giovedì 30 settembre 2021

La scoperta archeologica più strana mai trovata

Ebbene, nel 1881 in Egitto fu scoperta una strana tomba.

All'interno, hanno scoperto una mummia ricoperta di lana di pecora e con le gambe e le braccia legate. La cosa più inquietante, tuttavia, era che ciò che restava del suo viso aveva una profonda espressione di disperazione e agonia, come se stesse urlando.

A quel tempo le teorie per cercare di spiegare questo gesto andavano da avvelenamenti o torture poco prima della morte.

In realtà tutto ciò è dovuto al processo di decomposizione della carne, che fa cadere la mascella, lasciando la bocca aperta come se fosse un inquietante grido disperato.

Quindi furono battezzati come "Le mummie urlanti"




mercoledì 29 settembre 2021

Se non ci fosse stato il Risorgimento, che assetto politico avrebbe potuto avere oggi l’Italia?

Consideriamo una cosa importante prima di tutto: l'impero d'Austria nel 1858 era pressappoco così composto



In blu troviamo gli italiani che, in verità, erano presenti anche sulle coste dalmate e istriane (meno nel loro interno) tra cui la città di Fiume.

Apparentemente non sembra granché, ma, considerata come popolazione complessiva, era la terza "etnia" (passatemi il termine) dell'Impero, dopo i tedeschi e gli ungheresi.

A livello economico era la seconda area più industrializzata e ricca.

Venezia e Milano erano la seconda e terza città più popolose, venendo subito dopo Vienna, mentre Trieste era il porto principale dell'Adriatico e uno dei più importanti del Mediterraneo.


Questo senza considerare la vivacità culturale di Milano fin dalla fine del Settecento e l'unicità di Venezia.

A mio personalissimo parere, l'Austria prima o poi qualche concessione alle minoranze italiane l'avrebbe dovuta pur dare.

Forse se Massimiliano fosse subentrato al fratello Francesco Giuseppe le avrebbe concesse senza indugio.

Del resto, se nella nostra linea temporale fu costretta a un certo punto a dare all'Ungheria l'autogoverno, diventando una federazione a tutti gli effetti, a maggior ragione questo sarebbe avvenuto anche con gli italiani.

Difficile quindi pensare che la situazione post 1815 sarebbe perdurata fino a oggi senza varianti di sorta.

Già con il Congresso di Vienna si andò (tanto in Germania, quanto in Italia) alla semplificazione e tale processo sarebbe proseguito.

Magari in un futuro non lontano gli Stati più piccoli e meno popolosi (Modena, Parma e Toscana) o si sarebbero fusi tra loro, o perlomeno avrebbero formato come minimo un qualcosa di simile al Benelux, trampolino di lancio per una Confederazione.

Lo Stato Pontificio era ormai un relitto medievale destinato prima o poi a evolvere in qualcos'altro.

Magari il papa, nel corso degli anni, avrebbe assunto un livello sempre più simbolico a livello politico sul fac-simile del monarca inglese, limitandosi alle sue funzioni spirituali.

Così anche il Governo stesso dello Stato Pontificio si sarebbe sempre più laicizzato per gli stessi motivi: ai cardinali legati e vescovi sarebbero subentrati ministri o governatori "civili"

Io pertanto resto dell'idea che gli ideali della Rivoluzione Francese, seppure sconfitti sui campi di battaglia, non se ne sarebbero andati così facilmente.
Prova ne saranno le "Rivoluzioni" successive che avranno sempre come epicentro Parigi.
Quindi l'evoluzione da monarchie simil-assolute a quelle perlomeno costituzionali sarebbe stato un passaggio pressoché obbligato.

Allo stesso modo modo la secolarizzazione, iniziata già a metà Settecento, sarebbe proseguita.

Se non intervenissero fattori esterni (cosa assai improbabile, ma vabbé) oggi potremmo avere una situazione del genere.
Un Nord Italia (composto grossomodo dalle attuali Lombardia, Veneto, Friuli e Trentino) che farebbe parte dell'Impero Austro-Italo-Ungarico con una larga autonomia interna e con università di lingua italiana.

Un regno di Sardegna, uno Stato Pontificio solo di nome, una Federazione tra Toscana e Ducati Padani nel resto del Centro-Nord e un Sud Italia assai simile al Portogallo o alla Grecia attuali.


martedì 28 settembre 2021

Perché Napoleone non invase mai la Svezia?

E perché avrebbe dovuto farlo se il futuro erede al trono era nientemeno che un suo generale? Almeno così credeva ma si sa che i francesi sono noti per non onorare mai la parola data!


Il generale Bernadotte, inizialmente Maresciallo dell'Impero, tradì Napoleone diventando Re di Svezia e alleandosi con i suoi nemici per salvare la sua corona!


lunedì 27 settembre 2021

Se Napoleone fosse stato il generale della Francia durante la seconda guerra mondiale, pensi che il paese avrebbe fatto meglio o peggio?

Si dice che, quando i francesi invasero la Prussia, Napoleone abbia voluto rendere omaggio alla tomba di Federico il Grande e abbia detto ai suoi soldati: ''Signori, toglietevi il cappello: se fosse ancora vivo, oggi non saremmo qui''. Se nel 1940 Napoleone fosse stato ancora vivo, Hitler non sarebbe arrivato a Parigi!



Napoleone rende omaggio alla tomba di Federico il Grande, l'uomo che fece tremare l'Europa nel '700!


domenica 26 settembre 2021

Un personaggio storico poco famoso che ha avuto una vita impressionante

La vita di Jean Thurel.

Fu un soldato francese vissuto dal 1698 al 1807; oltre alla sua straordinaria longevità, la cosa più stupefacente fu che servì nella fanteria di linea francese per 75 anni.



Nel 1716 Thurel si arruolò nell'esercito francese e nel suo primo scontro, avvenuto nel 1733 durante l'assedio di Kehl, nell’ambito della guerra di successione polacca, fu sparato al petto con un moschetto e sopravvisse.

