mercoledì 29 settembre 2021

Se non ci fosse stato il Risorgimento, che assetto politico avrebbe potuto avere oggi l’Italia?

Consideriamo una cosa importante prima di tutto: l'impero d'Austria nel 1858 era pressappoco così composto



In blu troviamo gli italiani che, in verità, erano presenti anche sulle coste dalmate e istriane (meno nel loro interno) tra cui la città di Fiume.

Apparentemente non sembra granché, ma, considerata come popolazione complessiva, era la terza "etnia" (passatemi il termine) dell'Impero, dopo i tedeschi e gli ungheresi.

A livello economico era la seconda area più industrializzata e ricca.

Venezia e Milano erano la seconda e terza città più popolose, venendo subito dopo Vienna, mentre Trieste era il porto principale dell'Adriatico e uno dei più importanti del Mediterraneo.


Questo senza considerare la vivacità culturale di Milano fin dalla fine del Settecento e l'unicità di Venezia.

A mio personalissimo parere, l'Austria prima o poi qualche concessione alle minoranze italiane l'avrebbe dovuta pur dare.

Forse se Massimiliano fosse subentrato al fratello Francesco Giuseppe le avrebbe concesse senza indugio.

Del resto, se nella nostra linea temporale fu costretta a un certo punto a dare all'Ungheria l'autogoverno, diventando una federazione a tutti gli effetti, a maggior ragione questo sarebbe avvenuto anche con gli italiani.

Difficile quindi pensare che la situazione post 1815 sarebbe perdurata fino a oggi senza varianti di sorta.

Già con il Congresso di Vienna si andò (tanto in Germania, quanto in Italia) alla semplificazione e tale processo sarebbe proseguito.

Magari in un futuro non lontano gli Stati più piccoli e meno popolosi (Modena, Parma e Toscana) o si sarebbero fusi tra loro, o perlomeno avrebbero formato come minimo un qualcosa di simile al Benelux, trampolino di lancio per una Confederazione.

Lo Stato Pontificio era ormai un relitto medievale destinato prima o poi a evolvere in qualcos'altro.

Magari il papa, nel corso degli anni, avrebbe assunto un livello sempre più simbolico a livello politico sul fac-simile del monarca inglese, limitandosi alle sue funzioni spirituali.

Così anche il Governo stesso dello Stato Pontificio si sarebbe sempre più laicizzato per gli stessi motivi: ai cardinali legati e vescovi sarebbero subentrati ministri o governatori "civili"

Io pertanto resto dell'idea che gli ideali della Rivoluzione Francese, seppure sconfitti sui campi di battaglia, non se ne sarebbero andati così facilmente.
Prova ne saranno le "Rivoluzioni" successive che avranno sempre come epicentro Parigi.
Quindi l'evoluzione da monarchie simil-assolute a quelle perlomeno costituzionali sarebbe stato un passaggio pressoché obbligato.

Allo stesso modo modo la secolarizzazione, iniziata già a metà Settecento, sarebbe proseguita.

Se non intervenissero fattori esterni (cosa assai improbabile, ma vabbé) oggi potremmo avere una situazione del genere.
Un Nord Italia (composto grossomodo dalle attuali Lombardia, Veneto, Friuli e Trentino) che farebbe parte dell'Impero Austro-Italo-Ungarico con una larga autonomia interna e con università di lingua italiana.

Un regno di Sardegna, uno Stato Pontificio solo di nome, una Federazione tra Toscana e Ducati Padani nel resto del Centro-Nord e un Sud Italia assai simile al Portogallo o alla Grecia attuali.


martedì 28 settembre 2021

Perché Napoleone non invase mai la Svezia?

E perché avrebbe dovuto farlo se il futuro erede al trono era nientemeno che un suo generale? Almeno così credeva ma si sa che i francesi sono noti per non onorare mai la parola data!


Il generale Bernadotte, inizialmente Maresciallo dell'Impero, tradì Napoleone diventando Re di Svezia e alleandosi con i suoi nemici per salvare la sua corona!


lunedì 27 settembre 2021

Se Napoleone fosse stato il generale della Francia durante la seconda guerra mondiale, pensi che il paese avrebbe fatto meglio o peggio?

