martedì 19 ottobre 2021

Di cosa morivano tanti soldati durante la guerra civile americana?



No, non erano le armi del nemico, ma la vendetta di Montezuma. Cosi chiamiamo - in tedesco - la diarrea.

La diarrea fu la causa più comune di morte nella guerra civile americana.

Fu così comune che c'era un codice d'onore tra i soldati per non sparare a qualcuno che stava facendo i suoi "affari".

Su 750.000 soldati "caduti", 95.000 erano morti di diarrea o dissenteria.

Per ogni morto sul campo di battaglia, ce n'erano due che morivano di malattia.

Perché le malattie si diffusero a macchia d'olio tra i soldati, perché era angusto, sporco, per non parlare delle latrine che contaminavano i ruscelli da cui si beveva.

C'era poca assistenza medica.

1,3 milioni di soldati sono stati infettati dalla malaria e 10.000 di loro sono morti per questo.

Ma anche la varicella, la difterite, il morbillo, la parotite, il tifo e il vaiolo ebbero il loro prezzo.

Anche la gonorrea e la sifilide infettarono centinaia di migliaia di soldati.

Il generale Joseph Hooker aveva permesso alle prostitute di entrare nel suo campo per aumentare il morale degli uomini.

Così ora sai anche perché le ragazze negli Stati Uniti sono spesso chiamate Hooker.


lunedì 18 ottobre 2021

Chi è stata la regina più temuta della storia?

Cominciamo con un aneddoto. La regina ti chiede di dimostrare la tua fedeltà. Come? Tribunale? No, solo un piccolo test: ingoiare la pelle di tre polli crudi... Si riesce a ingoiare il primo e il secondo. Riesci a ingoiare la prima e la seconda, ma dopo tanta fatica a spingere la terza in gola, non ne puoi più e restituisci due pelli sul posto. "Colpevole", grida. La tua punizione: la morte. Secondo lei, se eri innocente, avresti dovuto gettare le tre pelli...

Tale è la giustizia secondo la regina pazza del Madagascar: Ranavalona I. (1778 -1861)

Nato Ramavo, suo padre si guadagnò il favore dell'ex re permettendogli di sfuggire a un attentato. Riconoscente, il re prese Ramavo come sua figlia, e più tardi la sposò al suo figlio legittimo (Radama I, l'erede al trono).

Dopo la sua ascesa al trono, Radama iniziò a epurare il regno dai rivali, compresi i membri della famiglia di Ramavo. In risposta, l'ormai regina lo avvelenò lentamente, fino alla sua morte nel 1828. La sorella di Radama doveva diventare la regina. Ma Ramavo stava preparando il suo colpo di stato da un anno. Con l'aiuto dei ricchi e dei potenti, si impadronì del trono e iniziò un'epurazione dei suoi rivali, soprattutto dei membri della sua famiglia adottiva:

Il nipote di suo marito è stato trafitto da lance;

La sorella di Radama fu rinchiusa e morì di fame. Tutte le donne della famiglia reale hanno subito la stessa sorte.

Si liberò di insegnanti, diplomatici e commercianti europei per modernizzare il regno. Aiutata dalla malaria, schiacciò le truppe francesi che avevano inviato una spedizione punitiva. Fece espellere i missionari cattolici e impiccò i 14 irriducibili che erano rimasti. Altri furono giustiziati nella cattedrale di Andohalo.

Molto ispirata dal periodo medievale, sviluppò metodi orribili di tortura ed esecuzione. Per esempio. Criminali e dissidenti erano:



Gettato in pentole di acqua bollente o olio;

Legato e bruciato vivo;

Sepolto vivo.

E tutto questo, mentre le loro famiglie erano costrette a guardare.

I cittadini che non erano in grado di pagare le tasse venivano immediatamente ridotti in schiavitù. Di solito morivano di fame o per le orribili condizioni di lavoro forzato. Per pagare le sue truppe, si basava sulla tradizione di lasciare che i suoi soldati saccheggiassero i villaggi circostanti, uccidendo e violentando ad ogni passo e schiavizzando i catturati.