Nel 1747, durante l'assedio di Bergen, il reggimento di Thurel occupò la città ma il soldato rimase indietro e si trovò solo. Quindi scalò le mura della cittadella in qualche modo e vi entrò in modo da non perdere la sua compagnia.

Nel 1759, durante la battaglia di Minden nella Guerra dei Sette Anni, fu ferito alla testa da una spada per sei volte e riuscì a sopravvivere.

Ma la fortuna di Thurel era una sua prerogativa unica, visto che tre dei suoi fratelli furono uccisi nella battaglia di Fontenoy nel 1745, ed uno dei suoi figli fu ucciso nella battaglia navale delle Saintes nel 1782.

Nel 1787, quando Thurel aveva 89 anni, il suo reggimento stava marciando lungo la costa francese. A causa della sua età, i suoi ufficiali gli offrirono una carrozza per sedersi per la marcia, ma Thurel rifiutò e percorse l'intera distanza a piedi, affermando di non avere mai marciato in carrozza prima e non aveva intenzione di iniziare a farlo.

Sempre nel 1787, Thurel incontrò personalmente il re di Francia Luigi XVI che gli concesse una bella pensione quando si ritirò nel 1792. Nel 1800 incontrò un suo grande ammiratore, che peraltro divenne in quello stesso anno imperatore: Napoleone.

Ma in tutti quegli anni di carriera Thurel con che grado si è ritirato dal servizio militare? Gli furono offerte promozioni molte volte, ma ogni volta rifiutò e rimase un soldato semplice dell’esercito francese per 75 anni.


sabato 25 settembre 2021

Perchè Napoleone decise di porre da solo in testa la corona di ferro?


Semplice. Significava che non riconosceva nessuna autorità superiore alla sua. Al contrario, ad esempio, di Carlo Magno che invece fu incoronato dal papa.
Del resto la sua incoronazione nel maggio del 1805 come re d'Italia non fu altro che la versione minore di quanto già avvenuto nel dicembre del 1802 quando si autoincoronò imperatore dei francesi.


Lo schema seguito fu esattamente lo stesso.




venerdì 24 settembre 2021

giovedì 23 settembre 2021

Un fatto apparentemente irrilevante, che ha portato a grandi cambiamenti storici


Nel 1793, i neo nati Stati Uniti d'America avevano bisogno di un sistema di misurazione standard perché gli Stati stavano usando un miscuglio di sistemi. Ad esempio, a New York si utilizzavano i sistemi olandesi e nel New England quelli inglesi.
Fu così che il terzo presidente degli Stati Uniti, Thomas Jefferson, richiese dalla Francia un cilindro di rame da 1 kg, da utilizzare come standard di peso nell'adozione del sistema metrico negli Stati Uniti.
Quella era infatti l'opzione più accreditata, dato l'ampio utilizzo in Europa, che rimaneva il principale se non esclusivo partner commerciale degli Stati Uniti.
Ma la nave che trasportava il rame venne portata fuori rotta nei Caraibi da una terrificante tempesta, e una volta lì venne assaltata e saccheggiata dai pirati.
Fu così che il sistema metrico decimale non arrivò mai sul suolo americano. Non fu l'unica occasione in cui si parlò dell'adozione del sistema metrico negli Stati Uniti, ma certamente la prima e più eclatante.





mercoledì 22 settembre 2021

La tomba di Napoleone

Les Invalides: La Tomba di Napoleone @Parigi – CultureFor



Napoleone è sepolto a Les Invalides a Parigi.
Come quasi tutti sanno Bonaparte morì a Sant'Elena, più precisamente a Longwood località dove il governo inglese lo teneva praticamente prigioniero sotto le grinfie del subdolo carceriere e governatore dell'isola Hudson Lowe.
Era il 5 maggio 1821 e non furono rispettate le ultime volontà dell'Imperatore che desiderava essere sepolto a Parigi. Gli fu riservata a Sant'Elena una umile sepoltura ultimo oltraggio degli Inglesi a colui che li aveva tenuti in scacco per quasi 20 anni.
Solo nel 1840 Napoleone ritornò sul suolo patrio. Il re Luigi Filippo consentì che Napoleone riposasse a Parigi. Di seguito la testimonianza degli atti di quei giorni:
Napoleone avrà tomba, a seconda dell'ultimo suo voto, su le sponde della Senna."A Al re Luigi Filippo spetta il vanto d'aver restituito alla Francia le ceneri del Grandeche sì gloriosamente presiedè alle sue sorti. Il 12 maggio 1840 il Ministro degli Interni francese annunziò al Senato la decisione del Re.
Fu scelto il luogo dove raccogliere le spoglie di Napoleone con queste motivazioni:
Ei fu Imperatore e Re; fu il legittimo sovrano della Francia.
Esser dovria tumulato a San Dionigi: ma a Napoleone si debbe assai più che la sepoltura ordinaria dei Re: ei debbe comandar, regnare ancora là dove riposano i soldati della patria, là dove s'inspireranno pur sempre coloro cui Dio chiamerà a difenderla.
Su la sua tomba sarà deposta la sua spada.
« Innalzerà l'arte sotto alla cupola, nel mezzo del tempio consecrato dalla religione al Dio degli eserciti, un sepolcro, per quanto il possa umano ingegno, degno del nome che vi debb'essere scolpito sopra. Alla greca sublime semplicità, accoppii il monumento maestose forme, e quell'aspetto di solidità che sembra sfidare l'azione del tempo. A Napoleone si debbe monumento durevole al par della sua memoria.
« L'assegnamento che per noi si chiede alle Camere ha per oggetto la traslazione agli Invalidi, la funebre cerimonia, la costruzione della tomba.
Il 15 ottobre del 1840 le spoglie di Napoleone lasciarono per sempre Sant'Elena e il 15 dicembre si svolsero i solenni funerali cui parteciparono centinaia di migliaia di persone. Molti erano i suoi soldati, i reduci delle tante battaglie.
Dal 16 al 24 di dicembre la chiesa degli Invalidi rimase aperta al pubblico e si contarono più di duecentomila visite giornaliere.
Oggi la tomba di Napoleone non è uno dei luoghi più visitati di Parigi, anzi la stessa avrebbe bisogno di qualche restauro, I devoti dell'Imperatore ancora numerosi stanno raccogliendo fondi.


