martedì 6 luglio 2021

Quanto erano affilate le sciabole durante le guerre napoleoniche?

Nelle guerre napoleoniche si affilavano spade e sciabole. Ogni equipaggiamento di cavalleria viaggiava con una mola affilatrice e un soldato che sapeva come usarla.




lunedì 5 luglio 2021

Coccarda francese tricolore

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La coccarda francese tricolore (cocarde tricolore in francese) è l'ornamento nazionale della Francia, ottenuta pieghettando circolarmente un nastro blu, bianco e rosso. È composta dai tre colori della bandiera francese con il blu al centro, il bianco subito all'esterno e il rosso sul bordo.

Storia
La coccarda francese tricolore nacque all'inizio della Rivoluzione. Il 12 luglio 1789, due giorni prima della presa della Bastiglia, il giornalista rivoluzionario Camille Desmoulins, mentre arringava la folla parigina alla rivolta, chiese ai manifestanti quale colore adottare come simbolo della rivoluzione francese, proponendo il verde speranza oppure il blu della rivoluzione americana, simbolo di libertà e democrazia: i manifestanti risposero "Il verde! Il verde! Vogliamo delle coccarde verdi!".
Desmoulins colse quindi una foglia verde da terra e se l'appuntò al cappello come segno distintivo dei rivoluzionari. Il verde, nella primigenia coccarda francese, fu abbandonato dopo appena un solo giorno perché era anche il colore del fratello del re, il reazionario conte d'Artois, che divenne poi monarca, dopo la Restaurazione, con il nome di Carlo X.
L'occasione per creare una coccarda con colori differenti si ebbe il 13 luglio 1789, data precedente alla presa della Bastiglia, quando venne costituita, dai borghesi che volevano contenere gli eccessi delle rivolte, una milizia cittadina. Fu deciso di dotare questa milizia di un segno distintivo nella forma di una coccarda a due colori; essa era composta dagli antichi colori di Parigi, il blu e il rosso, che sostituirono il verde della coccarda di Desmoulins.
Sulla scorta degli eventi legati alla primigenia coccarda francese, a partire dall'agosto 1789, anche in Italia iniziarono a comparire, durante le prime sporadiche dimostrazioni favorevoli agli ideali della rivoluzione francese, delle coccarde di fortuna costituite da semplici foglie verdi di alberi, che vennero appuntate sui vestiti dei manifestanti: da esse prese poi origine la coccarda italiana tricolore rossa, bianca e verde.
Il 17 luglio 1789 re Luigi XVI si recò a Parigi per incontrare la nuova Guardia nazionale francese: essa indossava una coccarda blu e rossa, ereditata dalla citata milizia cittadina fondata il 13 luglio, alla quale sembra che il Marchese di Lafayette, comandante della Guardia, avesse fatto aggiungere il reale bianco in ossequio al Sovrano. Luigi XVI la mise sul cappello e approvò, balbettando, la nomina del filo rivoluzionario Jean Sylvain Bailly a sindaco di Parigi e la formazione della Guardia Nazionale guidata dal Marchese di Lafayette. Nacque così la coccarda francese tricolore. Il giorno stesso il fratello del re, il conte d'Artois, futuro re Carlo X, lasciò la Francia insieme a parte dei nobili direttamente legati alla monarchia assoluta.
La coccarda tricolore divenne poi simbolo ufficiale della rivoluzione nel 1792, con i tre colori che simboleggiavano i tre ceti in cui era divisa la società francese dell'epoca: il clero (blu), la nobiltà (bianco) e il terzo stato (rosso). La legge del 15 febbraio 1794 rese poi il rosso, il bianco e il blu bandiera nazionale francese, che già da tempo garriva nel Paese ispirandosi, nei colori, alla coccarda tricolore.

