giovedì 7 aprile 2022
Colpo di Stato del 18 brumaio
mercoledì 6 aprile 2022
Fu Carolina Bonaparte a spingere Murat a tradire Napoleone?
Certamente perché, come si dice spesso, dietro ogni uomo c'è sempre una donna a reggere le redini del potere ma partiamo dall'inizio.
Nel 1808 i Murat aveva ricevuto da tempo 2 ducati tedeschi come ricompensa da Napoleone ma Carolina, aspirando ad una corona imperiale, spinse il fratello a nominare il marito Gioacchino nuovo Re di Napoli al posto di Giuseppe Bonaparte, destinato alla Spagna.
Una volta a Napoli, i 2 sovrani cercarono di condurre una politica autonoma e spesso in contrasto con quella francese ma capirono ben presto che il loro potere dipendeva interamente da Napoleone e furono costretti ad accettare l'ingombrante presenza delle truppe francesi.
Nel 1814 però ci fu una svolta: le fortune di Napoleone iniziarono a crollare ed i Murat ne approfittarono subito per liberarsi dalla tutela francese. Carolina era consapevole che le sue aspirazioni di diventare una imperatrice sarebbero state frustrate subito dopo la caduta di Napoleone e così spinse e assecondò Murat a tradire il cognato alleandosi con l'Austria nella vana speranza di salvare la propria corona.
Tuttavia, nonostante il cambio di alleanze, il progetto dei Murat trovò l'opposizione dell'Inghilterra, fedele alla causa borbonica, e la diffidenza dell'Austria di Metternich.
Così, quando Murat decise ingenuamente di sostenere ancora Napoleone al suo rientro dall'Elba, l'Austria non ebbe più dubbi e costrinse i Murat a fuggire da Napoli restaurando per sempre i Borbone, i legittimi sovrani.
Carolina Bonaparte, Regina di Napoli(1808–1815) come moglie di Gioacchino Murat.
martedì 5 aprile 2022
Pochi sanno che Napoleone perse a Marengo e riuscì a ribaltare la situazione grazie a Desaix che aveva disobbedito ai suoi ordini
Perché occorre essere profondi conoscitori della storia e di quella napoleonica in particolare. Nulla di strano. Aggiungo che Desaix non disobbedì agli ordini, ma si limitò a rispondere al suono del cannone come era uso a quei tempi e come non fece Grouchy a Waterloo. Arrivò giusto in tempo per ribaltare le sorti della battaglia ma pagò questa sua decisione con la propria morte.
lunedì 4 aprile 2022
Quando le armi da fuoco hanno cominciato a rendere le armi bianche obsolete
La risposta che sto per dare non è forse quella che ci si aspetta, perché riguarda da una parte le tattiche militari e dall’altra la diffusione di alcuni accessori più che delle armi da fuoco stesse.
Ma facciamo un passo indietro. Le fanterie medioevali erano composte essenzialmente da un mix di fanteria pesante armata con armi in asta (lance e più tardi alabarde e picche, per contrastare le cariche di cavalleria) e fanteria leggera armata di armi da getto (principalmente balestre, ma anche archi, fionde e giavellotti). La tattica base degli eserciti comunali italiani, ad esempio era di proteggere i balestrieri dietro ai muri di scudi formati dai palvesari.
Questa struttura rimase simile anche dopo l’invenzione delle armi da fuoco, il cui caricamento lento rendeva indispensabile avere ancora delle armi bianche per difendere archibugieri e moschettieri dalle cariche di cavalleria. Grossomodo per tutto il Cinquecento e il Seicento si combattè così. Ad esempio era famoso il Tercio spagnolo che vedi rappresentato qui sotto: si vede bene come picchieri e moschettieri si difendessero a vicenda.
I cambiamenti che resero obsolete le armi in asta furono due, ed avvennero più o meno entrambi verso la fine del ‘600.
La diffusione della cartuccia permise di ricaricare molto più velocemente il moschetto rendendo davvero un azzardo per le cavallerie provare ad attaccare tra una scarica e l’altra. Si trattava, come dice il nome, di un pacchetto di carta che conteneva la dose esatta di polvere per l’innesco, per lo sparo e la pallottola. Un fante bene addestrato poteva così ricaricare in circa 15-20 secondi. Disponendo i moschetti su più file, si poteva rendere davvero breve lo spazio tra una scarica di pallottole e l’altra.
Verso la fine del Seicento venne perfezionata anche la baionetta con l’innesto che da essa prende il nome. Montata su una canna abbastanza lunga, permetteva al moschettiere di colpire un uomo a cavallo e quindi difendersi da solo dalle cariche di cavalleria. Rispetto alle baionette più antiche, che andavano infilate nella canna, permetteva di avere contemporaneamente un’arma da fuoco e un’arma in asta.
Questi due “accessori” del moschetto resero possibili le fanterie armate di sole armi da fuoco. Nella foto seguente puoi vedere come due file di moschettieri si alternavano in epoca napoleonica, una a ricaricare, l’altra a sparare e difendere l’altra con le baionette.