La tomba di Napoleone all'Hotel des Invalides a Parigi


L'Hotel des invalides davvero non di prima classe come l'Hyatt , definitivamente non holiday inn o Hilton






martedì 21 settembre 2021

Da giovane Napoleone odiava i Francesi e promise di vendicare il sopruso all'Italia privata della Corsica

Se Napoleone vedesse la Francia oggi, cosa penserebbe? - Quora




Napoleone era nato proprio quando la Francia aveva da poco acquistato dalla Repubblica di Genova la Corsica. I Francesi non erano nuovi in Corsica, i Genovesi, infatti più volte li avevano chiamati a sedare le rivolte e i tentativi di indipendenza dei Corsi che erano riusciti a scacciare i nemici e a dichiarare la propria sovranità e indipendenza. Pasquale Paoli detto U babbu era stato l'artefice della vittoria degli indipendentisti. Quando i Francesi ebbero da Genova l'isola arrivarono con forze preponderanti e sconfissero mPaoli. I Bonaparte molto vicini a Paoli non persero tempo ad allearsi con i Francesi. carlo, il padre di Napoleone era una persona frivola, vanesia, spendacciona, ma politicamente accorto. Subito capì che doveva allearsi con i Francesi. Strinse amicizia, quindi col governatore francese dell'isola il Conte Marbeuf che si dice nutrisse più di un'attenzione verso la madre di Napoleone la bella Letizia Ramolino (esiste anche una teoraia per la quale Napoleone fosse figlio di Marbeuf).
Proprio grazie a Marbeuf Carlo ottenne di far studiare i propri figli in Francia a spese delloo Stato una volta comprovata la propria origime nobiliare.
Napoleone a 9 anni si imbarcò prima alla volta di Autun in collegio per imapare il Francese e poi all'accademia di Brienne per essere avviato alla carriera militare.
Per Napoleone i Francesi erano gli invasori per cui nutriva un sincero odio verso di loro. Rancore che era acuito dal fatto che i rampolli nobili di Brienne lo prendevano in giro proprio per le sue origini, per lo strano nome che aveva ( lo soprannominarono Pailee au Nez) e per il suo francese buffo e stentato. Napoleone covava rabbia dentro di sè e avrebbe voluto sinceramente tornare in Corsica e vendicarsi. La cosa fu possibile quando Paoli allo scoppio della rivoluzione tornò in Corsica. Napoleone approfittando di diversi periodi di congedo rientrò nell'isola e si mise a disposizione di Paoli che però memore del tradimento paterno lo mise in disparte. Le cose precipitarono i Bonaparte furono considerato dei traditori e dovettero scappare in Francia in fretta e furia. da quel momento Napoleone abbandonò l'idee antifrancesi non pensò più alla Corsica nè vi fece più ritorno. Bonaparte divenne un francese a tutti gli effetti cambiò il suo cognome da Buonaparte a Bonaparte e in fondo rinnegò totalmente le sue origini italiane e corse.


