Napoleone ancora oggi è uno dei personaggi più divisivi.
Accanto alla Francia che lo risalta, considerandolo il suo eroe per antonomasia, la maggior parte delle altre nazioni europee lo odia, collegando la sua tirannia a un'occupazione militare straniera, colpevole oltretutto di efferati crimini
L'Italia sta un po' nel mezzo. Ci sono regioni che tutto sommato lo vedono in modo positivo, come la Lombardia, soprattutto il capoluogo (Milano) che reca tuttora importanti vestigia del periodo napoleonico, senza considerare le riforme e i miglioramenti che ci furono.
Altre regioni, come il Veneto, non lo vedono altrettanto bene in quanto portò alla fine della millenaria repubblica.
In ogni caso in tutta Italia Napoleone è visto come la causa indiretta del nostro Risorgimento e della conseguente Unità: evento che assai difficilmente si sarebbe potuto verificare altrimenti.
Senz'altro fu una delle menti militari
migliori non solo del suo secolo, ma di tutti i seguenti e
successivi.
Fu uno dei personaggi spartiacque, come già aveva
intuito il Manzoni, senza il quale la Storia avrebbe preso una via
diversa.
Ebbe peraltro un'ambizione senza scrupoli e non si seppe fermare al momento opportuno.
Difficile giudicarlo col metro odierno,
ma pure usando quello del passato sono evidenti le contraddizioni di
un uomo, figlio della Rivoluzione, che si trasformò lui stesso in un
tiranno!
Volle portare in Europa i semi di Libertà, Uguaglianza e
Fraternità sottomettendo i popoli con la forza e imponendosi con la
forza delle baionette.
Tutto sommato la gloria la ebbe, e anche tanta. Un personaggio che è quasi impossibile che lasci indifferenti, ancora oggi a più di duecento anni dalla sua morte.
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