Con il passare degli anni, divenne sempre più pazza, il che portò alla famosa caccia al bufalo.

Nel 1845, la regina Ranavalona I del Madagascar ordinò a 50.000 dei suoi sudditi di andare a caccia di bufali. La caccia richiedeva la costruzione di strade attraverso la giungla, il che richiedeva 4 mesi. Circa 10.000 persone morirono per sfinimento, fame e malaria, ma non fu ucciso neanche un bufalo.

In totale, si stima che attraverso l'esecuzione, la fame, i lavori forzati o la lotta contro gli europei, il regno di Ranavalona I costò la vita al (fino al) 75% della sua popolazione, cioè 2,5 milioni di persone! Questo la rende la donna più letale della storia. Il Guinness dei primati dovrebbe considerare di detronizzare Elizabeth Bathory (vedi la mia risposta)...


domenica 17 ottobre 2021

Chi fu il miglior generale tra Alessandro Magno e Napoleone?


Alla domanda su chi fosse il migliore generale Wellington rispose
"In questa età, in qualsiasi età, Napoleone"


Molti potrebbero sostenere che Alessandro sia il migliore dal fatto che "non è stato sconfitto" e questo è vero e perché ha guadagnato il titolo di "Grande" dagli storici successivi ed è stato fonte d'ispirazione per innumerevoli generali che vanno da Annibale, Cesare e lo stesso Napoleone. La guerra era completamente diversa in entrambe le epoche, ma entrambi questi uomini sono innegabili maestri della loro arte per i loro rispettivi periodi storici.
Ma Alessandro non ha mai gareggiato in molte battaglie come Napoleone che su 60 battaglie che ha combattuto ne ha perse solo 7. Era un generale magistrale i cui successi hanno superato le sue perdite come mostrato ad Austerlitz quando la coalizione cadde per la sua finta o durante la campagna dei Sei giorni in cui le probabilità erano 10 a 1. Napoleone aveva guadagnato una tale reputazione che la strategia della Coalizione fu elaborata per evitare il contatto con le sue forze, ma prese di mira i suoi generali che non furono all'altezza del loro imperatore alla battaglia di Dresda
costarono loro la battaglia.
La sua logistica, tattica, adattabilità, uso di attrezzature e microgestione per la maggior parte sono davvero impareggiabili.
A differenza di Alessandro che aveva ereditato l'esercito di suo padre, Napoleone aveva fatto il proprio e lo aveva trasformato nella forza più elitaria in Europa con la Grande Armée.
Nonostante la Russia, Napoleone era anche un maestro del morale e molto riverito tra le sue truppe, qualcosa che Alessandro aveva iniziato a perdere alienando i suoi uomini adottando costumi stranieri e deridendo le sue truppe quando desideravano tornare a casa.


Mentre Alessandro è giustamente chiamato il Grande a causa delle sue conquiste militari, credo che lo stesso Napoleone sia un leader più impressionante che ha combattuto un nemico molto più impressionante.


sabato 16 ottobre 2021

Che cosa è un fatto storico che sconvolgerebbe la maggior parte delle persone se lo scoprissero?

L’impero che ha sterminato più persone della storia non é quello Sovietico, né quello Nazista, né quello Maoista. È stato quello britannico. Sembra incredibile, considerando la fama liberale degli inglesi, ma in realtà il liberalismo fu un fattore di così tante morti.

Il liberalismo parlava infatti di diritti individuali ma solo per persone di un “certo livello”, se così si può dire. Ovvero persone con una certa ricchezza: i migliori. Questa visione di una dirigenza di uomini giusti e superiori, autorizzava i governanti a punire i peggiori, i poveri e gli stranieri, per difendere i diritti e i giusti profitti dei potenti, faro della civiltà.