lunedì 20 settembre 2021

Perché Napoleone fallì

Napoleone: 5 cose che ci ha lasciato in eredità | best5.it


Napoleone non credo abbia fallito, anzi la sua figura storica resta una delle più importanti in assoluto.
Se ripercorriamo la sua parabola ci accorgiamo della grandiosità del personaggio.
Tutti sanno delle origini di Napoleone che nasce lontano dai luoghi più importanti dell'Europa e più precisamente in Corsica dilaniata da una guerra di liberazione e di indipendenza. Napoleone, di chiare origini italiane, passa la sua infanzia in maniera abbastanza spensierata educato da una madre severissima e da un padre più preoccupato del proprio aspetto che della sua prole.
Quando la Corsica diventa francese perdendo la sua indipendenza che aveva conquistato con la lotta di Pasquale Paoli, Carlo Bonaparte, il genitore di Napoleone si dimostra abile politico perchè si lega al partito francese e in particolare al Conte di Marbeuf governatore dell'isola (da sottolineare che alcuni storici malignano su una relazione tra il Conte e la madre di Napoleone Letizia Ramolino. Esiste addirittura una versione secondo cui napoleone sia figlio di Marbeuf). Il padre di Napoleone riesce a dimostrare che la sua famiglia è di nobili origini e Napoleone insieme al fratello maggiore Giuseppe può andare in Francia a studiare a spese del Re di Francia. Napoleone parte va prima ad Autun a imparare il francese poi a Brienne alla scuola militare. Di seguito viene ammesso alla scuola di Parigi dove diventa ufficiale.
Già in questa prima fase si può ammirare la forza di questo giovane proiettato a soli 10 anni in una nazione per lui straniera senza conoscerne la lingua, che perde il padre quando ha 15 anni, che è bullizzato dai compagni e che comunque riesce ad emergere e a raggiungere i propri risultati.
Napoleone si reca in Corsica al seguito del redivivo Paoli seguendo il suo sogno patriottico poi si rende conto che il suo destino è un altro e torna in Francia con la sua famiglia.
Il seguito è un crescendo rossiniano. Generale a 24 anni, conquistatore dell'Italia in pochi mesi. Visionario a tal punto da intraprendere una spedizione in Egitto in cui oltre ai successi militari consegue scoperte scientifiche importanti come la stele di Rosetta che svela il segreto dei geroglifici.
Torna in Francia conquista il potere e da quel momento è il dominatore incontrastato dell'Europa che cade ai suoi piedi.
Non solo vittorie militari, ma anche grandi riforme interne, Codice Civile, riforma della macchina dello Stato, scuole, università, grandiose opere pubbliche e anche il Concordato con la Chiesa Cattolica.
Errori ne commise, primo fra tutti concedere regni e corone ai suoi parenti, ma lì fu proprio l'indole corsa a venir fuori. Un altro errore fu l'invasione della Spagna che non aveva senso nè da un punto di vista militare che politico. La campagna di Spagna si rivelò un fallimento perchè impegnò le migliori truppe in uno scenario di guerriglia a cui le truppe napoleoniche non erano abituate e aprì un fronte inutile.
Proprio l'impegno spagnolo diede allo Zar il pretesto di venir meno agli accordi di Tilsit e Napoleone si rese conto che solo soggiogando la Russia poteva continuare a governare.
La campagna di Russia che tutti sottolinenano come il più grande sbaglio di Napoleone a quel punto, invece era necessaria e Napoleone l'aveva anche pensata e preparata alla perfezione. Uno sconfinato esercito che doveva spaventare lo Zar e portarlo dopo poche settimane a un accordo più sbilanciato a favore dei Francesi.
Le cose andarono male perchè i Russi non diedero battaglia e Napoleone non ebbe il coraggio di ritirarsi subito. Il resto è storia, l'incendio di Mosca e la faticosa ritirata durante il terribile inverno russo con l'esercito decimato dal freddo e dalle malattie.
Da quel momento l'esercito napoleonico non era più in grado di fronteggiare tutte le potenze europee coalizzate e anche nel fronte interno una certa stanchezza cominciava a venir fuori.
La parabola di Napoleone si esauriva, ma non si può parlare di fallimento. In quel preciso periodo storico il sentimento e le ragioni della Rivoluzione francese erano appena penetrate nei territori di Europa, ma non erano attecchite ancora, per cui la forza restauratrice degli eserciti austriaci, prussiani e russi era preponderante.
Napoleone anche se non avesse intrapreso altre guerre sarebbe stato defenestrato, forse qualche anno più tardi, ma la sua discendenza non avrebbe mai governato in Europa.
No, Napoleone non solo non ha fallito, ma ha contribuito a completare la Rivoluzione trasformandola e rendendola attuabile. Dei tre principi base rivoluzionari fratellanza, uguaglianza e libertà egli sacrificò la libertà, ma tenne in alto gli altri due.
Oggi Napoleone è un personaggio controverso alcuni lo reputano l'Orco che ha divorato nelle sue fauci generazioni di giovani che persero la vita nelle sue guerre, altri sottolineano come le guerre erano inevitabili e come Napoleone riuscì a dare un volto moderno alla Francia, ma anche a gran parte dell'Europa.






domenica 19 settembre 2021

Il primo uomo ghigliottinato


Nicholas Pelletier, 25 aprile 1792.


Condannato per furto e omicidio, ebbe la sfortuna di essere condannato quando la ghigliottina fu approvata da poco e venne usato per testarne l'efficienza. Accorsero in molti per vedere la macchina decapitare il malfattore, ma alcuni non videro lo spettacolo perché fu tutto così dannatamente veloce.



sabato 18 settembre 2021

Cosa fu la Gloriosa Rivoluzione e quali sono state le sue cause


Nel febbraio 1685, il re d'Inghilterra, Scozia e Irlanda Carlo II morì. Mentre aveva almeno 12 figli, nessuno di loro era di sua moglie Caterina di Braganza ed erano invece tutti illegittimi. Ciò significava che non aveva un figlio legale, ma aveva un fratello.
C'era solo un problema: il fratello James era cattolico.

Giacomo II d'Inghilterra, Scozia e Irlanda

Dall'interruzione di Roma e della Riforma inglese un secolo prima, l'Inghilterra e la Scozia avevano subito una serie di attacchi di crescente isteria anti-cattolica; c'erano molti cattolici, in particolare in Irlanda, ma nessuno voleva che avessero un fiuto di potere se potevano evitarlo. Non avrebbero nemmeno avuto il voto o sarebbero stati in grado di candidarsi per il Parlamento fino al 1829.
Inizialmente erano disposti a trascurare il cattolicesimo di James, prima perché pensavano che l'alternativa potesse essere il secondo round delle guerre dei tre regni (parte della quale era stata la guerra civile inglese) e in secondo luogo perché James, come Charles, era relativamente vecchio e senza un figlio. Aveva una figlia, Mary, ma Mary era una protestante sposata con una protestante. Si presumeva che James sarebbe morto abbastanza rapidamente e Mary avrebbe riportato il protestantesimo alla corona.

La figlia di James, Mary, in seguito Queen Mary II

Questa speranza fu infranta quando James, dopo aver tentato e non aver avuto un figlio per anni, alla fine lo fece nel 1688. Suo figlio, James Francis Edward, immediatamente soppiantò Maria come erede al trono e la prospettiva di un altro re cattolico dopo che questo ebbe andato via è cresciuto.
James quindi tentò di abrogare la legislazione anti-cattolica chiamata Test Act, che negava l'impiego pubblico a chiunque non fosse un protestante, passò durante il regno di Charles (Charles aveva favorito la tolleranza ma aveva aderito) e sospese entrambi gli inglesi e parlamenti scozzesi quando hanno rifiutato. Ciò ha ricordato a molte persone il regno di suo padre Carlo I, che aveva anche tentato di regnare senza il Parlamento. Non è andato bene e ha portato alle summenzionate Guerre dei Tre Regni.
Il tentativo di James di governare senza il Parlamento non andò molto meglio e quando si sentì che stava attaccando apertamente le Chiese di Inghilterra e Scozia, il suo sostegno prese un colpo di grazia, insieme alla sua autorità quando quei tentativi vennero visti fallire.
Nel frattempo, nella Repubblica olandese, lo Stadtholder, William of Orange, era preoccupato. Sapeva che il re di Francia, Luigi XIV (il famoso re Sole) aveva ambizioni territoriali nella regione, e sapeva anche che sia Carlo che Giacomo erano filo-francesi. I francesi avevano già provato a conquistarli una volta e potevano benissimo farlo di nuovo. Era preoccupato che l'Inghilterra potesse provare ad aiutare i francesi in questa impresa, come in effetti avevano l'ultima volta. James assicurò a William che sarebbe rimasto neutrale in caso di un attacco francese (William era dopo tutto il protestante sposato con la figlia di James, Mary), ma William non gli credette, e più James protestò e più William pensava che stesse effettivamente tramando con la Francia.

