sabato 15 gennaio 2022

Chrysostomus Wolfgangus Theophilus, in arte , WOLFANG AMADEUS MOZART , LA REALTA SOTTO LA LEGGENDA , IL GENIO SOPRAVVALUTATO.



Diceva Sherlock holmes quando si esclude l'impossibile ciò che rimane per quanto improbabile è la verità.

So che ciò che dico farà girare le scatole a molti, ma i fatti e le ricerche parlano molto chiaro, spesso molti artisti indipendentemente dal periodo, vengono pompati ed esaltati molto e più del dovuto in particolare Mozart ma cosa è vero e cosa è falso?

Molte delle risposte alle domande ci vengono date da Leopold Mozart stesso (e anche dallo stesso amadeus tramite diari e lettere restituendoci un ritratto molto piu realistico e meno dorato di come viene raccontato), Padre di Amadeus che come avete letto non si chiamava cosi, ma Chrysostomus Wolfgangus Theophilus, il nome Amadeus fu aggiunto dal padre stesso, che significa Amato da Dio, durante i suoi soggiorni in italia e rimase appicciato al figlio tutta la vita, Amedeo Mozart. Amadeus Mozart.

Tanti quando pensano a Mozart pensano subito all'enfant prodige, ma cosa c'è di vero ?

Una delle cose che tantissimi ignorano e che il padre di Mozart, Leopold Mozart era un GRANDE MUSICISTA, di quelli con la M maiuscola.

Compositore maestro di cappella pianista violinista organista, non che L'INVENTORE DEL METODO DELLA VIOLA MODERNA.


Un musicista a tutto tondo, tanti dimenticano che era un professionista non che insegnante di musica presso la corte, quindi venendo da un padre cosi era inevitabile che Mozart si indirizzasse verso la musica, per continuare il lavoro familiare ed avere una carriera e soprattutto di che vivere. Ma prima di Amadeus abbiamo Maria Anna Mozart, Chimata Nannare


Anche lei bambina prodigio come il fratello, non che cantante, il padre la avviò prestissimo allo studio della musica e del pianoforte, ovviamente di lei si parla poco ma abbiamo anche le sue musiche, tuttavia a differenza di Mozart avendo pochi anni piu del fratello fini per essere messa in ombra, pur essendo brava quanto suo fratello, quando nacque Mozart il padre decise immediatamente di farlo studiare appena avesse imparato a parlare e camminare .


Verso i 4 anni imparò a suonare sotto la guida del padre che gli mostrava come fare,

facendolo esercitare anche 12 ore al giorno TUTTI I GIORNI, NON IMPARO' DAL NULLA E IN FRETTA, ci mise un bel pò e sicuramente senza la guida del padre non ci sarebbe mai riuscito, in più non sapeva nemmeno leggere e scrivere ancora, figuriamoci riempire uno spartito.

Quindi la sua famosa prima composizione fu scritta dal padre Leopold che ne fece una copia,

il talento si stava formando, visto che cominciava a mescolare i suoni creando cosi la sua prima composizione a 4 anni, ma era sempre un bambino e sono tutte cose MOLTO molto semplici,

ricordiamoci che era sempre un bambino.

Fu verso i 12, 13 anni a furia di studio massacrante e assiduo che cominciò a comporre davvero, ma le primissime opere non sono ricordate, del Mozart bambino conosciamo poco. Il padre Leopold gonfiava molto le cose, dovevano pur mangiare e non si vive di sola arte purtroppo. Era PIU' UN ESECUTORE CHE UN COMPOSITORE.

Quando a 20-24 anni componeva un'opera nel giro di 1 solo mese gli chiesero, Mozart come avete fatto a comporre un'opera intera in 1 solo mese?

LA RISPOSTA DI MOZART FU, STUDIANDO TUTTA LA VITA, molto schietto ecco il vero mozart l'adulto, di fatto quando pensiamo a mozart pensiamo alla sinfonia 40.

Alla serenata notturna, idem per la marcia turca.

