venerdì 26 novembre 2021

Durante la Guerra d'Indipendenza Americana, 42.000 Giubbe Rosse inglesi disertarono. Dove andarono? Che ne fu di costoro, disertori bloccati in un territorio straniero?


Una cosa da tenere a mente è che il servizio nell'esercito di Sua Maestà era in parte volontario.
Ne facevano parte uomini condannati per piccoli crimini, altri con condanne a morte, cui venivano offerte le seguenti opzioni:
  • prestare servizio nell'esercito;
  • un cappio al collo;
  • lunghe pene detentive;
  • il "trasporto" in un angolo dell'impero coloniale, comprese le colonie americane (ma questo era generalmente poco desiderabile)
e molti così approfittarono dell'opportunità di arruolarsi nell'esercito.
Altri venivano "reclutati", in gran parte dai quartieri più piccoli e più rurali del Regno Unito e dalle zone coloniali meno remote, spesso accettando "lo scellino del re", ovvero un pagamento in cambio dell'arruolamento.
Uno scellino valeva una somma considerevole per una famiglia povera e, arruolandosi, si poteva fornire un pò di denaro alla propria bisognosa famiglia.
Altri erano attratti perché non avevano opzioni migliori.
Se non erano contadini, li attendeva una vita di fatica come minatori o operai, spesso con stipendi molto bassi e senza la prospettiva di avere mai una terra o una casa propria.
Se erano nobili, ma membri di una famiglia numerosa con molti figli, non avrebbero ereditato alcuna terra o proprietà, anzi avrebbero avuto scarse se non nessuna opportunità di ricevere un'istruzione; così quando gli anni dell'adolescenza svanivano, gli si parava di fronte un futuro cupo.
Se riuscivano a sposarsi bene (per soldi), questa poteva essere una possibilità, ma tali opportunità non erano sempre disponibili. La prospettiva del servizio militare in cambio di una retribuzione regolare, cibo e alloggio, e persino di possibilità di carriera era migliore di qualsiasi alternativa praticabile, e poteva prepararli per un matrimonio vantaggioso.
La vita da soldato nell'esercito, tuttavia, era dura.
La disciplina era rigorosa e legata all'addestramento, che era più o meno costante. Le dure punizioni, che andavano dalla frustata fino persino all'impiccagione per reati gravi, venivano comminate anche per infrazioni minori.
Gli uomini stessi erano carne da macello, schierati e fatti marciare contro il nemico seguendo rigidi codici di disciplina tattica. Erano altamente addestrati all'uso dei moschetti e, in particolare, della baionetta, l'arma da battaglia più temuta del periodo.
In generale erano ben nutriti, ben equipaggiati e avevano accesso alle migliori cure mediche del periodo, tuttavia erano anche soggetti a lunghe ed estenuanti marce e faticosi lavori di scavo di postazioni, ridotte, trincee e strade. Dovevano tenere sgombre le strade, costruire ponti e svolgere svariate attività del genere, che dovevano essere eseguite in aggiunta all'addestramento al combattimento e al mantenimento delle uniformi e delle armi.
La propaganda li osannava come il miglior esercito del mondo. In realtà, pur essendo uno dei più formidabili e temuti, erano spesso mal guidati, gli ufficiali erano spesso nominati a causa dei loro cognomi e dei legami aristocratici che detenevano.
Alcuni ufficiali erano così inetti da essere proprio "stupidi". E molti di essi avevano un'opinione molto bassa del soldato medio, considerandolo poco più che un contadino in uniforme, sacrificabile e scartabile dopo l'uso.
I ranghi superiori vivevano vite di lusso, anche durante le campagne militari, mentre gli uomini arruolati e gli ufficiali non non al comando venivano trattati più o meno come una risorsa da utilizzare piuttosto che come esseri umani.
Venivano trasportati su navi affollate, spesso stipati sottocoperta, a volte spediti in ambienti ostili, marciavano per km e km senza tenere conto delle condizioni meteorologiche o delle esigenze personali, e talvolta venivano gettati in combattimento senza alcuna sosta per riprendere le forze.
L'indolenza, la codardia e certamente la diserzione venivano trattati con estrema durezza, di solito con processi sommari e condanne rapide, spesso di esecuzione. Una volta partiti dalla madrepatria, l'aspettativa di tornare, e tutti interi, era davvero remota.
Poiché la maggior parte era analfabeta, non ci si aspettava lettere o altre comunicazioni. Alcune famiglie tenevano addirittura dei funerali per la recluta in partenza, supponendo che non sarebbe mai tornata. Certamente, potevano passare anni o addirittura decenni prima del loro ritorno, e se rimanevano mutilati o paralizzati, erano alla mercé della loro famiglia o della loro comunità.
Non c'è da meravigliarsi che molti soldati britannici possano aver disertato durante la Guerra d'Indipendenza americana. Intorno a loro c'erano persone che condividevano la loro lingua, religione e cultura; li si faceva marciare attraverso aree di grande prosperità, fattorie e città grandi e operose dove persino le classi inferiori vivevano vite spesso più confortevoli rispetto alle classi inferiori del Regno Unito.
C'era cibo in abbondanza, molta terra libera e i governi locali non creavano troppi problemi. La prospettiva di sbarazzarsi della giubba rossa e dei calzoni bianchi delle loro uniformi e di indossare i vestiti ordinari dei locali era spesso troppo invitante per resistere.
Se venivano feriti o si ammalavano, si rendevano conto che avevano buone probabilità di morire prima di essere spediti a casa. Scomparire tra la popolazione era facile e troppo allettante per non provarci.
Inoltre, molti soldati britannici divennero solidali con la causa dei patrioti. I più furbi capivano che la prospettiva di essere liberi era più invitante della vita come sudditi di una Corona e di un Parlamento indifferenti e insensibili che li consideravano a malapena come individui e ne limitavano in tutte le maniere il potenziale.
Un numero rilevante di soldati britannici si unì all'Esercito Continentale, indossò l'uniforme dei loro precedenti nemici, insegnandogli anche alcune tecniche di addestramento.


Quanti fecero questa scelta è difficile da dire, e alcuni cambiarono addirittura bandiera più di una volta.
Ciò che stupisce di più è che non abbia disertato ancora più gente... Ma questi non erano uomini che erano ben istruiti o avevano una grande visione del mondo. Alcuni non sapevano nemmeno in quale parte del mondo si trovassero. I loro concetti di geografia e cartografia erano limitati.
Venivano costantemente addestrati ad essere orgogliosi di ciò che erano, delle uniformi che indossavano e del Re e della Corona per cui avevano combattuto. Le loro visioni della vita erano spesso molto ristrette e il loro impegno nei confronti del Re e del Paese era profondo e totale.
In ogni caso, alcuni di questi uomini fuggirono in Canada, o nel Far West, o semplicemente svanirono nella popolazione intorno a loro. Alcuni, senza dubbio, fecero una brutta fine: se scoperti dai coloni, potevano essere uccisi o imprigionati se ritenuti inaffidabili o potenziali spie.
Non ci sono dati affidabili su ciò che successe davvero.
Gli Inglesi mantenevano tali questioni private e segrete, ovviamente, tranne quando un disertore veniva catturato, e il suo destino a quel punto era segnato.

"Il disertore", un'incisione di William Dickinson (1794)

Ma è importante ricordare che i patrioti americani stessi erano nati e cresciuti come britannici. La loro rottura dall'impero fu un atto deliberato di sedizione e ribellione, e molti di loro avevano prestato servizio nell'esercito britannico, quindi avevano molto in comune con le Giubbe Rosse.
Si sono capiti, insomma.


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