Guglielmo d'Orange, Stadtholder dei Paesi Bassi e re d'Inghilterra, Scozia e Irlanda

William vide le politiche interne che James stava perseguendo in Inghilterra e non gli piacque un po '; Era anche meno che divertito quando James ha inviato una lettera a Mary per esortarla a convertirsi al cattolicesimo. Alla fine, nel 1688, i francesi iniziarono a tassare le importazioni di aringhe olandesi e spostare le risorse navali dal Mediterraneo al Mare del Nord, che fu visto nei Paesi Bassi come un tentativo di mettere gli inglesi dalla parte di un attacco contro di loro. Gli olandesi decisero che la flotta inglese dovesse essere neutralizzata, o idealmente combattere con loro piuttosto che contro di loro. Cominciarono a costruire navi e reclutare uomini per una flotta di invasione.
Ora c'erano due gruppi che stavano attivamente pianificando il rovesciamento di James; uno in Inghilterra e uno guidato da William nei Paesi Bassi. William era determinato a invadere solo dopo aver avuto un ampio sostegno in Inghilterra, e alla fine lo ottenne.
La flotta olandese è partita per l'Inghilterra il 26 ottobre, molto tardi l'anno. Nonostante fosse stata inizialmente respinta e dispersa da una tempesta, la flotta olandese riuscì a riorganizzarsi ed entrò nella Manica. Hanno fatto sbarco a Torbay il 15 novembre.
William aveva portato 15.000 uomini tra cui la cavalleria, la maggior parte dei quali erano mercenari stranieri, inclusi ma non limitati a inglesi e scozzesi. Nel frattempo, James aveva 30.000 uomini ma molte delle sue truppe erano inesperte, mal rifornite e di lealtà discutibile. Per aggiungere ai suoi problemi, molte persone hanno iniziato a cambiare parte per unirsi a William. I francesi si sono persino offerti di inviare una forza propria per aiutarlo, ma James ha rifiutato perché pensava che sarebbe andato male.
La rivoluzione è stata spesso definita senza sangue, ma non è del tutto vero. C'erano sacche di resistenza realista a William, ma erano piccole e causarono solo lievi vittime. Quando William iniziò a marciare, le città lungo la strada gli aprivano le porte e le popolazioni di tutto il paese rendevano i loro sentimenti verso James abbastanza chiari attraverso la violenza, la posizione del re divenne insostenibile. Fuggì da Londra all'inizio di dicembre, gettando il sigillo nel Tamigi mentre andava. Fu comunque catturato, tornò a Londra ma se ne andò di nuovo il 23. A quel punto, anche la marina si era unita a William. Fu chiamato un parlamento e alla fine decise di far co-monarchi William e Mary, diventando re William III e Queen Mary II. In cambio, i nuovi monarchi cedettero alcuni dei poteri della monarchia al Parlamento.
Non è stata la fine però. James fece un altro tentativo di riconquistare il suo trono attraverso la Francia, che lo aiutò a invadere l'Irlanda. Questo fallì quando William lo sconfisse nella Battaglia del Boyne. Successivamente suo figlio, noto alla storia come il vecchio pretendente, assunse la causa giacobita e diverse rivolte in Scozia furono istigate con l'intento di riportare sul trono lui e i membri della sua dinastia.
Questi erano però tutt'altro che un semplice inglese contro i conflitti scozzesi, poiché talvolta sono caratterizzati oggi; c'erano inglesi giacobiti e guglieliti scozzesi. Un effetto immediato in Scozia fu il massacro di Glencoe, quando un clan scozzese non fu abbastanza veloce da giurare fedeltà a William per i suoi gusti, così ordinò ai soldati di fare loro una visita "amichevole" che divenne un bagno di sangue.


venerdì 17 settembre 2021

I lealisti americani


"Quando la loro causa fu sconfitta, circa il 15 per cento dei lealisti (65.000-70.000 persone) fuggirono in altre parti dell'Impero britannico, nella stessa Gran Bretagna, o nel Nord America britannico (ora Canada). I lealisti del sud si trasferirono soprattutto in Florida, che era rimasta fedele alla Corona, e ai possedimenti caraibici britannici. I lealisti del nord emigrarono in gran parte in Ontario, Quebec, New Brunswick e Nuova Scozia. Si chiamavano lealisti dell'Impero Unito. La maggior parte furono compensati con terre canadesi o con denaro britannico distribuito attraverso procedure formali di reclamo. I lealisti che hanno lasciato gli Stati Uniti hanno ricevuto oltre 3 milioni di sterline o circa il 37% delle loro perdite dal governo britannico. I lealisti che rimanevano negli Stati Uniti erano generalmente in grado di conservare le loro proprietà e diventare cittadini americani".
"Gli storici hanno stimato che tra il 15 e il 20% dei 2.000.000 di bianchi nelle colonie nel 1775 erano lealisti (300.000-400.000)".



giovedì 16 settembre 2021

Perché la Francia non è stata completamente smembrata alla fine delle guerre napoleoniche?


Perché aveva come ministro un tal Talleyrand, camaleontico personaggio che attraversò indenne Rivoluzione Francese, Napoleone e Restaurazione.
Il suo capolavoro politico lo compì proprio al Congresso di Vienna, quando dopo la caduta di Napoleone tutti volevano un pezzetto di Francia.
Lui non so come riuscì a convincere tutti che invece era meglio ridare la Francia al Re Luigi XVIII e mantenerla unita.
Un politico eccezionale, un Andreotti al cubo.



mercoledì 15 settembre 2021

Qual è stata la battaglia che ha piegato la volontà degli inglesi di sconfiggere gli americani?