Usi
Utilizzo sui veicoli istituzionali
Il decreto nº89-655 del 13 settembre 1989 vieta l'utilizzo della coccarda francese tricolore sui tutti i veicoli terrestri, navali e aerei tranne che su quelli relativi:
  1. al presidente della Repubblica francese;
  2. ai membri del governo;
  3. ai membri del parlamento;
  4. al presidente del Consiglio costituzionale;
  5. al vice presidente del Consiglio di Stato;
  6. al presidente del Consiglio economico, sociale e ambientale;
  7. ai prefetti all'interno dei propri dipartimenti e ai sottoprefetti quando operano nei propri circondari.
L'uso della coccarda francese tricolore è vietata per i veicoli dei sindaci: essi, in caso di utilizzo, rischiano fino a un anno di reclusione e a 15.000 euro di multa.

Utilizzo sugli aerei di Stato
Il primo utilizzo della coccarda francese tricolore sugli aerei risale alla prima guerra mondiale, quando venne impiegata sui velivoli militari partecipanti al conflitto. Le coccarde erano, e sono tuttora, dipinte sulle fusoliere degli aerei.
Le coccarde continuano a essere utilizzate sugli aerei di Stato francesi. Dopo la seconda guerra mondiale alla coccarda venne aggiunto un bordo giallo, che fu eliminato nel 1984

Altri utilizzi
La coccarda francese tricolore è anche utilizzata su alcune alte uniformi, sia militari che civili, che includono un copricapo decorato con la coccarda tricolore. Quest'ultima è anche caratteristica della Marianna, la rappresentazione nazionale allegorica della Francia, che indossa il berretto frigio a volte ornato da una coccarda tricolore. L'ornamento nazionale francese è poi utilizzato anche sul distintivo dei sindaci e sulla fascia di Miss Francia.



domenica 4 luglio 2021

Con che frequenza venivano usate le oubliette


Il termine "oubliette" deriva dalla parola "oublier" (in francese: dimenticare).
I prigionieri che venivano gettati li dentro di certo non ne sono mai più usciti: c'erano dei sotterranei che erano sostanzialmente dei buchi profondissimi in cui il prigioniero veniva calato per mezzo di una corda (nella migliore delle ipotesi) oppure addirittura lasciato precipitare, il che ovviamente portava a gravi fratture.
Questi buchi si aprivano solo dall'alto per mezzo di una botola.




Quella riportata sul primo schizzo è abbastanza ampia, ma c'erano soprattutto oubliette molto strette in cui il prigioniero poteva solo stare in piedi mentre altre erano più larghe in modo che fosse possibile accovacciarsi o sedersi.
Normalmente i prigioniero vi soggiornavano fino alla morte.
Alcune oubliette furono ideate per contenere più prigionieri, che a quanto pare finirono per mangiarsi a vicenda.
Le oubliette medievali sono state trovate in castelli inglesi, come la Ceasars Tower del castello di Warwick, dove sono ancora conservate e, in alcuni casi, visitabili.


In tedesco sono note con il termine "Angstloch" che significa letteralmente "buco della paura".







sabato 3 luglio 2021

Manifattura d'armi di Versailles

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La Manifattura d'armi di Versailles (in francese Manufacture d'armes de Versailles), era un'azienda produttrice di armi da fuoco, con sede a Versailles (Francia). Venne fondata nel 1793 rimanendo in attività sino all'agosto del 1818. Il celebre armiere Nicolas-Noël Boutet venne nominato "direttore artistico" della manifattura già dal 23 agosto 1792 nel quadro della riorganizzazione della produzione nazionale di armamenti deciso dall'Assemblea Legislativa il 19 di quello stesso mese, conservandone poi la gestione anche sotto il Direttorio. Sotto il Consolato ed il Primo impero, la manifattura di Versailles, che in origine produceva solo ami da guerra, iniziò a produrre anche armi di lusso o Armes d'honneur, destinate a ricompensare gli ufficiali distintisi e sciabole da parata. La manifattura giunse ad impiegare più di 400 operai.