Tutte queste sono state composte quando era gia adulto, o molto giovane sui 22-23 anni,

quindi quella dell'enfant prodige che compone le opere sopra citate e solo una leggenda, gli anni di composizione sono consultabili ovunque, sapendo esattamente l'età del compositore in quei momenti. Infatti una volta adulto malgrado il talento, venne ignorato da pubblico e critica ,

se fosse vissuto qualche anno in più dei 35 anni avrebbe avuto successo da VIVO e non da morto, già perchè tanti si dimenticano che divenne celebre solo dopo la morte, quella raccontata nel film amadeus è solo una romanzeria storicamente imprecisa, anche se nell'immaginario collettivo Mozart è associato al film Amadeus ormai.

Un'altra leggenda su MOZART E' CHE SCRIVEVA DI GETTO SENZA ERRORI. Non sempre abbiamo spartiti in cui ci sono cancellature ripensamenti ecc.



Era umano come tutti e divenne un Genio con pratica ed esercizio.


venerdì 14 gennaio 2022

Le Ultime lettere di Jacopo Ortis.

Girolamo Ortis fu uno studente universitario nato nel 1773 che si suicidò nel 1796. Foscolo mutò il nome in Jacopo, e creò un romanzo che si ispira anche alle sue delusioni amorose a causa di Isabella Roncioni e per la cessione di Venezia da parte di Napoleone all’Austria.

La prima pubblicazione del romanzo avvenne all’insaputa di Foscolo.

Nel settembre 1798, quando si trovava a Bologna, lo affidò all’editore Marsigli, ma il 21 aprile 1799, a causa della guerra contro gli austro-russi, dovette lasciare la città arruolandosi nella guardia nazionale mobile.

L’editore Marsigli fece completare l’opera al bolognese Angelo Sassoli e la pubblicò nel 1799 all’insaputa di Foscolo.

Quando il nativo di Zante lo seppe vi rimise mano, ripubblicandola l’anno successivo a Milano, a sue spese.





giovedì 13 gennaio 2022

Qual è la battaglia più importante nella storia Italiana?

Parliamo di storia italiana, quindi, dal 1861 in poi.



La presa di Roma, attraverso la "breccia di Porta Pia".
Viene sancita la fine dello Stato Pontificio e la creazione della Nazione Italia.
Non è affatto la fine del potere temporale dei papi, che è più affermato oggi, rispetto ai secoli antecedenti al XIX.
Nasce l' Italia, come la volevano i patrioti che hanno dato la vita per lei.
Dopo, la storia ci presenta innumerevoli episodi positivi e negativi, oggi tanti sono soddisfatti e orgogliosi dell' Italia, tanti altri sono piuttosto critici, ma la breccia di Porta Pia cancella dalle carte geografiche quello che era visto dai patrioti come un "nemico in casa".


mercoledì 12 gennaio 2022

Perché Napoleone era un tiranno?

Con tutte le domande storiche è importante chiedersi prima il perché.

Naturalmente la risposta a se Napoleone fosse un tiranno varia da persona a persona, ma spesso un'analisi più approfondita rivela che il suo carattere è - sebbene altamente ambizioso e critico - perdonatore e dominato da ideali romantici di governo ee romantici di cuore.

Per rispondere alla tua domanda, però, coloro che lo vedono come un tiranno citano la sua implacabile violenza e l'ambizione di diffondere il suo regno dittatoriale in Europa. Questo è stato il risultato diretto della sua natura ambiziosa. Coloro che conoscevano l'Imperatore in qualsiasi fase della sua vita lo hanno riconosciuto come un "uomo d'azione" e costantemente in movimento. Ha gestito i suoi eserciti e il governo durante la sua carriera da un generale di brigata di artiglieria in Italia a imperatore dei francesi. Ciò che la popolazione generale crede di Napoleone è spesso basato sull'efficace propaganda britannica e sulle sue somiglianze con Hitler. Ad esempio, è un'idea sbagliata comune che fosse un uomo basso. Pur basandosi su numerosi fattori, questa idea si basa principalmente sulla propaganda britannica nel sollevare l'ostilità dall'Inghilterra e dal resto dell'Europa verso l'imperatore.