Nella Guerra della Rivoluzione Americana, è stata sicuramente la Battaglia di Yorktown. Alla notizia della resa di Cornwallis, il più importante consigliere di re Giorgio alzò le mani e proclamò: "È tutto finito!


I rimanenti due anni di guerra videro gli inglesi affannarsi a difendere le loro colonie caraibiche dai francesi e dagli spagnoli. Ci riuscirono, e riuscirono ad assicurare la pace perdendo solo la Florida a favore della Spagna e sacrificando la metà occidentale del Quebec/Canada a favore degli americani.


La mappa qui sopra mostra quanto territorio fu ceduto dalla corona britannica alla Spagna e agli Stati Uniti nel 1783



martedì 14 settembre 2021

Perché si può affermare che Napoleone, da un lato abbia portato a compimento le istanze espresse nel corso della Rivoluzione francese, mentre dall’altro sia un passo indietro rispetto a fasi e a realizzazioni più avanzate della stessa rivoluzione?

La Rivoluzione Francese - Lessons - Tes Teach



La Rivoluzione francese fu un evento che ha sconvolse l'Europa. Il seme delle idee dell'Illumismo accoppiato a una grave crisi economica portò la Francia nel 1789 a sovvertire l'ordine costituito.
Quella che fu di fatto una rivolta di popolo che come sempre accade si mosse per fame divenne un modello per la costruzione di un nuovo ordinamento dello Stato. Repubblica costituzionalecome forma di governo, e tre capisaldi libertà, uguaglianza e fratellanza.
La rivoluzione mantenne le sue promesse?
No, perchè le varie fazioni si contesero il potere e a un certo punto fu la violenza a tyrionafre. Non andavano meglio le cose in politica estera. Le altre nazioni temendo il diffondersi del virus rivoluzionario dichiararono guerra alla Francia.
L'economia non decollava. I nuovi ricchi, i borghesi che avevano preso della nobiltà in una situazione così instabile non potevano certo prosperare.
Già da subito gli ideali della rivoluzione, nobili sulla carta non vennero messi in atto.
Arrivò poi Napoleone che sconvolse i piani del Direttorio che voleva governare con l'aiuto di un uomo forte militarmente. Bonaparte era fin troppo intelligente e scaltro e approfittò della situazione per assumere da solo il governo del paese.
Napoleone portò a naturale compimento la rivoluzione. Dei tre grandi ideali sacrificò sicuramente la libertà che fu soffocata, ma il suo governo si resse su l'altro grande pilastro l'eguagllianza.
Poche volte nella storia c'è stato un periodo in cui chiunque poteva affermarsi a prescindere dalle proprie origini. L'esempio più eclatante fu lo stesso Napoleone nato in un'isola che nemmeno si poteva considerare francese che fu in grado di prendere il potere e sedersi al fianco dei potenti della terra.
Non credo, quindi che Napoleone limitò gli ideali della rivoluzione, riuscì, invece a dargli una forma compiuta, un modello vincente e realizzabile, senza le utopie di alcuni pensatori dell'epoca.
Lo Stato francese per decenni si è retto sui codici e leggi emanate da Napoleone e su un'organizzazione amministrativa moderna ed efficiente.

lunedì 13 settembre 2021

I Danesi commettevano assassinii per venir giustiziati. Ritenevano che fosse un buon modo per andare in Paradiso