I britannici in India



Nell’India britannica, ovvero un territorio corrispondente agli attuali Pakistan, India e Bangladesh il governo inglese causò svariate carestie: solo contando le maggiori ce ne furono una dozzina. Le morti in totale furono circa 50 milioni. Voi direte sono carestie, cose che accadono; non fu colpa di nessuno. In realtà non è così perché furono tutte esacerbate dalle politiche economiche e sociali britanniche. Ad esempio, durante queste carestie l’impero britannico continuava ad esportare cibo da quelle terre per rifornire i propri mercati ed evitare danni alle esportazioni.

Infatti una di queste carestie, quella del 1873–74 in Bihar non causò alcuna moria di massa, perché furono prese adeguate misure per evitare che ciò accadesse. A riprova che tutte queste morti si potevano evitare. Una di queste carestie portò alla morte di un terzo dell’intera popolazione del Bengala. Una catastrofe sul livello della peste bubbonica.


Il buon governo inglese in Irlanda



Non solo, il Regno Unito commise un vero e proprio genocidio in Irlanda con Cromwell, che portò alla morte di circa il 20% della popolazione. Impresa che fu ripetuta con la Grande carestia irlandese del 1845–1849 che causò direttamente perlomeno 1 milione di morti su 8 milioni di persone, ma portò anche all’emigrazione di altri 2 milioni. Questa carestia fu tanto grave perché i britannici non solo non fecero niente per aiutare gli irlandesi, ma respinsero addirittura aiuti esterni, perlomeno inizialmente. La situazione divenne talmente grave che addirittura gli schiavi afroamericani mandavano aiuti agli irlandesi. Tutto questo fu fatto sia per sfruttare la carestia per riformare l’Irlanda, che per seguire le folli teorie malthusiane sul sovraffolamento. In pratica, per Malthus le carestie erano la giusta punizione per le popolazioni povere che avevano troppi figli.

La carestia ha portato l’Irlanda alla perenne sudditanza verso l’Inghilterra. A quei tempi l’Inghilterra aveva 13 milioni di abitanti, mentre l’Irlanda 8. Senza la carestia le stime dicono che l’Irlanda avrebbe oggi 17-24[1] milioni di abitanti rispetto ai 55 dell’Inghilterra. Invece ne ha circa 6 milioni. Ciò vuol dire che non si è ancora ripresa dal crollo demografico di allora. L’Irlanda è l’unico Paese al mondo ad avere meno abitanti che nel 1845. Pensate a tutto quello che è avvenuto da allora: i genocidi, le guerre mondiali, etc.. Eppure solo la carestia irlandese ha avuto un tale definitivo impatto. Il piano inglese di sfruttare l’occasione per sottomettere permanentemente l’Irlanda ha funzionato.


Varie nefandezze

Si potrebbero aggiungere molte altre cose, come la carestia creata dal blocco navale durante la Prima Guerra Mondiale. La carestia scioccò la Germania, che era allora un Paese ricco che non conosceva più le carestie. E fu una delle cause che contribuirono alla grande rabbia tedesca, sfruttata dal Nazismo.

E non abbiamo nemmeno detto nulla di tutte le “normali atrocità” legate a guerre e soppressioni di ribelli, tipiche di un impero. Come la sopressione dei Mau Mau. In effetti queste non le contiamo neppure, perché volendo la soppressione delle ribellioni la potremmo considerare questione di ordinaria amministrazione.



Parliamo invece di cose come i campi di concentramento per i Boeri. A cui si riferisce la foto precedente. E dei vari crimini di guerra britannici.


venerdì 15 ottobre 2021

Chi è stato il più grande condottiere di tutti i tempi, e perché proprio Napoleone?

La storia conta tanti grandi condottieri da Annibale, a Cesare per passare poi a Pirro a Gengis Khan o a Marlborough.

Di tutti questi il più grande resta Napoleone.