Armamento militare
Periodo rivoluzionario
Il primo atelier di fabbrica d'armi da guerra a Versailles venne inaugurato il 7 ottobre 1793, divenendo poi la "Manufacture d'armes de Versailles" dal 1 febbraio dell'anno successivo. Questo venne allestito presso l'Aile du Midi del Palazzo di Versailles.
Questo atelier venne aperto per iniziativa del Consiglio della comune e venne amministrato da un agente contabile e da un direttore, con scopi specificatamente militari. Boutet fu in un primo tempo direttore tecnico, sotto la direzione generale di Pierre Bénézech, nominato dal comitato di salute pubblica nel 1794 per presiedere la commissione d'armi, polveri ed esplosivi dello stato francese.

La carabina mod. 1793 e le sue varianti
Nel 1793, la manifattura mise a punto una carabina, nelle versioni "fanteria" e "cavalleria", la quale, in quest'ultima versione, venne poi adottata dall'esercito col nome di "carabine An III".

Consolato e primo impero
Nel 1810, il capitano Gaspard Gourgaud, dell'École polytechnique di Parigi, ufficiale d'artiglieria e futuro primo ufficiale d'ordinanza dell'imperatore, venne destinato alla fabbrica in qualità di consigliere tecnico. Secondo Charles Théodore Beauvais de Préau, autore di "Victoires et conquêtes des armées françaises", fu lui ad aiutare nello sviluppo di armi da fuoco innovative per l'epoca, facendo della fabbrica di Versailles il proprio laboratorio principale e sperimentale.

Armes d'honneur e armi da parata
L'idea della produzione delle prime Armes d'honneur prodotte dalla fabbrica, destinate a premiare gli atti di coraggio individuali di singoli valorosi, iniziarono a divenire popolari durante la campagna del 1796-1797 in Italia, per iniziativa del generale Bonaparte dopo la proclamazione di uno specifico ordine dato a Passeriano l'11 fruttidoro An V. La tradizione venne codificata sera con un ordine del giorno del 14 piovoso An II e ufficialmente istituita sotto il Consolato il 29 floreale An X quando, con la creazione della Legion d'onore, le Armes d'honneur non vennero più distribuite, ma continuarono ad essere prodotte per gli alti ufficiali che ne facevano richiesta.
Queste armi erano di tipologie differenti: fucili o carabine e sciabole a brichetto per la fanteria, sciabole e pistole per gli ufficiali, sciabole e moschetti per la cavalleria. Tutte queste armi rispondevano a modelli regolamentari dell'esercito, ma erano molto più raffinate nell'esecuzione e presentavano spesso caratteristiche e decorazioni uniche nel loro genere. Le armi da fuoco sovente portavano un piccolo scudo metallico col nome del beneficiario e l'indicazione dell'azione per cui essa veniva concessa; le lame delle armi bianche erano fornite dalla Manifattura d'armi di Kalingenthal. A partire dal 4 nevoso An VIII, tutte le armi vennero prodotte esclusivamente e in ogni loro parte a Versailles.
Alcune Armes d'honneurpresentavano delle cesellature, delle placcature in oro, divenendo dei veri e propri capolavori del settore. Effettivamente, Nicolas-Noël Boutet prescelse a lavorare nella fabbrica anche diversi orafi per dare maggiore eleganza e definizione ai prodotti usciti dalla sua fabbrica.

Armi civili
Oltre alla produzione di armi per l'esercito, la manifattura produsse anche una serie di armi civili come pistole da duell, pistole da tasca per autodifesa e soprattutto armi da caccia.





venerdì 2 luglio 2021

Se Napoleone III avesse avuto il genio di Napoleone, avrebbe potuto cambiare il corso della guerra Franco-Prussiana?

Cose da considerare

# 1. Napoleone III era malato.

Napoleone I, che era un magnifico stratega militare, ebbe scarsi risultati nelle battaglie quando la sua salute stava peggiorando. Anche se Napoleone III avesse avuto il cervello, se fosse troppo malato per comandare, non avrebbe senso.

Aveva bisogno di una sonda da usare durante la pipì e il suo medico personale ha detto che era come un tentativo di suicidio per lui comandare un esercito a cavallo in quelle condizioni.