Nel '700, si riteneva che il suicidio portasse all'inferno. Le persone in stato di depressione uccidevano quindi bambini innocenti per evitare le fiamme dell'inferno.
Il soldato Michel Blödorn era bloccato sul patibolo in un pomeriggio di Giugno nel 1739. Sarebbe stato giustiziato per omicidio. Dalla sua bocca, risuonava un canto così forte che i toni potevano facilmente raggiungere l'udito di tante persone radunate al Kongens Nytorv a Copenaghen per assistere all'esecuzione.
L'esecutore gli fracassò uno stinco così le ossa si ruppero. Poi fu la volta dell'altro stinco, delle cosce e della parte inferiore e superiore delle braccia. Ma Michel Blödorn continuava a cantare.
Nemmeno quando l'esecutore pugnalò Michel sulla ruota del carro, che si trovava su un'impalcatura sulla forca fuori Østerport, se ne accorse.
Il tempo scorreva. A loro volta, i sacerdoti si avvicinarono all'uomo con una grande scala. Pregavano per lui. E aprirono un libro di canti così avrebbe potuto cantare con una voce chiara insieme alla folla. Qualunque cosa sarebbe accaduta, l'uomo gravemente ferito non poteva morire.
Quando si fece notte, ci fu un ordine dal Re: l'assassino Michel Blödorn sarebbe soffocato in silenzio.
Il soldato Tedesco Michel Blödorn commise il peggior crimine che si potesse commettere nella Danimarca del 1700. Uccise un altro essere umano per essere giustiziato lui stesso.
È stato un omicidio-suicidio. Questo fenomeno era molto diffuso nel 1700.
Le persone distrutte dalla vita (tendenti al suicidio) non riuscivano ad uccidere sé stessi. Invece, molto frequentemente assassinavano bambini o persone a caso. Lo scopo era quello di ricevere la pena di morte e successivamente essere giustiziati.
Nel 1536 ci fu una "riforma" della Chiesa in Danimarca. Il paese diventò da Cristiano-Cattolico a Evangelico-Luterano.
La nuova visione del Cristianesimo ebbe maggiore influenza nella vita quotidiana in Danimarca, tra le altre cose, perché le leggi del paese cambiarono in modo da corrispondere al pensiero di Lutero. Il cambiamento della legge significava che il motivo degli omicidi-suicidi era fondato.
Nel 1700, i cittadini in Danimarca erano generalmente molto più religiosi di oggi. E secondo la Chiesa, se ti suicidi andrai all'inferno.
In altre parti, le persone ricevevano un "biglietto diretto" per il Paradiso se si pentivano dei loro terribili atti prima dell'esecuzione. Questa percezione ebbe origine dalla visione del Cristianesimo del riformatore della Chiesa Martin Lutero (1483–1546).
Lutero credeva che ognuno si potesse salvare riconoscendo i propri peccati, pentendosi e credendo in Dio.
L'ultimo momento della vita era il più importante per redimere i propri peccati e credere in Dio, perché non si poteva più essere peccatori. Quindi se un condannato a morte si pentiva davvero, si credeva che la sua anima si sarebbe salvata.
Lutero diventò la ragione degli omicidi-suicidi.
L'ondata di suicidi venne attribuita a tutti i paesi Evangelico-Luterani nel Nord Europa.
A differenza della Chiesa Cattolica, i Luterani presero le leggi mosaiche della Bibbia molto sul serio, che richiedevano la pena di morte per omicidio.
Quando Dio chiese la pena di morte, non c'era molto da fare per le autorità Danesi timorate da esso. Pose la Danimarca (e gli altri paesi Evangelico-Luterani) in una situazione molto particolare:
Da un lato, gli assassini dovevano essere giustiziati.
Dall'altro, gli assassini potevano sfuggire al tormento dell'inferno.
Stimolò le persone tendenti al suicidio, a diventare assassini.
Lo Stato introdusse la condanna più dura della storia.
Quando i suicidi-omicidi furono devastanti per diversi anni, la magistratura Danese pensò che qualcosa non andasse.
I funzionari realizzarono che le condanne non funzionavano, ma al contrario, persone innocenti a caso venivano uccise da killer suicidi.
Lo Stato era profondamente preoccupato. Così reagì legiferando che i killer suicidi dovessero ricevere la pena più dura della storia della Danimarca.
I killer suicidi sarebbero dovuti essere frustati e fracassati.
Il soldato Michel Blödorn ricevette una delle condanne più dolorose nel 1739. Quando era un soldato, la punizione diventò particolarmente dura.
Al tribunale militare (in qualità di condannato), la condanna per omicidio-suicidio era: frustate una volta a settimana per 9 settimane fino all'esecuzione. Poi il soldato doveva essere massacrato e lasciato in vita sulla ruota per morire per mezzo delle sue ferite.
Nel diritto civile (come i comuni cittadini condannati) i killer suicidi dovevano essere parzialmente bruciati cinque volte sulla strada dall'arresto al patibolo. Poi le loro mani mozzate, dopo che la testa veniva tagliata. Alla fine, il cadavere veniva esposto su una grande ruota per deridere, spaventare e allertare.
Le persone credevano che l'esecuzione fosse un modo sicuro per la salvazione. Nonostante le punizioni per suicidio fossero diventate folli, aiutarono le persone. Dal punto di vista della popolazione l'esecuzione era vista come un modo per redimere l'anima. Le canzoni furono scritte e preformate, raccontando come gli assassini fossero entusiasti di farsi giustiziare. Non vedevano l'ora di raggiungere il paradiso in abiti bianchi dinanzi al trono di Dio. La credenza era che più dolorosa fosse stata l'esecuzione, maggiori sarebbero state le probabilità di andare in paradiso.
Nel 1700, i killer suicidi uccidevano mediamente in un anno: 1,5 persone per 100 000 abitanti a Copenaghen.
L'intuizione fu nociva per quanto riguarda gli sforzi dello Stato di trovare una punizione molto severa che potesse fermare i killer suicidi.
Poiché le condanne pesanti non funzionarono, uno degli avvocati più rispettati del 1700, Henrik Stampe, suggerì che la soluzione a questo grande problema era l'abolizione della pena di morte per gli omicidi-suicidi.
Tuttavia, era contrario alla pena di morte divina imposta dai paesi Luterani per oltre 200 anni. Pertanto, la proposta venne inizialmente rifiutata da teologi, avvocati e dal governo. Tuttavia, il numero di suicidi continuava a crescere, e dieci anni dopo il 1767, la proposta di Stampe diventò legge. Ora gli assassini venivano frustati una volta l'anno e sottoposti ai lavori più massacranti e usuranti. Alla fine rallentò gli omicidi-suicidi.
In questo modo la Danimarca diventò il paese pioniere una volta abolita la pena di morte. Ma non fu qualcosa per cui andavano fieri. La decisione fu una violazione della conoscenza religiosa del sistema criminale. Eventualmente, altri paesi seguivano, inclusa la Prussia.
Si potrebbe pensare che gli omicidi-suicidi siano un fenomeno fermo al 18° secolo. Ma anche oggi, terribili omicidi sono commessi in paesi dove vige la pena di morte. Infatti, sono anche conosciuti come omicidi-suicidi. I ricercatori trovarono diversi assassini che commisero reati con l'obiettivo di essere giustiziati. Gli omicidi-suicidi negli Stati Uniti d'America non sono così frequenti come nel 1700. Ma mostra che il suicidio è una condizione per andare incontro alla pena di morte. Ci saranno sempre persone che si sentiranno attratte dall'essere giustiziati.


domenica 12 settembre 2021

Alcune curiosità su Cavour


  • Nonostante il suo aspetto non proprio avvenente (almeno per i canoni odierni) Cavour aveva molto successo con le donne. Tra le sue amanti più famose vi furono Anna Schiaffino Giustiniani, Clementina Guasco di Castelletto, Emilia Gazelli Pollone, Melanie Waldor, Hortense de Meritens.

  • Divenne paggio del principe, ma di malavoglia. Si lamenterà per tutta la vita infatti di aver dovuto indossare la "livrea da servo", che definì anche livrea da gambero. In più occasioni disse apertamente ciò che pensava di quel ruolo di sudditanza, suscitando le ire dei suoi superiori e mettendo suo padre (che aveva insistito per fargli avere quel ruolo) in imbarazzo. Ecco la livrea da gambero, come dargli torto.