Bonaparte non nasce da famiglia ricca o figlio di un generale, ma rampollo di una famiglia nemmeno messa bene economicamente della Corsica. Le condizioni iniziali, quindi non erano certamente favorevoli.

Le condizioni ambientale non erano certo migliori. La Corsica era in piena guerra di indipendenza al momento della nascita di Napoleone. Si fronteggiavano gli indipendentisti con a capo Pasquale Paoli e i Francesi prima al soldo della Repubblica di Genova poi direttamente quando l'isola fu ceduta alla Francia.

Napoleone poi dovette affrontare sberleffi e bullismo quando fu mandato a Brienne alla scuola militare alla quale ebbe accesso grazie ai buoni uffici del padre Carlo con il governatore dell'isola Conte Marbeuf.

Il momento storico era quello della rivoluzione francese e probabilmente questo fu un punto a favore di Napoleone. La rivoluzione aveva avuto come effetto la reazione degli altri Stati Europei e dei realisti francesi. La Francia fu costretta a difendere le sue frontiere. L'esercito francese aveva quindi bisogno di soldati e di ufficiali. Le carriere erano rapide e i galloni si conquistavano sul campo.

Napoleone approfittò di questa situazione e divenne dopo l'assedio di Tolone generale di brigata. In questa prima occasione un giovanissimo Bonaparte fornisce le proprie credenziali di grande stratega riuscendo a a riconquistare la città con un abile fuoco di artiglieria.

La storia seguente è ben conosciuta, come i suoi successi militari avvenuti su ogni tipo di terreno e a ogni latitudine. Nella prima campagna d'Italia prende in mano un esercito scalcagnato e in poco tempo sconfigge i Piemontesi e i vari eserciti austriaci comandati da diversi generali.

In seguito in Egitto sbaragliò il campo da tutti gli avversari.

Di nuovo in Italia, poi le grandi campagne al centro dell'Europa. Austerlitz, Friedland, Jena, Wagram.


Napoleone a Wagram


Anche nelle sconfitte il genio del condottiero Napoleone venne fuori con prepotenza. In Russia l'unica battaglia a Borodino fu una vittoria.

Le due più cocenti sconfitte Lipsia e Waterloo furono dovute la prima a una enorme disparità di uomini e mezzi, la seconda dagli ordini mal eseguti da Grouchy che non seguì le truppe prussiane di Blucher.

In conclusione dico Napoleone come miglior condottiero perchè riuscì ad imporsi malgrado le condizioni non fossero a lui favorevoli e perchè dovette combattere contro eserciti forti, numerosi e ben organizzati di diverse nazionalità e di diverse tradizioni militari.


giovedì 14 ottobre 2021

Qual è il segreto delle vittorie di Napoleone Buonaparte? Quali le facoltà che altri non avevano?


Napoleone è stato il dominatore della scena politica ed europea per circa un ventennio.
La maggior parte della sua gloria proveniva dalle sue vittorie militari derivanti dalle sue grandi doti di stratega e di leadership.

La formazione militare
La formazione militare di Napoleone comincia a Brienne, in collegio. Bonaparte vi arriva a 10 anni dalla Corsica subito dopo essere passato ad Autun per imparare il francese.
Il giovanissimo Napoleone si appassiona alla matematica e alla geometria, dimostra doti doti non comuni di memoria ed è un avido lettore di saggi storici.
Alla scuola militare di Parigi viene destinato all'artiglieria.

La Prima Campagna d'Italia
La sua prima vera esperienza militare sul campo è in Italia durante la Prima Campagna. E' già dal suo esordio che Napoleone mette in mostra le sue doti militari.
Gli eserciti che si affrontano sono quello francese da una parte e quello austriaco e piemontese dall'altra.
La prima differenza tra i due schieramenti è che i Francesi sono soldati della Rivoluzione, gente del popolo che ha scelto di arruolarsi in cerca di fortuna. Uomini animati da un profondo spirito battagliero e di rivalsa. Dall'altro lato soldati di professione.
Grande differenza anche tra i comandanti. Dalla parte francese, giovani uomini, che si erano fatti valere sul campo di battaglia. Coraggiosi, intrepidi, guasconi a volte brutali; interessati anche ad arricchirsi tramite la guerra.
Dalla parte nemica vecchi generali, lontani dai campi di battaglia da una vita, di origini nobili.
In questo scenario Napoleone conduce la guerra in modo nuovo.

