martedì 18 gennaio 2022

Durante la Rivoluzione Francese quale storia fa inorridire di più?

Sicuramente la fine peggiore la fece la principessa di Lamballe.

Maria Teresa Luisa di Savoia, principessa di Lamballe, fu amica di Maria Antonietta per tutta la vita. Scappata durante la rivoluzione, per ordine del re, che era preoccupato del destino dei suoi amici amici, alla fine ritornò a causa di una lettera della regina (poi scoperta falsa, era stata inviata dal duca di Orléans, cugino del re).



La principessa fu catturata e condannata in un processo sommario. Quando le venne chiesto di giurare di credere nell'uguaglianza e nella libertà del popolo francese, si rifiutò , dicendo :”Non è nel mio cuore”.

Fu torturata, probabilmente violentata, decapitata e squartata, la sua testa fu issata su una picca, ma non prima di essere stata ripulita, pettinata e truccata.

Maria Antonietta fu costretta a guardare la testa e, naturalmente, il colpo fu troppo duro e la regina svenne.


lunedì 17 gennaio 2022

La storia della battaglia di neve di Napoleone è vera?


La storia narra di come, alla scuola militare, un Napoleone tredicenne diede prova delle sue qualità di stratega riuscendo a conquistare un "fortino" durante una sfida di palle di neve (era un esercizio militare).

Disse alla squadra di concentrare tutte le palle di neve in un solo punto del fortino riuscendo a sfondare e a conquistarlo.

Secondo lo storico Alessandro Barbero non è certo che questa storia fosse vera, ma è, forse, attribuibile allo zelo di qualche ammiratore.


domenica 16 gennaio 2022

Davvero la Russia non ha mai ricevuto il pagamento per la cessione dell'Alaska nel 1867?

No, non è vero. La Russia si era offerta di vendere il suo territorio nordamericano (586.412 miglia quadrate (1.518.800 km quadrati) di terra) agli Stati Uniti in diverse occasioni, ma lo scoppio della guerra civile americana nel 1861 portò al rinvio dei colloqui. Nel dicembre 1866, un anno dopo la conclusione della guerra, il barone Eduard de Stoeckl, ministro russo negli Stati Uniti, fu incaricato dall'imperatore Alessandro II di rinnovare i negoziati per la vendita dell'Alaska.

Il costo e le difficoltà logistiche della fornitura di questo territorio lontano lo avevano reso una responsabilità economica per il Tesoro russo, che stava inoltre lottando con il debito accumulato durante la disastrosa guerra di Crimea.

Al pubblico russo la necessità della vendita dell'Alaska (chiamata anche America Russa) è stata presentata sulla base di diverse argomentazioni: ciò impedirebbe al Regno Unito di impossessarsi del territorio in caso di guerra tra i due paesi; consentirebbe alla Russia di concentrare le sue risorse nella Siberia orientale, in particolare nell'area del fiume Amur. La Russia eviterebbe anche qualsiasi conflitto futuro con gli Stati Uniti (un'ulteriore espansione degli Stati Uniti in Nord America era considerata inevitabile).

Dopo un certo ritardo a causa delle tensioni nelle relazioni tra il presidente Andrew Johnson e la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, il disegno di legge di stanziamento ha preso la sua forma definitiva e la pubblicazione, apparsa il 27 luglio 1868. ha affermato che il Congresso ha approvato lo stanziamento di 7,2 milioni di dollari come stipulato dal trattato per l'Alaska firmato l'anno precedente il 30 marzo 1867.


Firma del Trattato dell'Alaska. Da sinistra a destra: Robert S. Chew; Segretario di Stato (USA) William H. Seward; William Hunter; Sig. Bodisco; l'ambasciatore russo, il barone de Stoeckl; Carlo Sumner; Fredrick W. Seward; William H. Seward.


Il giorno successivo, il 28 luglio, una richiesta di 7,2 milioni di dollari (circa 139 milioni di dollari di oggi - 91,5 dollari per un chilometro quadrato) è stata inviata al Segretario del Tesoro e quattro giorni dopo il barone Eduard Andreevich de Stoeckl, ambasciatore russo a Washington , ha ricevuto un assegno del tesoro di tale importo.


sabato 15 gennaio 2022

Chrysostomus Wolfgangus Theophilus, in arte , WOLFANG AMADEUS MOZART , LA REALTA SOTTO LA LEGGENDA , IL GENIO SOPRAVVALUTATO.



