Marsala, maggio 1860.
Tra le camicie rosse appena sbarcate in Sicilia, c’è anche una donna, la quale, per partecipare alla spedizione senza dare nell’occhio, è costretta a travestirsi da uomo.
La coraggiosa signora in questione si chiama Rosalia Montmasson, ed è la consorte di un personaggio molto importante della Storia Italiana: Francesco Crispi.
Ma Rosalia, dopo aver chiesto al marito di poter lottare per quell’unificazione tanto agognata, le risponde con un secco “no”. Crispi però capisce che la donna è irremovibile, perciò la costringe a travestirsi per poter far parte dei garibaldini.
Combatte a Calatafimi, per poi congedarsi con onore.
Crispi seccato da quella sfrontata e poco ossequiosa compagna, trova conforto tra le braccia di un’altra donna. La sagace Rosalia però non solo lo scopre, ma lo lascia anche.
Decisione coraggiosa per i tempi, ma come avete potuto rilevare, la donna ne aveva da vendere.
Preferisce morire sola e dimenticata nella capitale, ma con l’integrità morale incorruttibile, piuttosto che vivere negli agi con un uomo che non la rispetta.
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