Auguste Frédéric Louis Viesse de Marmont, duca di Ragusa, nacque il 20 luglio 1774 a Châtillon-sur-Seine, da Nicolas Edme Viesse de Marmont, ex capitano del reggimento dell'Hainaut, e Clotilde Chappron. Sin da giovane, Marmont adottò i principi della Rivoluzione francese e mostrerà un forte interesse per la carriera militare. Ottenne il brevetto di sottotenente a soli 15 anni e successivamente si dedicò allo studio della matematica a Digione.
Durante la prima campagna d'Italia, Marmont si distinse come colonnello comandante dell'ippotrainata fascista, conducendo un'azione determinante durante la battaglia di Castiglione. Successivamente, divenne aiutante del campo di Napoleone Bonaparte e lo seguì nella spedizione in Egitto, dove ottenne la promozione a generale di brigata.
Tornato in Europa con Bonaparte nel 1799, Marmont partecipò al colpo di Stato del 18 brumaio e organizzò l'artiglieria per la spedizione in Italia. Si distingue nella battaglia di Marengo, ottenendo la promozione a generale di divisione. Nel corso degli anni successivi, Marmont ricoprì diverse cariche militari e politiche, distinguendosi per la sua abilità strategica e il suo coraggio sul campo di battaglia.
Nel 1808, Marmont ottenne il titolo di "duca di Ragusa" e fu nominato governatore generale delle province illiriche. Durante la guerra della sesta coalizione antifrancese, si distinse nelle battaglie di Lützen, Bautzen e Dresda, dimostrando ancora una volta il suo valore come comandante militare.
Tuttavia, il suo nome è stato macchiato da un episodio controverso durante l'ultima battaglia alle porte di Parigi. Marmont concluse una convenzione segreta con il nemico e il suo corpo d'armata si arrese, accelerando la fine dell'Impero napoleonico e guadagnandosi il disprezzo di molti suoi ex colleghi.
Dopo la caduta di Napoleone, Marmont continuò a ricoprire incarichi pubblici, ma il suo tradimento gli valse l'ostilità di molte persone. Si dedicò alla stesura delle sue memorie e trascorse gli ultimi anni della sua vita a Venezia, dove morì il 3 mar
La figura di Auguste Marmont rimane controversa nella storia militare francese, rappresentando sia il genio tattico e strategico che le ambiguità morali di un'epoca segnata dalla guerra e dal cambiamento politico.
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