Si dice che, quando i francesi invasero la Prussia, Napoleone abbia voluto rendere omaggio alla tomba di Federico il Grande e abbia detto ai suoi soldati: ''Signori, toglietevi il cappello: se fosse ancora vivo, oggi non saremmo qui''. Se nel 1940 Napoleone fosse stato ancora vivo, Hitler non sarebbe arrivato a Parigi!



Napoleone rende omaggio alla tomba di Federico il Grande, l'uomo che fece tremare l'Europa nel '700!


domenica 26 settembre 2021

Un personaggio storico poco famoso che ha avuto una vita impressionante

La vita di Jean Thurel.

Fu un soldato francese vissuto dal 1698 al 1807; oltre alla sua straordinaria longevità, la cosa più stupefacente fu che servì nella fanteria di linea francese per 75 anni.



Nel 1716 Thurel si arruolò nell'esercito francese e nel suo primo scontro, avvenuto nel 1733 durante l'assedio di Kehl, nell’ambito della guerra di successione polacca, fu sparato al petto con un moschetto e sopravvisse.

Nel 1747, durante l'assedio di Bergen, il reggimento di Thurel occupò la città ma il soldato rimase indietro e si trovò solo. Quindi scalò le mura della cittadella in qualche modo e vi entrò in modo da non perdere la sua compagnia.

Nel 1759, durante la battaglia di Minden nella Guerra dei Sette Anni, fu ferito alla testa da una spada per sei volte e riuscì a sopravvivere.

Ma la fortuna di Thurel era una sua prerogativa unica, visto che tre dei suoi fratelli furono uccisi nella battaglia di Fontenoy nel 1745, ed uno dei suoi figli fu ucciso nella battaglia navale delle Saintes nel 1782.

Nel 1787, quando Thurel aveva 89 anni, il suo reggimento stava marciando lungo la costa francese. A causa della sua età, i suoi ufficiali gli offrirono una carrozza per sedersi per la marcia, ma Thurel rifiutò e percorse l'intera distanza a piedi, affermando di non avere mai marciato in carrozza prima e non aveva intenzione di iniziare a farlo.

Sempre nel 1787, Thurel incontrò personalmente il re di Francia Luigi XVI che gli concesse una bella pensione quando si ritirò nel 1792. Nel 1800 incontrò un suo grande ammiratore, che peraltro divenne in quello stesso anno imperatore: Napoleone.

Ma in tutti quegli anni di carriera Thurel con che grado si è ritirato dal servizio militare? Gli furono offerte promozioni molte volte, ma ogni volta rifiutò e rimase un soldato semplice dell’esercito francese per 75 anni.


sabato 25 settembre 2021

Perchè Napoleone decise di porre da solo in testa la corona di ferro?


Semplice. Significava che non riconosceva nessuna autorità superiore alla sua. Al contrario, ad esempio, di Carlo Magno che invece fu incoronato dal papa.
Del resto la sua incoronazione nel maggio del 1805 come re d'Italia non fu altro che la versione minore di quanto già avvenuto nel dicembre del 1802 quando si autoincoronò imperatore dei francesi.


Lo schema seguito fu esattamente lo stesso.




venerdì 24 settembre 2021

giovedì 23 settembre 2021

Un fatto apparentemente irrilevante, che ha portato a grandi cambiamenti storici


Nel 1793, i neo nati Stati Uniti d'America avevano bisogno di un sistema di misurazione standard perché gli Stati stavano usando un miscuglio di sistemi. Ad esempio, a New York si utilizzavano i sistemi olandesi e nel New England quelli inglesi.
Fu così che il terzo presidente degli Stati Uniti, Thomas Jefferson, richiese dalla Francia un cilindro di rame da 1 kg, da utilizzare come standard di peso nell'adozione del sistema metrico negli Stati Uniti.
Quella era infatti l'opzione più accreditata, dato l'ampio utilizzo in Europa, che rimaneva il principale se non esclusivo partner commerciale degli Stati Uniti.
Ma la nave che trasportava il rame venne portata fuori rotta nei Caraibi da una terrificante tempesta, e una volta lì venne assaltata e saccheggiata dai pirati.
Fu così che il sistema metrico decimale non arrivò mai sul suolo americano. Non fu l'unica occasione in cui si parlò dell'adozione del sistema metrico negli Stati Uniti, ma certamente la prima e più eclatante.