Diceva Sherlock holmes quando si esclude l'impossibile ciò che rimane per quanto improbabile è la verità.

So che ciò che dico farà girare le scatole a molti, ma i fatti e le ricerche parlano molto chiaro, spesso molti artisti indipendentemente dal periodo, vengono pompati ed esaltati molto e più del dovuto in particolare Mozart ma cosa è vero e cosa è falso?

Molte delle risposte alle domande ci vengono date da Leopold Mozart stesso (e anche dallo stesso amadeus tramite diari e lettere restituendoci un ritratto molto piu realistico e meno dorato di come viene raccontato), Padre di Amadeus che come avete letto non si chiamava cosi, ma Chrysostomus Wolfgangus Theophilus, il nome Amadeus fu aggiunto dal padre stesso, che significa Amato da Dio, durante i suoi soggiorni in italia e rimase appicciato al figlio tutta la vita, Amedeo Mozart. Amadeus Mozart.

Tanti quando pensano a Mozart pensano subito all'enfant prodige, ma cosa c'è di vero ?

Una delle cose che tantissimi ignorano e che il padre di Mozart, Leopold Mozart era un GRANDE MUSICISTA, di quelli con la M maiuscola.

Compositore maestro di cappella pianista violinista organista, non che L'INVENTORE DEL METODO DELLA VIOLA MODERNA.


Un musicista a tutto tondo, tanti dimenticano che era un professionista non che insegnante di musica presso la corte, quindi venendo da un padre cosi era inevitabile che Mozart si indirizzasse verso la musica, per continuare il lavoro familiare ed avere una carriera e soprattutto di che vivere. Ma prima di Amadeus abbiamo Maria Anna Mozart, Chimata Nannare


Anche lei bambina prodigio come il fratello, non che cantante, il padre la avviò prestissimo allo studio della musica e del pianoforte, ovviamente di lei si parla poco ma abbiamo anche le sue musiche, tuttavia a differenza di Mozart avendo pochi anni piu del fratello fini per essere messa in ombra, pur essendo brava quanto suo fratello, quando nacque Mozart il padre decise immediatamente di farlo studiare appena avesse imparato a parlare e camminare .


Verso i 4 anni imparò a suonare sotto la guida del padre che gli mostrava come fare,

facendolo esercitare anche 12 ore al giorno TUTTI I GIORNI, NON IMPARO' DAL NULLA E IN FRETTA, ci mise un bel pò e sicuramente senza la guida del padre non ci sarebbe mai riuscito, in più non sapeva nemmeno leggere e scrivere ancora, figuriamoci riempire uno spartito.

Quindi la sua famosa prima composizione fu scritta dal padre Leopold che ne fece una copia,

il talento si stava formando, visto che cominciava a mescolare i suoni creando cosi la sua prima composizione a 4 anni, ma era sempre un bambino e sono tutte cose MOLTO molto semplici,

ricordiamoci che era sempre un bambino.

Fu verso i 12, 13 anni a furia di studio massacrante e assiduo che cominciò a comporre davvero, ma le primissime opere non sono ricordate, del Mozart bambino conosciamo poco. Il padre Leopold gonfiava molto le cose, dovevano pur mangiare e non si vive di sola arte purtroppo. Era PIU' UN ESECUTORE CHE UN COMPOSITORE.

Quando a 20-24 anni componeva un'opera nel giro di 1 solo mese gli chiesero, Mozart come avete fatto a comporre un'opera intera in 1 solo mese?

LA RISPOSTA DI MOZART FU, STUDIANDO TUTTA LA VITA, molto schietto ecco il vero mozart l'adulto, di fatto quando pensiamo a mozart pensiamo alla sinfonia 40.

Alla serenata notturna, idem per la marcia turca.

Tutte queste sono state composte quando era gia adulto, o molto giovane sui 22-23 anni,

quindi quella dell'enfant prodige che compone le opere sopra citate e solo una leggenda, gli anni di composizione sono consultabili ovunque, sapendo esattamente l'età del compositore in quei momenti. Infatti una volta adulto malgrado il talento, venne ignorato da pubblico e critica ,

se fosse vissuto qualche anno in più dei 35 anni avrebbe avuto successo da VIVO e non da morto, già perchè tanti si dimenticano che divenne celebre solo dopo la morte, quella raccontata nel film amadeus è solo una romanzeria storicamente imprecisa, anche se nell'immaginario collettivo Mozart è associato al film Amadeus ormai.

