sabato 22 gennaio 2022

Un Savoia rifiutò di diventare re del Madagascar


Nel 1724 il libro di un misterioso capitano, Charles Johnson, fece sapere al mondo che nel Madagascar esisteva lo Stato di Libertalia, popolato da pirati europei e americani, che vi avevano creato istituzioni giuste e democratiche.

Libertalia in realtà non c’era, ma c’erano davvero dei pirati europei e americani che si autogovernavano nel Madagascar. Costoro tuttavia non aspiravano a vivere in una repubblica ma volevano diventare sudditi di un re.

In quanto predoni, se venivano catturati da navi da Guerra inglesi, francesi, olandesi, finivano immediatamente impiccati. Perciò per salvarsi la vita, quei pirati scrissero a Vittorio Amedeo II di Savoia chiedendogli di proclamarsi re del Madagascar.

In quanto tale avrebbe potuto conferire loro una patente di corsa, che li elevasse alla condizione di corsari, ovvero veri e propri militari protetti dalle leggi di guerra.

Il nobile rifiutò la proposta, ma il carteggio è conservato nell’Archivio di Stato di Torino.


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