì 9 settembre 2022

Una vicenda storica poco nota che mi ha stupito

Anne Greene nacque nel 1628 in Inghilterra. Sguattera presso un noto giudice, ebbe rapporti amorosi con il nipote dell’uomo e rimase incinta.



Ma la donna non si rese conto di esserlo, ed ebbe un aborto spontaneo e decise di nascondere i resti del feto. Ma poco tempo dopo il feto fu rinvenuto e la Greene fu condannata a morte per infanticidio.

L’impiccagione venne eseguita il 14 dicembre 1650. Dopo mezz’ora venne ritenuta morta e il suo corpo fu donato a due medici per usarlo a scopi scientifici.

Ma i due, quando aprirono la bara, riscontrarono che la donna aveva ancora polso e respirava debolmente: la Greene rispose ai trattamenti dei sanitari e nel giro di un mese si ristabilì.

Fu graziata.

Si trasferì in campagna portandosi la bara, si sposò ed ebbe tre figli. Morì nel 1659.


giovedì 8 settembre 2022

In quale hotel pernottavano i clienti dell'Orient Express?

Alla fine del XIX secolo i facoltosi ospiti dell’Orient Express intraprendevano la traversata europea dopo aver soggiornato nei lussuosi hotel parigini.



Le stesse atmosfere regali le ritrovavano a bordo del leggendario convoglio, ma anche a Istanbul.

Infatti fu costruito proprio per loro il Pera Palace, inaugurato con un grande ballo nel 1895. In greco il termine pera significa “dall’altra parte”.

Infatti il quartiere Beyoğlu dove venne edificato, in origine si chiamava Pera per la sua posizione, al di là delle acque del Corno d’Oro.


La stanza più celebre è certamente la 411, dove Agatha Christie concepì “Assassinio sull’Orient Express”. La scrittrice certamente fu ispirata dai passeggeri scesi dal treno, che si recavano in quell’albergo.

Il Pera Palace era frequentato anche da spie come Mata Hari o l’agente segreto albanese Elyesa Bazna che agiva per conto della Germania nazista.

L’hotel, in quanto memoriale storico della nazione, può essere visitata anche da chi non è cliente della struttura.


mercoledì 7 settembre 2022

Perché le uniformi napoleoniche erano così elaborate?

Per farti entrare nell'esercito, prima di tutto.


Soldati napoleonici


Da tempo immemorabile, i vestiti sono stati un modo in cui le persone si segnalavano reciprocamente il proprio status. Indossare abiti costosi ed elaborati significava che eri di uno status superiore e più ricco della maggior parte delle persone, e la grande maggioranza delle persone (ma non tutte) ancora oggi cerca di segnalarlo ai loro pari.

La coscrizione universale è un'invenzione dell'era napoleonica con pochissime controparti storiche. Prima di allora entrare in un esercito europeo era un tuo dovere per il tuo stato di nascita, oppure una professione come un'altra. Questo era anche il caso della maggior parte degli eserciti in tutto il mondo all'epoca. Con circa il 90% della popolazione piuttosto povera, uniformi dell'esercito elaborate segnalavano alla gente che l'esercito era un modo per ottenere status e ricchezza, in modo da convincerli ad arruolarsi e marciare lontano, verso le Fiandre, il Portogallo e la Spagna.


martedì 6 settembre 2022

Cosa fecero gli aristocratici russi dopo la Rivoluzione russa una volta fuggiti all'estero? Come sono stati trattati?

Hanno vissuto in uno stato di illusione per i primi decenni.

La maggior parte degli ex aristocratici/nobili russi fuggiti all'estero credevano che alla fine sarebbero tornati. Di conseguenza, spesso si rifiutavano di stabilirsi definitivamente. Le famiglie più ricche avevano spesso l'abitudine di tenere in casa diverse valigie pronte per il giorno che, secondo loro, avrebbe segnato il loro ritorno in Russia.



