La risposta che sto per dare non è forse quella che ci si aspetta, perché riguarda da una parte le tattiche militari e dall’altra la diffusione di alcuni accessori più che delle armi da fuoco stesse.
Ma facciamo un passo indietro. Le fanterie medioevali erano composte essenzialmente da un mix di fanteria pesante armata con armi in asta (lance e più tardi alabarde e picche, per contrastare le cariche di cavalleria) e fanteria leggera armata di armi da getto (principalmente balestre, ma anche archi, fionde e giavellotti). La tattica base degli eserciti comunali italiani, ad esempio era di proteggere i balestrieri dietro ai muri di scudi formati dai palvesari.
Questa struttura rimase simile anche dopo l’invenzione delle armi da fuoco, il cui caricamento lento rendeva indispensabile avere ancora delle armi bianche per difendere archibugieri e moschettieri dalle cariche di cavalleria. Grossomodo per tutto il Cinquecento e il Seicento si combattè così. Ad esempio era famoso il Tercio spagnolo che vedi rappresentato qui sotto: si vede bene come picchieri e moschettieri si difendessero a vicenda.
I cambiamenti che resero obsolete le armi in asta furono due, ed avvennero più o meno entrambi verso la fine del ‘600.
La diffusione della cartuccia permise di ricaricare molto più velocemente il moschetto rendendo davvero un azzardo per le cavallerie provare ad attaccare tra una scarica e l’altra. Si trattava, come dice il nome, di un pacchetto di carta che conteneva la dose esatta di polvere per l’innesco, per lo sparo e la pallottola. Un fante bene addestrato poteva così ricaricare in circa 15-20 secondi. Disponendo i moschetti su più file, si poteva rendere davvero breve lo spazio tra una scarica di pallottole e l’altra.
Verso la fine del Seicento venne perfezionata anche la baionetta con l’innesto che da essa prende il nome. Montata su una canna abbastanza lunga, permetteva al moschettiere di colpire un uomo a cavallo e quindi difendersi da solo dalle cariche di cavalleria. Rispetto alle baionette più antiche, che andavano infilate nella canna, permetteva di avere contemporaneamente un’arma da fuoco e un’arma in asta.
Questi due “accessori” del moschetto resero possibili le fanterie armate di sole armi da fuoco. Nella foto seguente puoi vedere come due file di moschettieri si alternavano in epoca napoleonica, una a ricaricare, l’altra a sparare e difendere l’altra con le baionette.
La cavalleria continuò per molto tempo ad usare lancia e sciabola, anche per la difficoltà di portare in sella più di un paio di pistole monocolpo già cariche. Finché l’invenzione della pallottola Miniè rese i moschetti così precisi da lontano da rendere le cariche di cavalleria all’arma bianca un vero suicidio.
La famosa carica di Balaclava e il bagno di sangue che ne seguì ne fu un esempio chiarissimo.
Quindi la risposta è che le armi bianche divennero obsolete a fine ‘600 per la fanteria e nella seconda metà dell’800 per la cavalleria.
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