L'imperatore Napoleone I sul suo trono


La sua ascesa tra i ranghi dell'esercito e del governo repubblicano è dovuta a questa ambizione e azione. Quando si rese conto degli instabili governi della Rivoluzione, sostenne i numerosi colpi di stato per rovesciarli e, quando fu posto come console, cospirò per rovesciarli e affermarsi come unico sovrano a causa della loro inazione e inefficacia nel loro lavoro. Se Napoleone non si fosse posto come sovrano autocratico, la Francia non sarebbe sopravvissuta e molto probabilmente sarebbe finita come la Germania della prima guerra mondiale, spezzata e affogata nella povertà. La Francia potrebbe essere stata divisa tra le coalizioni a causa della sua incapacità di governare se stessa. Almeno quando Napoleone si ritirò nel 1815, la Francia si era stabilizzata ed era stanca di una guerra costante, abbastanza da tornare alla stessa monarchia contro cui si ribellarono due decenni fa. Grazie alle influenze sia intenzionali che involontarie di Napoleone e i suoi compagni francesi, la Francia si stabilizzò e si trasformò nel potente leader mondiale che è oggi.

Inoltre, ciò che molti non capiscono è che Napoleone ha fatto causa per la pace molte volte, solo per la violazione del trattato, spesso da parte degli inglesi. Uno stesso corso, ondeggiò lentamente verso gli ideali repubblicani francesi, e alla fine, diventando un fervente francese che amava i suoi concittadini adottati tanto quanto i loro ideali di ribellione e libertà dal monarchismo.


L'addio di Napoleone alla sua Guardia Imperiale prima del suo primo esilio


Nonostante i suoi manierismi spesso fastidiosi e le abitudini bizzarre ed estenuanti che alienavano truppe, generali e amanti, alla fine fu amato incondizionatamente dai suoi uomini. Quando sentì il malcontento delle classi inferiori francesi dopo la sua prima sconfitta ed esilio all'Elba, fuggì sulle coste della Francia.

Quando incontrò le truppe realiste inviate per riconquistarlo, salì ai loro ranghi, disarmato e dichiarò: "Se c'è qualcuno tra voi che ucciderebbe il suo imperatore, eccomi qui!"

I soldati rimasero immobili, scioccati dal coraggio e dalla fiducia di Napoleone.

Quindi il grido emerse dai soldati nemici, "Vive L’Empereur!"

Gli uomini inviati per fermare il loro imperatore ruotarono di 180 gradi e marciarono con Napoleone in Francia, dove si trasferì in completamente senza opposizione.

Un tiranno sarebbe accolto allo stesso modo? I realisti, inviati a catturarlo, avrebbero dimenticato i loro ordini e si sarebbero formati dietro l'uomo che da due decenni portava spargimenti di sangue e guerre nel loro paese?

La domanda dipende dall'interpretazione, ma io non ci credo. Questi uomini erano disposti a morire per il loro imperatore nella successiva campagna di Waterloo, arrendendosi solo dopo la sua sconfitta finale e la sua morte imminente. Il suo vecchio Marshallate supplicò Napoleone di arrendersi e di lasciare la Francia in pace nel timore che la coalizione avrebbe marciato per le strade di Parigi e lo avrebbe ucciso.

Non c'è dubbio che i suoi uomini lo adorassero. Lo amarono quando prese il potere per la prima volta, dopo il suo primo esilio, e molti continuarono a promettere lealtà nei suoi confronti per le proprie esecuzioni ed esiliati. Nessun tiranno ordinario avrebbe comandato questi livelli di devozione e rispetto non solo dai suoi generali più vicini, ma anche dai suoi avversari.

Alcuni potrebbero sostenere che altri dittatori brutali nella storia abbiano comandato un affetto simile dal loro popolo, come Hitler. Sebbene ciò possa essere vero a causa della loro natura spesso estremamente carismatica e delle promesse di un futuro più luminoso, Napoleone aveva poco o nessun carisma. Non ha mai condotto campagne pubbliche per pubblicizzare i suoi obiettivi per il paese. Eppure era quasi universalmente amato e cambiò non solo il volto della Francia per sempre, ma l'intero volto dell'Europa. L'immagine di Hitler oggi è di puro male e la sua unica eredità è l'olocausto e la decimazione dell'Europa. D'altra parte Napoleone mantiene il rispetto di milioni e ha molti successi sociali, militari ed economici che persistono oggi. Grazie a lui l'idea della democrazia e di una repubblica si è diffusa in tutto il mondo e continua a guidare i fondamenti dei nostri governi oggi.