La maggior parte degli aristocratici, inoltre, partiva spesso con poco più dei vestiti che indossava. Di conseguenza, una volta arrivati oltreoceano, erano spesso poveri, al verde e relegati a lavorare nelle fabbriche come la maggior parte della classe operaia media dell'epoca. Si trattava di una realtà a cui erano completamente impreparati e che, ancora una volta, non erano disposti ad accettare all'inizio.


C'erano alcune famiglie russe molto intelligenti, come gli Yusopov. Quando fuggirono dalla Russia, portarono via di nascosto dipinti, oggetti d'antiquariato e gioielli pregiati che poi vendettero per una fortuna. Questo ha permesso loro di continuare a condurre uno stile di vita e un tenore di vita da classe superiore, a differenza della maggior parte delle loro controparti.



È interessante notare che qualche anno fa ho frequentato un corso di francese di alcuni mesi a Parigi. Ho incontrato un certo Sergei, che ha raccontato alla classe che la sua famiglia era composta da ufficiali di marina fuggiti da San Pietroburgo durante la rivoluzione russa. Aveva comprato le foto di alcuni suoi antenati con le uniformi navali dell'epoca imperiale. Siamo rimasti molto sorpresi e ora la sua famiglia possiede una piccola pasticceria fuori città (vorrei che ci avesse detto il nome XD).

Non ho più parlato con lui, ma era un ragazzo piuttosto simpatico e umile. Ora posso anche dire alla gente che ho incontrato il discendente di un piccolo aristocratico russo.


lunedì 5 settembre 2022

Quale fu l’ordine più crudele impartito da Napoleone?

Nel 1799, durante la campagna di Siria, Napoleone visitò i suoi soldati appestati a Jaffa.



La guerra fu avviata dal generale corso insieme a quella d’Egitto per accrescere il proprio prestigio ed espandersi in Africa ai danni dell’Inghilterra.

Poco dopo l’inizio delle operazioni militari, l’esercito francese fu colpito da un’epidemia di peste bubbonica.

Il morbo dilagò colpendo oltre 1500 soldati su 13mila arruolati.

Il medico Desgenettes fu testimone del crudele ordine impartito da Napoleone: sopprimere gli appestati per evitare la diffusione del morbo.

L’eccidio fu scoperto dai britannici quando entrarono a Jaffa e lo sfruttarono per alimentare una feroce propaganda anti-napoleonica.



domenica 4 settembre 2022

Un pensatore di cui conosciamo con esattezza le giornate

Metodico e disciplinato, Immanuel Kant divenne famoso per la sua proverbiale abitudinarietà.



Da quando acquistò casa, nel 1783, fino alla sua morte (1804), si attenne a una rigida routine.

Si svegliava alle 5 del mattino, beveva una tazza di tè e fumava la pipa.

Teneva le lezioni, che teneva dalle 7 alle 11, poi si dedicava ai suoi scritti fino all’1 del pomeriggio, quando pranzava.

Faceva una passeggiata, ed era talmente preciso che gli orologi venivano regolari sul suo passaggio.

Infine rincasava e si trincerava nel suo studio per scrivere e pensare. Ne usciva per un’altra pipata e un bicchiere di vino.

Cenava alle 20:00 e alle 22:15 si addormentava nel buio più completo.


sabato 3 settembre 2022

Perché i soldati napoleonici indossavano grandi cappelli?

 



Questo è un Granatiere della Vecchia Guardia. Quello che indossava in testa veniva chiamato pelle d'orso. I granatieri erano ragazzi grandi per cominciare - alti almeno un metro e ottanta e veterani di diverse campagne. Indossare una pelle d'orso rende una figura imponente ancora più formidabile, soprattutto quando si sta avvicinando a te con la baionetta livellata, pronta a infilzarti. Dovevi prendere una decisione: resistere e combattere o ritirarsi. Di solito, quando la Vecchia Guardia avanzava, era ora che i loro avversari lasciassero il campo di battaglia.