Napoleone III durante la sua presidenza sotto la Seconda Repubblica francese


Napoleone III dopo essere stato malato


E la sua morte


# 2. Instabilità politica.

Napoleone non era un leader popolare nonostante la sua competenza. Suppongo che la sua linea piuttosto moderata in politica abbia davvero perso il sostegno di entrambe le parti nello spettro politico, la destra e la sinistra.

La destra è stata ampiamente finanziata da grandi imprenditori e capitalisti, la sinistra da socialisti e comunisti. Queste persone pensavano principalmente al proprio bene senza cercare di scendere a compromessi.

Napoleone III invece aveva un misto di San Simonianesimo (socialismo eutopico) e l'importanza del libero mercato e del capitalismo. Quindi aveva un'agenda molto ordinata. Pensò della classe operaia, in programma per impostare l'orario di lavoro, ha costretto la legalizzazione dei sindacati e scioperi, costruito appartamenti pubblici che sono di buona qualità ed a buon mercato nel prezzo (cité Napoléon), la rete stradale parigina modernizzata e il sistema fognario, hanno formato spazi verdi all'interno della città altamente contaminata per una migliore igiene e bellezza della città. Molti dei suoi programmi piuttosto di sinistra sono cose che esistono oggi e garantiscono i diritti della classe operaia. Quindi piaceva ai socialisti e ai comunisti? Ovviamente no. Questi ragazzi volevano una guerra di classe, la debacle di un sistema capitalista, opposti all'economia e alla concorrenza del libero mercato, l'uguaglianza di ricchezza e distribuzione. Napoleone III, essendo un realista, sapeva che queste erano tutte cazzate e non avrebbero giovato alla Francia. Ciò indusse la sinistra radicale a respingere Napoleone e in seguito contribuì a radicalizzare i lavoratori di Parigi (che stavano ottenendo molti vantaggi a causa del loro imperatore) per radicalizzarsi contro di lui.


Léon Gambetta, un popolare statista che deplorò apertamente Napoleone III e in seguito divenne ministro degli interni e della guerra sotto il governo della difesa nazionale subito dopo la caduta dell'Impero francese.


Adolphe Thiers, uno statista di Orléanais e uno dei principali politici della Terza Repubblica francese dopo la guerra franco-prussiana.


Quindi Napoleone III era praticamente odiato da tutti e dal 1863 proclamò un Impero Liberale, che significa libertà di stampa, libertà di parola, libertà di sostenere chi si vuole, libertà di dibattiti politici. Sembra tutto buono, ma praticamente non lo era. Ciò ha aperto le porte ai politici per diffondere pubblicamente la propaganda anti-Napoleone (principalmente dalla sinistra) e colpirlo formalmente. Ancora peggio, Napoleone stava invecchiando e si ammalò gravemente, rendendolo un uomo debole di incompetenza senza carisma.


# 3. La sua performance in Crimea (1853) e in Italia (1859)

Anche se Napoleone III fosse un genio militare come suo zio, di certo non avrebbe combattuto in Crimea. Voleva farlo, ma nel 1853 Napoleone non aveva figli e un grave problema di successione si limitava a fare qualsiasi cosa avventata come comandare un esercito da campo. Inoltre, la malattia dilagante in Crimea uccise persino il comandante del corpo di spedizione francese, il maresciallo St. Arnaud. Napoleone III potrebbe farsi ammazzare da quello in qualsiasi momento quando andrà lì. Quindi non avrebbe mostrato alcuna performance lì.


Il maresciallo Jacque Leroy de Saint-Arnaud


Che ne dici dell'Italia? Se Napoleone III fosse stato abbastanza intelligente, avrebbe potuto rendere la campagna italiana di gran lunga più efficace. Avrebbe potuto preparare la Francia alla guerra prima del conflitto, avrebbe potuto assumere il comando effettivo sul campo invece dei suoi generali incompetenti, e le vittime complessive nella guerra sarebbero state inferiori rispetto alla storia reale.

Il pubblico francese sarebbe impazzito.

Ma nonostante il suo successo, avrebbe comunque perso tutta la sua fama in un conflitto futuro.