Era un leader e un connazionale, non un tiranno. Nessun tiranno oppressivo continuerebbe a trovare rispetto a livello internazionale 200 anni dopo. Sarebbe gettato nello stesso lotto di Hitler e Stalin, ma invece è visto alla pari con figure militari e statisti come George Washington, Winston Churchill e Cesare. È una delle persone più influenti della storia e ha l'onore e il rispetto appropriati per il suo nome.

Per una lettura più approfondita su Napoleone Bonaparte, suggeriscoNapoleone: una vita di Andrew Roberts,con la quale ho risposto a questa domanda.


martedì 11 gennaio 2022

Perché Napoleone è stato lasciato vivo due volte? Perché non è stato ucciso?

Gli austriaci, guidati da Metternich e l'imperatore Franz, non potevano giustiziare Napoleone perché era sposato con la figlia di Franz (Napoleone giovane figlio 'il Re di Roma' era Franz nipote). Lo zar Alessandro non lo avrebbe giustiziato perché una volta era amico di Napoleone e credeva che Dio lo avesse mandato in missione per liberare l'Europa e trattare i conquistati con magnanimità. Gli inglesi generalmente non eseguivano nemici di alto rango. Erano molto più preoccupati per l'equilibrio di potere in Europa, e il loro primato dei mari, che per il futuro di Napoleone. I prussiani e molti altri principati tedeschi volevano giustiziare Napoleone perché erano entrambi arrabbiati e vergognati del dominio francese dell'Europa centrale negli ultimi dieci anni, ma la Prussia e i suoi alleati erano effettivamente in balia della Russia. L'unica grande potenza che voleva Napoleone morto era la Prussia, e non erano in grado di imporre la loro volontà agli altri alleati.

È importante capire che, in contrasto con le terribili guerre del 20° secolo, l'età napoleonica fu contrassegnata da un grado di cavalleria e onore, specialmente da monarchi e generali. Anche se gli alleati consideravano Napoleone come intrinsecamente illegittimo, rispettavano la sua autorità (specialmente dopo il suo matrimonio con la principessa austriaca Maria Luisa nel 1810). Uccidere Napoleone sarebbe stato un crimine sconveniente per nazioni o individui civili, e la maggior parte dei principali statisti in Europa non l'avrebbe mai considerato.



Napoleone firma il Trattato di Fontainebleau (1814), abdicando al suo imperium per andare in esilo sull'Elba.

Avendo concluso una pace molto generosa con Napoleone, gli alleati non avevano motivo di aspettarsi né il suo desiderio né la sua capacità di tornare al potere in Francia. Lo straordinario e sfortunato ritorno di Napoleone nel 1815 è la caratteristica più notevole della sua carriera ventennale.


lunedì 10 gennaio 2022

Una battaglia della storia in cui due dei più famosi generali del loro periodo si combatterono l'uno contro l'altro

Citerò le battaglie tra i generali francesi del XVII secolo Conde e Turenne.

Basti dire che Turenne alla fine vinse nella battaglia delle dune nel 1658. Conde fu graziato, ma non si avvicinò alla corte francese, per non parlare del comando di un esercito sul campo, ancora una volta per molto tempo.

Entra lo sfidante 3: Raimondo Montecuccoli.



Montecuccoli era un italiano, nato nel Ducato di Modena nel 1609. Era diventato soldato a soli 16 anni, combattendo nell'esercito imperiale contro gli svedesi comandati dal re Gustavo Adolfo durante la Guerra dei Trent'anni. Nei successivi 20 anni si distinse combattendo in quella guerra, e poi, nello stesso momento in cui Conde e Turenne si combattevano, prendendo parte alla Seconda Guerra del Nord e poi fermando un tentativo ottomano di invadere l'Austria nel Quarto Austro- Guerra turca, vincendo una battaglia decisiva al San Gottardo mentre era in inferiorità numerica.

