sabato 1 gennaio 2022

Perché Giuseppe Bonaparte venne chiamato fantoccio?

Perché fu uno dei cosiddetti ''Re-parenti di Napoleone'': Napoleone non si fidava degli altri sovrani e così, per consolidare il suo dominio, mise sui troni d'Europa tutti i suoi fratelli e sorelle. Giuseppe fu proclamato Re di Spagna dopo che Napoleone costrinse il legittimo Re Carlo IV e il figlio Ferdinando ad abdicare. É ovvio che per uno spagnolo del tempo il vero Re fosse Carlo e non un francese imposto dall'usurpatore.



Qui la famiglia di Carlo IV rappresentata da Francisco Goya. Sembrano tutti delle scimmie, vero? Questo perché Goya, sebbene fosse pittore di corte, era un afrancesado, cioè un sostenitore di Bonaparte e dei francesi.


venerdì 31 dicembre 2021

Cosa sarebbe potuto cambiare a Waterloo se Napoleone avesse avuto Davout, il suo miglior maresciallo, al posto di Ney?

Se Davout fosse stato a Quatre Bras il 16 giugno, Napoleone avrebbe vinto la campagna quel giorno.

Davout avrebbe compreso chiaramente la strategia di Napoleone di sopraffare una parte di una forza nemica divisa, e non avrebbe mai impedito al corpo di D'Erlon di muoversi per unirsi a Napoleone a Ligny nel modo incredibile di Ney.

Davout potrebbe anche aver ottenuto una vittoria difensiva tipo Auerstdat a Quatre-Bras.

A Waterloo, non avrebbe mai impegnato eccessivamente le riserve di cavalleria francese e probabilmente avrebbe convinto Napoleone a impiegare strategie di attacco ai fianchi.



giovedì 30 dicembre 2021

Chi fu “l’arcangelo della morte” ?

Questo fu il soprannome di Louis Antoine de Saint-Just, il più giovane dei protagonisti della Rivoluzione francese.



Nato nel 1767, studiò da avvocato e nel 1792, con la proclamazione della Repubblica, riuscì finalmente a farsi eleggere nella Convenzione e qui ebbe la prima vera occasione della sua vita: il processo a Luigi XVI.

La sua arringa finì per condannare a morte il sovrano nel 1793. Divenne amico di Robespierre, e si distinse subito come uno dei più strenui difensori dell’unità rivoluzionaria e nello stesso tempo come implacabile nemico di tutte le fazioni in cui si era frantumata la Rivoluzione.

Saint-Just sognava una società ispirata al filosofo Rousseau composta di piccoli coltivatori e artigiani indipendenti retta dall’amicizia e dalle virtù civiche. Fu anche uomo d’azione e partì per il fronte organizzando i rifornimenti, le gerarchie e gli armamenti adeguati per contrastare i prussiani.

Fu fautore delle leggi dei sospetti, che toglieva ogni diritto civile agli oppositori e li condannava alla ghigliottina al più lieve sospetto di infedeltà agli ideali rivoluzionari.

Questo clima del terrore gli si ritorse contro e divenne vittima della violenza rivoluzionaria: arrestato all’Hotel de la Ville, restò impassibile anche mentre fu portato al patibolo. Morì senza pronunciare alcuna parola all’età di ventisei anni.


mercoledì 29 dicembre 2021

Napoleone dipinse i francesi come musulmani quando invase l'Egitto?

Ecco cosa disse Napoleone:

"Non ho mai seguito nessuno dei principi di quella religione. Non ho mai pregato nelle moschee. Non mi sono mai astenuto dal vino, né sono stato circonciso, né l'ho mai professato. Ho detto semplicemente che eravamo amici dei musulmani, e che Ho rispettato Maometto, loro profeta, il che era vero, lo rispetto adesso.

Volevo che gli imam facessero pregare per me nelle moschee, in modo che la gente mi rispettasse ancora più di quanto non facesse in realtà e mi obbedisse più prontamente. Gli Imam risposero che c'era un grande ostacolo, perché il loro Profeta nel Corano aveva inculcato loro che non dovevano obbedire, rispettare o mantenere la fede con gli infedeli, e che ero sotto quella denominazione. Ho quindi chiesto loro di tenere una consultazione e vedere cosa era necessario fare per diventare un musulmano, poiché alcuni dei loro principi non potevano essere praticati da noi. Che, quanto alla circoncisione, Dio ci aveva resi inadatti a questo. Che, rispetto al bere vino, eravamo dei poveri freddi, abitanti del nord, che non potrebbero esistere senza di esso.

Si consultarono di conseguenza, e in circa tre settimane emisero una fatwa, dichiarando che la circoncisione poteva essere omessa, perché era semplicemente una professione; che in quanto a bere vino, potrebbe essere bevuto dai musulmani, ma che coloro che lo hanno bevuto non sarebbero andati in paradiso, ma all'inferno. Ho risposto che questo non avrebbe funzionato; che non avevamo occasione di farci musulmani per andare all'inferno, che c'erano molti modi per arrivarci senza venire in Egitto, e volevamo che si tenesse un'altra consultazione.

Dopo aver deliberato e combattuto insieme per credo tre mesi, alla fine decisero che un uomo poteva diventare un musulmano, e né circoncidere né astenersi dal vino; ma che, in proporzione al vino bevuto, si devono fare delle opere buone. Poi ho detto loro che eravamo tutti musulmani e amici del Profeta, cosa che credevano davvero, poiché i soldati francesi non andavano mai in chiesa e non avevano sacerdoti con loro. Perché devi sapere che durante la Rivoluzione non c'era alcuna religione nell'esercito francese. Menou," continuò Napoleon, "diventò davvero maomettano, motivo per cui l'ho lasciato indietro."