# 4. Fallimento nella campagna messicana

Dal 1863, la forza di spedizione francese ha sostenuto gli imperiali messicani nel conflitto tra le forze repubblicane messicane e le forze imperiali. Il capo della forza imperiale era Massimiliano II, un austriaco, poiché fu scelto per essere colui che avrebbe riguadagnato i rapporti tra i francesi e gli austriaci dalla guerra franco-austriaca o dalla campagna italiana del 1859.

Nel 1863, gli Stati Uniti erano troppo preoccupati nella loro guerra civile per intervenire attivamente con i francesi. Tuttavia, nel 1866, la guerra civile degli Stati Uniti era finita e l'americano, usando la dottrina Monroe, minacciò sempre più i francesi di ritirarsi a meno che non volessero entrare in un vero conflitto militare con gli Stati Uniti. In Wikipedia c'è questa frase che riassume l'effetto politico degli Stati Uniti in questo conflitto.

Nel 1867, Seward (Segretario di Stato sotto l'amministrazione Lincoln e Johnson) spostò la politica americana dalla simpatia sottilmente velata al governo repubblicano di Juárez per aprire la minaccia di guerra per indurre un ritiro francese. Seward aveva invocato la Dottrina Monroe e successivamente affermò nel 1868: "La Dottrina Monroe, che otto anni fa era solo una teoria, è ora un fatto irreversibile".

-Dal Secondo intervento francese in Messico - Wikipedia

Preoccupato per questo, i francesi si ritirarono lasciando Massimiliano II da solo, ma questo indebolì gravemente gli Imperiali in seguito ottenendo Massimiliano II giustiziato dai repubblicani.

Questo umiliante conflitto straniero distrusse tutte le precedenti conquiste militari (in Crimea e in Italia) di Napoleone III e prefigurò la fine del suo impero.


Esecuzione di Massimiliano II (centro)


# 5. Riforma militare fallita

Dopo la fine della guerra austro-prussiana, fu chiamato un grave allarme per una riforma militare e il maresciallo francese Adolphe Niel suggerì a Napoleone III una riforma militare. Fu concesso e l'atto fu proposto all'Assemblea nazionale solo per essere respinto. Il motivo era principalmente perché a nessuno piaceva Napoleone e quindi questi statisti si preoccupavano se Napoleone III avrebbe abusato di questo per consentire ai militari di usarlo contro di loro come aveva fatto nel 1851 durante il suo colpo di stato (ha bloccato tutte le sue opposizioni per eliminare le interferenze per il suo successo).

Inizialmente, la riforma conteneva l'aumento della Garde Mobile, un'unità di riserva secondaria, in 400.000 unità con l'esercito regolare comprese le riserve 824.000 entro il 1875. Nell'Assemblea nazionale, questo fu compromesso. Le dimensioni del Garde Mobile aumenterebbero come previsto, ma la qualità dovrebbe essere limitata da un addestramento limitato (15 giorni di addestramento annuale senza alcun addestramento effettuato successivamente con pernottamenti) e da attrezzature inferiori (i fortunati erano armati con il fucile Tabatière, altri erano armati di avancarica quando i clienti abituali avevano lo Chassepot). Inoltre, l'esercito regolare è stato respinto per essere aumentato attraverso la coscrizione generale. Uno dei piani della coscrizione generale era di reclutare più uomini ugualmente da tutte le classi, ma ridurre gli anni di servizio. L' egoistaL'assemblea accettò solo la diminuzione degli anni di servizio, ma rifiutò tutti gli altri sostanzialmente contro-sviluppo dell'esercito francese.


Fucile Tabatière (un fucile a otturatore di conversione come Snider-Enfield o Springfield Trapdoor)


Ciò ha distrutto lo scopo originale della riforma militare in quanto mirava a rafforzare un'unità secondaria come la Landwehr prussiana in grado di svolgere un servizio di guarnigione efficiente e potrebbe anche svolgere un ruolo significativo nelle manovre sul campo. Il francese Garde Mobile non poteva fare né l'uno né l'altro.

