La
Manifattura d'armi di
Versailles
(in francese Manufacture d'armes
de Versailles), era un'azienda produttrice di armi da fuoco, con sede
a Versailles (Francia). Venne fondata nel 1793 rimanendo in attività
sino all'agosto del 1818. Il celebre armiere Nicolas-Noël Boutet
venne nominato "direttore artistico" della manifattura già
dal 23 agosto 1792 nel quadro della riorganizzazione della produzione
nazionale di armamenti deciso dall'Assemblea Legislativa il 19 di
quello stesso mese, conservandone poi la gestione anche sotto il
Direttorio. Sotto il Consolato ed il Primo impero, la manifattura di
Versailles, che in origine produceva solo ami da guerra, iniziò a
produrre anche armi di lusso o Armes d'honneur, destinate a
ricompensare gli ufficiali distintisi e sciabole da parata. La
manifattura giunse ad impiegare più di 400 operai.
Il primo atelier di fabbrica d'armi da
guerra a Versailles venne inaugurato il 7 ottobre 1793, divenendo poi
la "Manufacture d'armes de Versailles" dal 1 febbraio
dell'anno successivo. Questo venne allestito presso l'Aile du Midi
del Palazzo di Versailles.
Questo atelier venne aperto per
iniziativa del Consiglio della comune e venne amministrato da un
agente contabile e da un direttore, con scopi specificatamente
militari. Boutet fu in un primo tempo direttore tecnico, sotto la
direzione generale di Pierre Bénézech, nominato dal comitato di
salute pubblica nel 1794 per presiedere la commissione d'armi,
polveri ed esplosivi dello stato francese.
Nel 1793, la manifattura mise a punto
una carabina, nelle versioni "fanteria" e "cavalleria",
la quale, in quest'ultima versione, venne poi adottata dall'esercito
col nome di "carabine An III".
Nel 1810, il capitano Gaspard Gourgaud,
dell'École polytechnique di Parigi, ufficiale d'artiglieria e futuro
primo ufficiale d'ordinanza dell'imperatore, venne destinato alla
fabbrica in qualità di consigliere tecnico. Secondo Charles Théodore
Beauvais de Préau, autore di "Victoires et conquêtes des
armées françaises", fu lui ad aiutare nello sviluppo di armi
da fuoco innovative per l'epoca, facendo della fabbrica di Versailles
il proprio laboratorio principale e sperimentale.
L'idea della produzione delle prime
Armes d'honneur prodotte dalla fabbrica, destinate a premiare gli
atti di coraggio individuali di singoli valorosi, iniziarono a
divenire popolari durante la campagna del 1796-1797 in Italia, per
iniziativa del generale Bonaparte dopo la proclamazione di uno
specifico ordine dato a Passeriano l'11 fruttidoro An V. La
tradizione venne codificata sera con un ordine del giorno del 14
piovoso An II e ufficialmente istituita sotto il Consolato il 29
floreale An X quando, con la creazione della Legion d'onore, le Armes
d'honneur non vennero più distribuite, ma continuarono ad essere
prodotte per gli alti ufficiali che ne facevano richiesta.
Queste armi erano di tipologie
differenti: fucili o carabine e sciabole a brichetto per la fanteria,
sciabole e pistole per gli ufficiali, sciabole e moschetti per la
cavalleria. Tutte queste armi rispondevano a modelli regolamentari
dell'esercito, ma erano molto più raffinate nell'esecuzione e
presentavano spesso caratteristiche e decorazioni uniche nel loro
genere. Le armi da fuoco sovente portavano un piccolo scudo metallico
col nome del beneficiario e l'indicazione dell'azione per cui essa
veniva concessa; le lame delle armi bianche erano fornite dalla
Manifattura d'armi di Kalingenthal. A partire dal 4 nevoso An VIII,
tutte le armi vennero prodotte esclusivamente e in ogni loro parte a
Versailles.
Alcune Armes d'honneurpresentavano
delle cesellature, delle placcature in oro, divenendo dei veri e
propri capolavori del settore. Effettivamente, Nicolas-Noël Boutet
prescelse a lavorare nella fabbrica anche diversi orafi per dare
maggiore eleganza e definizione ai prodotti usciti dalla sua
fabbrica.
Oltre alla produzione di armi per
l'esercito, la manifattura produsse anche una serie di armi civili
come pistole da duell, pistole da tasca per autodifesa e soprattutto
armi da caccia.
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