Un'altra leggenda su MOZART E' CHE SCRIVEVA DI GETTO SENZA ERRORI. Non sempre abbiamo spartiti in cui ci sono cancellature ripensamenti ecc.



Era umano come tutti e divenne un Genio con pratica ed esercizio.


venerdì 14 gennaio 2022

Le Ultime lettere di Jacopo Ortis.

Girolamo Ortis fu uno studente universitario nato nel 1773 che si suicidò nel 1796. Foscolo mutò il nome in Jacopo, e creò un romanzo che si ispira anche alle sue delusioni amorose a causa di Isabella Roncioni e per la cessione di Venezia da parte di Napoleone all’Austria.

La prima pubblicazione del romanzo avvenne all’insaputa di Foscolo.

Nel settembre 1798, quando si trovava a Bologna, lo affidò all’editore Marsigli, ma il 21 aprile 1799, a causa della guerra contro gli austro-russi, dovette lasciare la città arruolandosi nella guardia nazionale mobile.

L’editore Marsigli fece completare l’opera al bolognese Angelo Sassoli e la pubblicò nel 1799 all’insaputa di Foscolo.

Quando il nativo di Zante lo seppe vi rimise mano, ripubblicandola l’anno successivo a Milano, a sue spese.





giovedì 13 gennaio 2022

Qual è la battaglia più importante nella storia Italiana?

Parliamo di storia italiana, quindi, dal 1861 in poi.



La presa di Roma, attraverso la "breccia di Porta Pia".
Viene sancita la fine dello Stato Pontificio e la creazione della Nazione Italia.
Non è affatto la fine del potere temporale dei papi, che è più affermato oggi, rispetto ai secoli antecedenti al XIX.
Nasce l' Italia, come la volevano i patrioti che hanno dato la vita per lei.
Dopo, la storia ci presenta innumerevoli episodi positivi e negativi, oggi tanti sono soddisfatti e orgogliosi dell' Italia, tanti altri sono piuttosto critici, ma la breccia di Porta Pia cancella dalle carte geografiche quello che era visto dai patrioti come un "nemico in casa".


mercoledì 12 gennaio 2022

Perché Napoleone era un tiranno?

Con tutte le domande storiche è importante chiedersi prima il perché.

Naturalmente la risposta a se Napoleone fosse un tiranno varia da persona a persona, ma spesso un'analisi più approfondita rivela che il suo carattere è - sebbene altamente ambizioso e critico - perdonatore e dominato da ideali romantici di governo ee romantici di cuore.

Per rispondere alla tua domanda, però, coloro che lo vedono come un tiranno citano la sua implacabile violenza e l'ambizione di diffondere il suo regno dittatoriale in Europa. Questo è stato il risultato diretto della sua natura ambiziosa. Coloro che conoscevano l'Imperatore in qualsiasi fase della sua vita lo hanno riconosciuto come un "uomo d'azione" e costantemente in movimento. Ha gestito i suoi eserciti e il governo durante la sua carriera da un generale di brigata di artiglieria in Italia a imperatore dei francesi. Ciò che la popolazione generale crede di Napoleone è spesso basato sull'efficace propaganda britannica e sulle sue somiglianze con Hitler. Ad esempio, è un'idea sbagliata comune che fosse un uomo basso. Pur basandosi su numerosi fattori, questa idea si basa principalmente sulla propaganda britannica nel sollevare l'ostilità dall'Inghilterra e dal resto dell'Europa verso l'imperatore.


L'imperatore Napoleone I sul suo trono


La sua ascesa tra i ranghi dell'esercito e del governo repubblicano è dovuta a questa ambizione e azione. Quando si rese conto degli instabili governi della Rivoluzione, sostenne i numerosi colpi di stato per rovesciarli e, quando fu posto come console, cospirò per rovesciarli e affermarsi come unico sovrano a causa della loro inazione e inefficacia nel loro lavoro. Se Napoleone non si fosse posto come sovrano autocratico, la Francia non sarebbe sopravvissuta e molto probabilmente sarebbe finita come la Germania della prima guerra mondiale, spezzata e affogata nella povertà. La Francia potrebbe essere stata divisa tra le coalizioni a causa della sua incapacità di governare se stessa. Almeno quando Napoleone si ritirò nel 1815, la Francia si era stabilizzata ed era stanca di una guerra costante, abbastanza da tornare alla stessa monarchia contro cui si ribellarono due decenni fa. Grazie alle influenze sia intenzionali che involontarie di Napoleone e i suoi compagni francesi, la Francia si stabilizzò e si trasformò nel potente leader mondiale che è oggi.