Successivamente, è tornato a Vienna, dove ha servito come capo del consiglio militare e direttore dell'artiglieria. Il Sacro Romano Impero non prese parte alla Guerra di Devoluzione del 1667–8 (dove i francesi invocarono un'oscura legge sul matrimonio per fare un accaparramento di terra nei Paesi Bassi spagnoli e in un'area della Francia orientale chiamata Franche-Comte, hanno raggiunto alcuni dei loro obiettivi) così nemmeno Montecuccoli.

Turenne e Condé, nel frattempo, lo fecero, con Turenne che guidava l'invasione dei Paesi Bassi spagnoli e Condé in carica in Franca Contea. Questo è stato il primo comando sul campo di Conde dalla fine della Fronda.

Pochi anni dopo, nel 1672, i francesi, in combutta con il re Carlo II d'Inghilterra, lanciarono un attacco alla Repubblica olandese. Superarono molto rapidamente le fortificazioni del confine olandese, ma alla fine furono fermati quando lo Stadtholder Guglielmo d'Orange inondò una vasta area per creare una linea difensiva. Questo, insieme al fatto che gli olandesi riuscirono a portare gli inglesi fuori dalla guerra in tempi relativamente brevi (all'inizio non era mai stato popolare in Inghilterra) trasformò quella che era stata pianificata per essere una guerra rapida in una lunga, e ora l'esercito imperiale stava arrivando .

Mentre Conde si stabilì in una posizione difensiva a nord, Turenne fu inviato a occuparsi di loro. Montecuccoli, invece, sconfigge totalmente Turenne, riuscendo a dargli la scivolata abbastanza a lungo da unire le forze con l'olandese. Turenne saccheggiò il Palatinato e nel corso del 1674–5 iniziò a distruggere diversi generali imperiali minori. I punti salienti includevano Turenne che ignorava l'usanza di non combattere in inverno per sconfiggere un'invasione imperiale dell'Alsazia nella battaglia di Turckheim.

Al termine della campagna elettorale del 1675, Turenne affrontò nuovamente Montecuccoli. L'italiano tentò di fingere, di indurre Turenne a fare qualcosa di sconsiderato e a dare battaglia in svantaggio, ma Turenne era troppo intelligente per quello, e la loro guerra di manovra finì con gli Imperiali che dovettero dare battaglia in svantaggio nella battaglia di Salsbach il 27 luglio.

Alla fine, però, la battaglia era appena iniziata quando un proiettile colpì Turenne e lo uccise. I francesi si ritirarono in disordine e Montecuccoli pianse la morte del suo rivale. Tuttavia, non ha avuto problemi ad attaccare e sconfiggere il suo esercito in ritirata.

È un segno di quanto Turenne fosse rispettato il fatto che sia stato sepolto nello stesso posto dei re di Francia, e anche dopo che i rivoluzionari francesi hanno dissotterrato i re e li hanno gettati in una fossa comune per sottolineare che hanno mantenuto intatta la tomba di Turenne .

Nel frattempo, però, il re Luigi XIV si è trovato con un piccolo problema; il suo generale stellare era morto. Si è così deciso di paracadutare Conde nel settore.

Condé era considerato un generale più aggressivo di Turenne, ma la sua strategia contro Montecuccoli era misurata. Attraverso una campagna di manovre, costrinse Montecuccoli a sollevare l'assedio di Haguenau e ritirarsi attraverso il Reno. Lo ha fatto senza dare battaglia.

Poco dopo, Conde si ritirò, essendo un vecchio malato di salute, afflitto dalla gotta. Si è ritirato nel paese dove ha vissuto altri 11 anni.


domenica 9 gennaio 2022

Stato Italia

Una cosa particolare, che in molti hanno dimenticato o non hanno mai saputo o voluto sapere, è che fino al 1860 circa lo "Stato Italia" non esisteva ma tutta la penisola era "Regno di Sardegna". Qualche burlone sostiene addirittura che non è la Sardegna ad essere una regione d'Italia, ma è l'Italia ad esserlo della Sardegna.