Un nuovo modo di fare la guerra
Pochi approvvigionamenti. Le truppe viaggiano leggere portando con sè tutto il necessario per sopravvivere e per dare battaglia. I viveri e i rifornimenti venivano presi sul posto.
Ciò dava un grande vantaggio all'esercito napoleonico perchè gli consentiva rapidi spostamenti. Le truppe di Napoleone erano in grado di percorrere anche 30 chilometri in una sola giornata.
Napoleone disponeva le sue truppe in modo che le varie divisioni in poco tempo potessero ricongiungersi mentre gli avversari le disponevano una lontana dall'altra.
Napoleone aveva gioco facile, in questo modo a isolare pezzi dell'esercito avversario su cui faceva convergere gran parte delle proprie forze, per cui in ogni battaglia poteva godere se non della superiorità numerica almeno della parità di uomini.
Un altro segno distintivo della capacità militare di Napoleone era la cura maniacale dei particolari. Bonaparte sguinzagliava, vedette, avamposti, si serviva di spie per essere sempre informato sui movimenti e le intenzioni del nemico.
Questo suo studio paranoico gli consentiva di sapere con esattezza matematica dove si sarebbero svolti gli scontri principali e di scegliere meglio il terreno a lui più congeniale.
Ulteriore forza agli eserciti napoleonici fu data dalla coscrizione obbligatoria. In tal modo Napoleone disponeva di un numero ragguardevole di soldati rispetto agli avversari.

Le linee di comando
Un'altra differenza tra gli eserciti di Napoleone e quelli avversari era l'organizzazione della linea di comando. Gli eserciti delle prime coalizioni, in particolar modo quello Prussiano, era organizzato con un comando supremo formato da uno Stato maggiore che prendeva le decisioni comunicate poi ai generali che erano sul campo di battaglia, i quali non potevano assolutamente prendere decisioni autonome.
Le truppe di Napoleone avevano in Bonaparte un unico comandante in capo, ma con generali che sapevano prendere bene l'iniziativa sul campo di battaglia determinando spesso gli esiti di uno scontro (vedi Desaix a Marengo).

Il carisma di Napoleone
Oltre a quanto elencato c'è da mettere in conto l'abilità personale e il carisma di Napoleone. Raramente l'esercito francese uscì sconfitto quando sul campo di battaglia c'era Bonaparte, mentre quando era assente come in Spagna ciò avvenne con frequenza.
La presenza di Napoleone moltiplicava le forze dei soldati che si credevano invincibili riponendo in lui il massimo della fiducia.

Gli eserciti nemici si riorganizzano
Col passare degli anni gli eserciti nemici fecero tesoro dei loro sbagli. Riorganizzarono i loro eserciti, ringiovanirono i comandi, introdussero la leva obbligatoria. Le mosse di Napoleone cominciarono a essere prevedibili.
Dall'altro lato i marescialli dell'Impero cominciarono ad accusare una certa stanchezza nel guerreggiare. Erano diventati ricchi e famosi e volevano godersi la vita e il successo che avevano raggiunto per cui l'ago della bilancia cominciò lentamente a spostarsi fino a determinare un'inversione totale che portarono alla fine del dominio napoleonico in Europa.


mercoledì 13 ottobre 2021

Luigi XVI adottó quattro bambini. Cosa è capitato loro durante la Rivoluzione francese?

 

Luigi XVI e Maria Antonietta, con la famiglia


Loro adottarono due ragazze e due ragazzi. La Regina gli diede nuovi nomi, per rendere l'adozione ancora più reale. Le persone erano più teatrali in quei giorni.