  • Aveva un carattere molto fiero. Durante i suoi anni accademici fu posto in arresto con l'ordine del giorno 12 agosto 1823 per aver detenuto due libri proibiti, i Débats e la Gazette de France secondo il rapporto ufficiale, Fanny ou l’orpheline e L’ile inconnue secondo lo stesso Cavour. In ogni caso, Cavour dichiarò che i libri non potevano essere cattivi in quanto provenienti dalla biblioteca del padre (nobile rispettabilissimo) e che non intendeva chiedere scusa. Alla fine fu costretto a chiedere scusa con una lettera nella quale pare abbia fatto numerosi giri di parole.
  • Fu scomunicato da papa Pio IX per aver approvato (e in realtà anche voluto) la cosiddetta "legge sui conventi", che prevedeva la soppressione di tutti gli ordini religiosi non dediti all'assistenza dei mendicanti o dei malati.
  • Era un assiduo giocatore di scacchi e frequentava alcuni dei più famosi giocatori dell'epoca, come Deschapelles. Le sue partite abituali avvenivano al Caffè Florio di Torino, raduno di molti giocatori d'azzardo.
  • Nonostante sia considerato uno dei padri dell'unità d'Italia, Cavour parlava molto male l'italiano (e se ne rammaricava spesso), poiché la lingua parlata in casa sua (come in tutte le case dei nobili legati ai Savoia) era il francese.




sabato 11 settembre 2021

Napoleone Bonaparte era un narcisista


Napoleone Bonaparte – I fuori…claasse!

Napoleone alla fine della sua parabola probabilmente si innamorò di se stesso, ma a chi non sarebbe capitato dopo le sue innumerevoli conquiste?
Il tratto più notevole, però della personalità di Napoleone era l'ambizione.
La sua sete di affermazione veniva da lontano, dai primi anni della sua vita quando giovanissimo venne strappato ai suoi giochi di bambino in Corsica per essere mandato a studiare in Francia. Il suo accento italiano, il suo strano nome, la sua nobiltà incerta lo portarono a isolarsi dai compagni che non perdevano occasione per bullizzarlo.
Fu in quegli anni che Napoleone sentì crescere la rabbia in se stesso, cominciò a credere di essere diverso, un predestinato e lottò con tutte le sue forze per affermarsi.
Pensò a varie strade anche a un matrimonio di comodo con una benestante e questo accadde quando si fidanzò con Desirèe Clary sorella della moglie del fratello Giuseppe e figlia di un ricco mercante, ma poi scelse diversamente.
La sua amante, dopo la parentesi passionale con Giuseppina divenne il potere.
La morte non è nulla, ma vivere senza gloria è morire ogni giorno soleva dire spesso e queste parole incarnano tutto lo spirito di Bonaparte.
Il resto della storia è conosciuto da molti, Napoleone conquistò l'Europa intera, divenne Imperatore dei Francesi, sconfisse in epiche battaglie gli eserciti avversari per poi finire lui stesso sconfitto e relegato in esilio.
Narcisista? Più che narcisista convinto del suo genio, innamorato della sua testa, dei suoi pensieri dei suoi ragionamenti. Napoleone voleva essere obbedito e raramente accettava consigli- Questo in parte determinò la sua caduta, ma ripeto difficile non credere a se stessi quando la vita ti concede così tanto.


venerdì 10 settembre 2021

Come fece il marchese de Lafayette a diventare generale nell'esercito degli Stati Uniti già a 19 anni?


L'esercito americano era davvero a corto di militari addestrati di qualsiasi tipo.
Questo ragazzino aristocratico aveva ricevuto un'educazione tradizionale francese completa; che comprendeva anche le questioni militari:


Washington aveva comandato la milizia ed era in gran parte autodidatta.
Era contento di avere Lafayette.
Gli altri suoi ufficiali non erano addestrati in questioni militari e stavano imparando sul campo.
Lafayette era un passo avanti.
C'era un altro generale con Washington, Friedrich Wilhelm von Steuben, prussiano, che redasse tra l'altro il programma di addestramento dei militari americani ed era a capo dello staff di Washington stesso negli anni finali della Guerra d'Indipendenza.
Beh, aveva gonfiato (e non di poco) il suo curriculum per entrare nell'esercito americano.
E Washington lo stimava tantissimo.



Fu infatti un eccellente ufficiale di comando e un addestratore di soldati.
Insomma, non avendo nulla, questi due sembravano piuttosto buoni.
Ed entrambi si dimostrarono più che buoni.




giovedì 9 settembre 2021

Come mai la Russia è così difficile da conquistare (Napoleone è Hitler hanno fallito)

Napoleone in Russia | Storie e storia


Si tratta di un paese di dimensioni enormi, con condizioni climatiche estreme, fiumi difficili da attraversare, con grandi difficoltà logistiche per i rifornimenti, con una popolazione (e quindi con un esercito) numerosa, ma con una densità bassissima, quindi con grandi distanze tra le principali città.
In teoria bisognerebbe riuscire sia a sconfiggere l'esercito russo (che è sempre stato molto forte) sia a occupare il territorio in pochi mesi, prima dell'arrivo dell'inverno renda impraticabili le strade e faccia una strage delle truppe, ma è di fatto un'impresa impossibile con metodi tradizionali: Napoleone e Hitler sono arrivati fino a Mosca, (Napoleone è riuscito a prenderla, Hitler si è fermato ai suoi sobborghi), ma anche conquistando Mosca c'è ancora un territorio immenso già solo per arrivare agli Urali.
Inoltre la Russia ha sempre avuto la "fortuna"/"Sfortuna" di essere governata da regimi, come quello Zarista e quello Sovietico, che in genere si preoccupava poco della popolazione, tanto da imporre una resistenza a oltranza nonostante le perdite civili e militari.