I francesi non erano l'unica nazione con i granatieri. Tutte le nazioni maggiori e minori con eserciti avevano unità di guardie, famiglie o comunque unità d'élite "cappello grosso" nel loro ordine di battaglia. Sono stati riconosciuti per il loro slancio, coraggio e abilità, sia dagli amici che dai nemici. Un cappello alto era un mezzo per intimidire e ispirare, a seconda della parte in cui ti trovavi.


venerdì 2 settembre 2022

Perché i francesi subirono meno vittime del loro avversario nelle guerre napoleoniche anche quando lanciarono un massiccio assalto frontale come a Wagram e Borodino?

 


Anche così, la Grande Armee francese aveva un'artiglieria superiore e un uso tattico di quel braccio. Per prima cosa hanno sviluppato e padroneggiato il concetto di "point de feu" per indebolire le linee dei loro avversari. Si sono anche avvicinati con i loro cannoni per supportare tali assalti, di qualsiasi altro esercito nella storia. E poi quando le linee furono spezzate, arrivò la cavalleria.


giovedì 1 settembre 2022

Perché l'esercito francese ha fallito terribilmente dopo la morte di Napoleone, in due guerre mondiali, fino al crollo dell'URSS?

È vero che dopo Napoleone i francesi non hanno mai riconquistato l'Europa né sono diventati la superpotenza d'Europa, ancora i francesi brillarono durante la loro campagna coloniale dal 1830 al 1886 sconfiggendo l'impero cinese e i regni algerino/tunisino/marocchino, sconfissero gli austriaci in 2 anni durante la 2a guerra d'indipendenza italiana, sconfiggendoli in particolare a Solferino e Magenta:


Napoleone III durante la vittoria di Solferino


Anche durante la guerra di Crimea i francesi hanno giocato un ruolo decisivo nella sconfitta dei russi e persino nel salvare più volte il loro alleato britannico, in particolare durante la battaglia di Alma. La battaglia di Malakoff dove i francesi ruppero le linee russe e catturarono Sebastopoli mentre gli inglesi fallirono durante la battaglia di Grand Redan

Ufficiale britannico che saluta la bandiera francese dopo la vittoria di Malakoff


Nonostante la sconfitta del 1870, i francesi erano ancora visti come la 3a armata più grande d'Europa con la 2a migliore marina d'Europa, durante la prima guerra mondiale i francesi fecero il grosso delle forze combattenti fermarono i tedeschi durante la prima battaglia della marne , hanno difeso con le unghie e con i denti la città di Verdun, per un anno intero! anche nel 1918 quando i francesi persero 1.000.000 di uomini e pur avendo la maggior parte del loro territorio industriale in mano tedesca, i francesi equipaggiarono ancora con armi, aerei e carri armati i greci, i russi, i belgi, i serbi, gli italiani e addestrarono gli americani esercito, inoltre tutti quegli eserciti furono posti sotto un ragazzo francese, Ferdinand Foch, i francesi fermarono l'offensiva di primavera mentre gli inglesi furono pesantemente colpiti dall'avanzata tedesca ei francesi vinsero l'offensiva dei cento giorni. Anche le linee austro-bulgare furono interrotte da un'offensiva franco-serbo-greca, dopo questa sconfitta i bulgari firmarono un armistizio (dopo la sconfitta di Uskub) e gli austriaci furono costretti alla resa dopo che gli eserciti franco-greco-serbi stavano minacciando Vienna , grazie Franchet d'espery!

Nel 1918, i francesi vittoriosi avevano (circa) 2.000.000 di uomini sul campo, 3500 carri armati e 58.000 aeroplani, la prima armata in Europa, la più grande forza aerea, i migliori generali e la seconda marina più grande d'Europa.


"senza l'esercito francese avremmo vinto la guerra"

-Kaiser Guglielmo II.


E aaah veniamo alla seconda guerra mondiale

Sì, la seconda guerra mondiale (per lo più la battaglia di Francia) è vista come la "peggiore sconfitta" che la Francia abbia subito, insieme alla guerra del 1870. Ma in 6 settimane i tedeschi subirono 182.000 vittime, persero 822 carri armati (su 2.400) e 1.200 aerei (il 30% della Luftwaffe, quelle perdite sarebbero state fondamentali per la successiva battaglia della Gran Bretagna), i francesi salvarono la BEF a Dunkerque e fermarono gli italiani sul fronte alpino, anche se stavano combattendo 1 contro 2, i francesi subì da 50 a 90.000 morti, 1.750 carri armati persi e 900 aerei persi.