Inoltre, un piano per aumentare la coscrizione e l'addestramento di alta qualità per aumentare l'esercito regolare da 288.000 a 800.000 era inteso poiché la coscrizione precedente era stata fatta da una scheda elettorale e solo quelli che avevano un numero sfortunato si unirono all'esercito. Tuttavia, la coscrizione poteva ancora essere evitata da persone che potevano permettersi che qualcun altro si unisse o pagasse il governo per evitare che fosse possibile, il che rendeva l'esercito un gruppo di poveri valori sociali. Ciò significava che un normale fante francese aveva un corpo debole (cattiva alimentazione quotidiana e duro lavoro), alto analfabetismo (20-30% rispetto al 2-3% dei prussiani) e indignazione sociale (che il ruolo della coscrizione era inegualmente il povero). Inoltre, lo schema stesso era un po 'a lungo termine e nel 1870, l'esercito regolare francese escluse tutte le forze coloniali era di circa 320.000, il che era molto breve rispetto allo schema originale.

Oltre a ciò, ci furono molti altri fallimenti delle riforme che era al di fuori del potere di Napoleone III di risolvere (molte delle responsabilità erano sull'Assemblea nazionale).

Conclusione

Combinando tutti i fattori, difficilmente dubito che i risultati sarebbero diversi.

Un uomo con un cervello brillante non può guarire immediatamente né renderlo improvvisamente popolare di nuovo né cambiare un problema fondamentale al di fuori della sua portata. È probabile che la prestazione sul campo francese avrebbe potuto essere leggermente migliore e avrebbe potuto evitare il disastro di Sedan, ma la sconfitta generale francese era inevitabile.




giovedì 1 luglio 2021

Se Napoleone avesse vinto la battaglia di Waterloo avrebbe potuto salvare il suo impero?



La storia non si fà con i se e con i ma tuttavia qualche ipotesi potrebbe azzardarsi, premesso che Napoleone dopo la ritirata dalla Russia e la sconfitta subita a Lipsia non era più quello di prima, il suo prestigio aveva subito un grave colpo e l'Imperatore stesso non era più nel pieno degli anni; egli infatti nella battaglia di Waterloo non tirò fuori quella che era la dote principale per colui che ancora considerato il più grande genio militare della Storia: la rapidità nelle decisioni. Nella prima fase della battaglia aveva costretto alla ritirata le truppe prussiane ma non fu deciso come era necessario evito di inseguire i nemici disaggregandone le forze e impedendo loro di riorganizzarsi. Resto sulla difensiva aspettando l'attacco degli Inglesi di Wellington. Nonostante l'errore i Francesi stavano per avere la meglio contro gli avversari Anglo Olandesi ma furono attaccati alle spalle dalle truppe Prussiane rientrate in zona di battaglia; presi tra due fuochi i Francesi dovettero arrendersi e Napoleone fini a Sant'Elena. tuttavia credo che anche in caso di vittoria a Waterloo Napoleone non avrebbe potuto ricostruire il suo Impero. Gli Austriaci ed i Russi erano in avvicinamento e sarebbe stato difficilissimo se non impossibile sconfiggere tutte le armate della santa Alleanza. Tuttavia in caso di vittoria a Waterloo Napoleone avrebbe potuto giungere ad un accordo con lo schieramento nemico conservando il potere in Francia ma comunque rinunciando definitivamente all'Impero.

Anche se avesse vinto a Waterloo avrebbe dovuto affrontare ancora gli Austriaci, i Russi ed altre potenze minori come la Spagna, la Svezia, il Piemonte. Per non parlare del fatto che la Gran Bretagna controllava ancora i mari.

Quindi anche con una vittoria francese a Waterloo, la guerra sarebbe stata ancora lunga e prima o poi sarebbe arrivata una sconfitta, visto che nel 1815 gli eserciti europei (ad eccezione di quello inglese) erano qualitativamente migliorati rispetto agli inizi delle Guerre Napoleoniche.