La battaglia di Fredericksburg del 1862 è stata una delle più sanguinose della guerra civile americana.
Le truppe Nordiste avevano caricato più volte le linee confederate, ma erano state respinte ogni volta ed il campo era disseminato di corpi di soldati dell'Unione morti e feriti.
I feriti, coscienti, gridavano dal dolore e dall’arsura, ma sarebbe stata una morte certa per chiunque dei loro compagni che avesse tentato di attraversare il campo per soccorrerli.
Ma quelle angosciose grida commossero il soldato confederato Richard Rowland Kirkland, che chiese il permesso al generale Kershaw di portare l'acqua ai feriti. Il generale cercò di dissuaderlo dalla missione suicida, ma con riluttanza diede il permesso a Kirkland.
Richard scavalcò il muro di pietra ed i proiettili iniziarono subito ad abbattersi su di lui mentre si precipitava verso il ferito più vicino. Il fuoco però si arrestò non appena le truppe dell'Unione si resero conto di cosa stava facendo.
Kirkland sollevava la testa di ogni ferito e dopo aver messo lo zaino sotto la nuca dei compagni avvicinava una borraccia alle labbra degli uomini. Quando finì l'acqua, valicò la sua muraglia e la battaglia riprese, ma il suo operato non era terminato: ritornò nuovamente sul campo di battaglia armato solo di acqua ed il fuoco si arrestò nuovamente.
Nessun altro ebbe il coraggio di aiutarlo, e per 90 minuti prestò soccorso a tutti i feriti da solo.
Kirkland morì meno di un anno dopo nella battaglia di Chickamauga, ma il suo coraggio e la sua umanità resteranno per sempre nel ricordo dei posteri.
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