La più nota è Ernestine Lambriquet, la probabile figlia illegittima di Luigi XVI e la cameriera Philippine Lambriquet. Assomigliava così tanto alla sua sorellastra Marie Therese, la principessa reale, che le persone la attaccarono per questo motivo, scambiandola per la principessa.



In un'occasione un negoziante l'ha salvata dalla folla impazzita. Dopotutto era solo una ragazza. Ma anche lui pensava che fosse la principessa, probabilmente a causa della loro strana somiglianza e dei suoi bei vestiti.


Presa delle Tuileries, 1792.


La regina mandò Ernestine dalla sua vera famiglia in campagna con abbastanza soldi prima della fuga a Varennes. Ma lei tornò e, durante l'assalto alle Tuileries, Ernestine dovette fuggire con Madame de Soucy tra i cadaveri della Guardia Svizzera.


Ritratto idealizzato di Marie-Therese, poco prima del suo rilascio.


Nel novembre 1795, quando la principessa reale doveva essere scambiata con prigionieri di guerra, l'imperatore Francesco II d'Austria chiese che Ernestine accompagnasse la principessa ma il ministro repubblicano francese mentì dicendo di non sapere dove fosse Ernestine.


L'imperatore Francesco II. Era il nipote di Maria Antonietta


Quando la Rivoluzione finì, Ernestine prese il nome della madre naturale e sposò nel 1810 un vedovo a Parigi .. Ma la coppia non ebbe figli. Ernestine morì il 30/31 dicembre 1813. I documenti del matrimonio e della morte sono stati ritrovati. Ovviamente Napoleone I deve averlo saputo, tramite le sue spie. Non che gli importasse granchè. Ernestine fu sepolta in un cimitero a Passy, dove morì, un sobborgo di Parigi ..


Marie Therese, Principessa Royale, Duchessa Consorte di Angouleme, in pieno costume


Tre mesi dopo, quando la principessa tornò in Francia, iniziò immediatamente la ricerca di Ernestine ed era molto triste che la sua amica fosse morta. Nel 1819 il cimitero fu svuotato quindi non ci sono resti umani.


Ritratto idealizzato di Luigi XVII di Francia


L'altra ragazza Zoe è molto oscura. Così come Ernestine era la compagna di giochi della principessa, Zoe era la compagna di giochi del principe Louis Charles, il Delfino. È scomparsa nella rivoluzione come tanti bambini. È possibile che sia diventata suora ma l'articolo in cui l'ho letto è dubbio.



Un ragazzo, Armand, è l'unico figlio adottivo di cui è sopravvissuto un certo ritratto. Tutti i ritratti di Ernestine sono stati contestati. Armand era un ragazzo disubbidiente che aveva perso entrambi i suoi veri genitori. Diventò repubblicano, si unì ad alcune milizie e fu ucciso nel 1792 ..

L'altro ragazzo era ... NERO. Jean Amilcar veniva dal Senegal. Non è diventato un servo ma è stato liberato e adottato. Alcune delle idee progressiste dell'imperatore Giuseppe II devono aver contagiato anche sua sorella Maria Antonietta: la regina lo mise in una pensione e pagò le sue spese. Quando lei non fu più in grado di pagare per lui, la pensione lo fece uscire per le strade dove morì ..


L'imperatore Giuseppe II, fratello di Maria Antonietta


Quindi tre dei bambini adottati non hanno discendenti, con la quarta, Zoe, è dubbio.



I parenti più prossimi di Luigi XVI sopravvissuti discendono da suo fratello, il successivo re Carlo X / XI. I discendenti legali della nipote di Carlo, la duchessa Luisa Maria di Parma, figlia del figlio di Carlo, il duca Charles Ferdinand de Berry. E i discendenti naturali dello stesso Duca, inclusa Anne-Aymone Giscard D'Estaing.