Inoltre, ciò che molti non capiscono è che Napoleone ha fatto causa per la pace molte volte, solo per la violazione del trattato, spesso da parte degli inglesi. Uno stesso corso, ondeggiò lentamente verso gli ideali repubblicani francesi, e alla fine, diventando un fervente francese che amava i suoi concittadini adottati tanto quanto i loro ideali di ribellione e libertà dal monarchismo.


L'addio di Napoleone alla sua Guardia Imperiale prima del suo primo esilio


Nonostante i suoi manierismi spesso fastidiosi e le abitudini bizzarre ed estenuanti che alienavano truppe, generali e amanti, alla fine fu amato incondizionatamente dai suoi uomini. Quando sentì il malcontento delle classi inferiori francesi dopo la sua prima sconfitta ed esilio all'Elba, fuggì sulle coste della Francia.

Quando incontrò le truppe realiste inviate per riconquistarlo, salì ai loro ranghi, disarmato e dichiarò: "Se c'è qualcuno tra voi che ucciderebbe il suo imperatore, eccomi qui!"

I soldati rimasero immobili, scioccati dal coraggio e dalla fiducia di Napoleone.

Quindi il grido emerse dai soldati nemici, "Vive L’Empereur!"

Gli uomini inviati per fermare il loro imperatore ruotarono di 180 gradi e marciarono con Napoleone in Francia, dove si trasferì in completamente senza opposizione.

Un tiranno sarebbe accolto allo stesso modo? I realisti, inviati a catturarlo, avrebbero dimenticato i loro ordini e si sarebbero formati dietro l'uomo che da due decenni portava spargimenti di sangue e guerre nel loro paese?

La domanda dipende dall'interpretazione, ma io non ci credo. Questi uomini erano disposti a morire per il loro imperatore nella successiva campagna di Waterloo, arrendendosi solo dopo la sua sconfitta finale e la sua morte imminente. Il suo vecchio Marshallate supplicò Napoleone di arrendersi e di lasciare la Francia in pace nel timore che la coalizione avrebbe marciato per le strade di Parigi e lo avrebbe ucciso.

Non c'è dubbio che i suoi uomini lo adorassero. Lo amarono quando prese il potere per la prima volta, dopo il suo primo esilio, e molti continuarono a promettere lealtà nei suoi confronti per le proprie esecuzioni ed esiliati. Nessun tiranno ordinario avrebbe comandato questi livelli di devozione e rispetto non solo dai suoi generali più vicini, ma anche dai suoi avversari.

Alcuni potrebbero sostenere che altri dittatori brutali nella storia abbiano comandato un affetto simile dal loro popolo, come Hitler. Sebbene ciò possa essere vero a causa della loro natura spesso estremamente carismatica e delle promesse di un futuro più luminoso, Napoleone aveva poco o nessun carisma. Non ha mai condotto campagne pubbliche per pubblicizzare i suoi obiettivi per il paese. Eppure era quasi universalmente amato e cambiò non solo il volto della Francia per sempre, ma l'intero volto dell'Europa. L'immagine di Hitler oggi è di puro male e la sua unica eredità è l'olocausto e la decimazione dell'Europa. D'altra parte Napoleone mantiene il rispetto di milioni e ha molti successi sociali, militari ed economici che persistono oggi. Grazie a lui l'idea della democrazia e di una repubblica si è diffusa in tutto il mondo e continua a guidare i fondamenti dei nostri governi oggi.

Era un leader e un connazionale, non un tiranno. Nessun tiranno oppressivo continuerebbe a trovare rispetto a livello internazionale 200 anni dopo. Sarebbe gettato nello stesso lotto di Hitler e Stalin, ma invece è visto alla pari con figure militari e statisti come George Washington, Winston Churchill e Cesare. È una delle persone più influenti della storia e ha l'onore e il rispetto appropriati per il suo nome.

Per una lettura più approfondita su Napoleone Bonaparte, suggeriscoNapoleone: una vita di Andrew Roberts,con la quale ho risposto a questa domanda.