—(Voci da Sant'Elena.)]"


martedì 28 dicembre 2021

Una delle tattiche militari improvvisate meglio riuscite?

La “sottile linea rossa” fu una tattica improvvisata adottata dai soldati britannici nella battaglia di Balaclava, durante la Guerra di Crimea (1853-1856).



Il 25 ottobre 1854, per difendere il proprio campo da una sortita dei russi, assediati nella città di Sebastopoli in Crimea, il 93º Reggimento di fanteria inglese Highlanders si schierò contro la cavalleria nemica su due file, anziché quattro com’era la prassi, per potersi allungare e proteggere l’intero accampamento.

I soldati mantennero le posizioni e quando il nemico arrivò a 50 metri aprirono il fuoco, facendolo ripiegare.

Fu un inviato di guerra del Times a descrivere lo schieramento come un “sottile nastro rosso”, prendendo spunto dal colore delle giubbe dei soldati.


lunedì 27 dicembre 2021

Quanto puzzavano le strade nel passato?

Nel Settecento non esistevano cestini della spazzatura né pulizia delle strade. Nelle vie cittadine si accumulava una quantità incredibile di letame ed escrementi sia animali che umani e la carrozza diventava necessaria, per chi se lo poteva permettere, per tenersi lontani dalle schifezze.

Si indossavano stivali alti e si arrivava anche ad andare sui trampoli per guadare veri e propri ristagni di sporcizia e acqua lurida.

Parigi aveva l'aria talmente infestata di cattivo odore che si era costretti a passeggiare con un mazzo di fiori per annusarne il profumo ogni pochi passi.

I cortili puzzavano di urina, sulle trombe delle scale si trovavano escrementi di ratti, le strade piene di escrementi e anche all'interno delle case la situazione non cambiava di molto. Le stanze non venivano mai aerate, le lenzuola mai lavate e nelle camere da letto ristagnava l'urina nei vasi da notte.

Le persone puzzavano di sudore e di vestiti non lavati e dalle bocche veniva un puzzo di denti guasti. Puzzavano tutti, dal più povero al più nobile.

Perfino il re: è noto che Luigi XIV fece solo due bagni in tutta la sua vita perché ordinati dal medico.

A Roma, invece, si tenevano pulite solamente le vie percorse dai pellegrini che andavano dal Papa, mentre i rifiuti dei mercati venivano ripuliti dai maiali che ingurgitavano tutto. Per questo la zona veniva spesso data agli allevatori di maiali. E pensare che i primi sistemi fognari furono creati ai tempi dell'antica Roma!

La cattiva fama dell’acqua si diffuse soprattutto durante le pestilenze con la convinzione che lavarsi apriva i pori della pelle facendosi infettare con più facilità. Ai bambini veniva insegnato che lavarsi con l’acqua faceva male alla vista e alla salute.

Oggi invece, il profumo largamente usato in passato per coprire i nauseabondi odori, in vari Paesi viene tacciato come portatore di batteri. In alcune zone del Canada e degli U.S.A. sono banditi perché disturbano l'olfatto. Nel Massachusetts, l’aula comunale è divisa tra chi si profuma e chi non si profuma, mentre in una chiesa del Minnesota è stato eliminato dalla funzione l'incenso. In Nuova scozia alcuni giornali hanno proibito ai loro impiegati dopobarba, deodoranti, collutori e shampoo. I divieti sono severi e compaiono sugli schermi dei computer e nei cartelli appesi nei bagni.


domenica 26 dicembre 2021

Un re che era considerato un pervertito

Al giorno d'oggi, Luigi XV di Francia sarebbe sicuramente considerato come tale, ma era del tutto normale per un re di Francia.

Luigi XV aveva delle amanti, alcune davvero molto giovani come quelle che avrebbe tenuto nel suo "parc aux cerfs" - un posto dove metteva le "piccole amanti", cioè quelle che non erano state presentate alla corte come amanti ufficiali.

Luigi XV era sempre stato una persona molto sensuale, ecco perché la sua prima fidanzata Mariana Victoria di Spagna fu rimandata in Spagna - era troppo piccola per sposarsi e consumare il matrimonio.


Mariana Victoria di Spagna


A 15 anni sposò una nobildonna polacca di basso profilo, che era priva di una stirpe prestigiosa ma era più vecchia di lui e relativamente attraente: Marie Leszczyńska. Nella sua prima notte di nozze, ha presumibilmente consumato il matrimonio "sette volte".

La regina Marie, di Van Loo


Per quanto riguarda le sue abitudini sessuali, è improbabile che fossero fuori dall'ordinario. Con l'eccezione di Du Barry, le sue amanti avevano poca esperienza, visto che erano generalmente donne sposate, spesso dell'aristocrazia (le cui uniche esperienze erano con i loro mariti), o giovani vergini.

In realtà, una volta confidò al duca d'Ayen che la sua ultima amante, Jeanne du Barry, ex prostituta, lo aveva "aiutato a scoprire cose che non sapeva nemmeno esistessero", a cui quest'ultimo ribattè che questo era perché "Sua Maestà non era mai stato in un bordello."


Jeanne du Barry di Drouais