In altre parole, difficilmente chiamerebbe la battaglia di Francia una " ballata per l'esercito tedesco", in 6 settimane sia gli alleati che i tedeschi persero 500.000 uomini. IN 6 SETTIMANE è la 2a campagna più sanguinosa che i tedeschi abbiano combattuto dopo l'operazione Barbarossa.

Le truppe tedesche rendono omaggio al soldato francese per il loro coraggio durante l'assedio di Lille, 1940


La Francia ha perso una battaglia ma non la guerra”

-Charles de Gaulle, capo della Francia Libera


Nonostante un governo fantoccio, nonostante il 20% della popolazione maschile francese sia tenuta in ostaggio nei campi di guerra tedeschi e nei lavori forzati (1.250.000 prigionieri di guerra francesi e 1.800.000 francesi mandati nei campi di lavoro forzato) i francesi riuscirono comunque ad alzare 10 divisioni, di cui 3 divisioni corazzate, l'esercito francese libero svolse un ruolo cruciale durante la campagna nordafricana, la campagna tunisina, quella italiana e la liberazione e la vittoria finale in Europa, infatti è il francese (e grazie ai Marrocani!) che le linee di montecassino furono interrotte, e nel 1945 catturarono 82.000 km2 di territorio nemico, distrussero 2 armate tedesche e catturarono 450.000 soldati tedeschi (150.000 tedeschi morti).. non male per un paese che si arrende 4 anni prima.

Dei 1.600.000 francesi che prestarono servizio nell'esercito francese dal 1943 al 1945, circa 75.000 morirono in combattimento, 390.000 furono feriti, dobbiamo anche includere i 25.000 resistenti francesi che morirono in combattimento, i 60.000 giustiziati e i 75.000 che furono deportato, l' esercito britannico perse 182.000 uomini (su 280.000) e l'esercito americano perse 250.000 uomini (fronte occidentale) per 210.000 francesi.

Il generale De Gaulle attraversa il fiume Reno dopo un'offensiva francese, 1945.


In conclusione: Sì, la storia militare francese durante "l'era moderna" non è stata gloriosa come la campagna di Napoleone, o la guerra di Luigi 14, ma la Francia di oggi è il 5° esercito più grande d'Europa, il 1° esercito d'Europa e il francese combatté valorosamente durante la prima guerra mondiale e la Francia libera giocò un ruolo cruciale per la vittoria nel 1945.


mercoledì 31 agosto 2022

Napoleone è un eroe o un dittatore?

 


Era decisamente un dittatore, in quanto governava da solo. Se fosse un eroe dipende dal punto di vista. Era religiosamente tollerante, ha investito molto nelle infrastrutture della Francia ed è stato uno dei generali di maggior successo di tutti i tempi. ha anche iniziato guerre per ambizione personale e ha ucciso centinaia di migliaia di persone.


martedì 30 agosto 2022

Quale famoso cavallo apparteneva a Napoleone?

Incontra Marengo!



Marengo era un piccolo, robusto, veloce, grigiastro destriero arabo, chiamato così per la vittoria di Napoleone a Marengo, dove per la prima volta portò il suo maestro al sicuro. Cavallo preferito di Napoleone, si dice che lo abbia cavalcato attraverso molte campagne tra il 1800 e il 1815. Fu portato in Francia dall'Egitto nel 1799, quando aveva circa 6 anni. Si diceva che potesse galoppare per 80 miglia in 5 ore. Marengo fu catturato dopo Waterloo e portato in Inghilterra dove trascorse il resto della sua lunga vita come celebrità equina e trofeo di guerra vivente, morendo nel 1831. Le sue ossa risiedono attualmente al National Army Museum UK, come una mostra di alto livello.