La cavalleria continuò per molto tempo ad usare lancia e sciabola, anche per la difficoltà di portare in sella più di un paio di pistole monocolpo già cariche. Finché l’invenzione della pallottola Miniè rese i moschetti così precisi da lontano da rendere le cariche di cavalleria all’arma bianca un vero suicidio.
La famosa carica di Balaclava e il bagno di sangue che ne seguì ne fu un esempio chiarissimo.
Quindi la risposta è che le armi bianche divennero obsolete a fine ‘600 per la fanteria e nella seconda metà dell’800 per la cavalleria.
domenica 3 aprile 2022
Qual è stata la battaglia navale più prolungata?
All'inizio del 1700, due navi militari (rispettivamente una inglese e una svedese) furono catturate in un duello che si protrasse all'infinito. Si spararono a vicenda, colpendosi a vicenda le navi, subendo danni.
Ciò è continuato per ben 14 ore fino a quando una delle due navi presentò una richiesta.
Il capitano Wessel della nave inglese essenzialmente disse: "Ho finito le munizioni, ti va di prestarmene un po '?"
L'audace richiesta fu respinta e decisero di andare in direzioni opposte piuttosto che affondare le navi a vicenda. Ma non prima che i due equipaggi si acclamassero a vicenda e bevessero un giro di birra. Era per il meglio e la nave che aveva ancora le munizioni avrebbe potuto chiaramente affondare l'altra nave.
È stato bello che abbiano mostrato pietà nei loro confronti.
sabato 2 aprile 2022
Quanti danni produceva un cannone sul campo di battaglia?
Per prima cosa dobbiamo definire "tradizionale". Artiglieria del XVII secolo di Gustavus Adolphus?
O forse quello di Gribeauval?
Queste due figure sono i due principali balzi dell'organizzazione dell'artiglieria europea. Il punto è che la gamma di "tradizionale" è troppo ambigua. Le guerre napoleoniche sono una guerra con l'artiglieria tradizionale o con l'artiglieria modernizzata dalle prime guerre del XVIII secolo?
In secondo luogo, l'artiglieria ha un significato diverso nelle diverse battaglie. Nel combattimento navale, l'artiglieria è la principale fonte di potenza di fuoco. Nel combattimento d'assedio, l'artiglieria è una forza preliminare per ammorbidire il nemico. Nel combattimento sul campo, l'artiglieria è molto più flessibile, potrebbe essere un ruolo di supporto per la fanteria, potrebbe essere l'arma distruttiva primaria o potrebbe agire come una forza preliminare per ammorbidire il nemico prima di un attacco di fanteria o cavalleria.
Terzo, quale artiglieria? Il termine artiglieria è un ramo di un esercito. Sospetto che i tre rami principali dell'era "tradizionale" sarebbero stati la fanteria, la cavalleria e l'artiglieria. All'interno di quel ramo di artiglieria, ci sono tutti i tipi di unità di artiglieria specifiche. Ci sono artiglieria a cavallo con 4-6 cannoni pdr. Ci sono artiglieria a piedi con 6-12 cannoni pdr. Ci sono cannoni fortezza da 24-100 cannoni pdr. Il tipo di danno causato da un obice da assedio da 36 pdr sarebbe molto diverso da un artiglieria a cavallo da 4 pdr.
Inoltre, in quei calibri ci sono cannoni da campo, obici, mortai tutti con i propri scopi.
I cannoni da campo hanno sparato a basso angolo (sotto i 30 gradi) dando una traiettoria più piatta. È anche manovrabile per adattarsi al combattimento in battaglie campali e palle di ferro sparate, bombole o mitragliatrici. I proiettili o le schegge venivano usati raramente fino a dopo la metà del XIX secolo (lo sviluppo dei cannoni La Hitte, utilizzando proiettili esplosivi come proiettile primario).
I mortai sono uno sparatutto dall'alto. Spara un enorme arco per depositarsi in proiettili esplosivi dietro le fortificazioni nemiche.
Gli obici sono una via di mezzo; entrambi usati negli assedi e nelle battaglie campali. Gli obici napoleonici erano piuttosto piccoli e più manovrabili, avevano un arco di fuoco più alto dei cannoni da campo, ma meno dei mortai e avevano una canna corta. Ha sparato principalmente proiettili esplosivi. Successivamente gli obici crebbero di dimensioni e funzionarono come artiglieria d'assedio pesante. Al tempo degli anni 1870, molti obici assomigliano agli obici della prima guerra mondiale calibro in pollici e centimetri non libbre. Aveva una canna più lunga con una carica di polvere più pesante.
-> Anche qui sto parlando solo con la gamma del XVII secolo all'inizio del XIX secolo (era napoleonica). Se espandiamo il termine "tradizionale" nell'era della Guerra Civile degli Stati Uniti o addirittura della Prima Guerra Mondiale, una risposta a questa domanda sarebbe un'enciclopedia dell'evoluzione dell'artiglieria.
